La settimana 04 – 10/05/2014
Economia: CE migliora previsioni Romania/ Comunismo: decisione CC su case nazionalizzate da regime/ Proteste: dipendenti poste e metropolitana in piazza/ Gas di scisto: Chevron avvia esplorazione in Romania
România Internațional, 10.05.2014, 13:11
La Commissione Europea ha migliorato, per la seconda volta consecutiva, le previsioni di crescita economica della Romania, pari al 2,5% nel 2014 e al 2,6% nel 2015. Il principale motore della crescita economica sarà la domanda interna, che supererà le esportazioni. Anche gli investimenti dovrebbero aumentare in questi due anni, sostenuti da un migliore assorbimento dei fondi europei e dallo sviluppo di importanti progetti infrastrutturali. Il tasso inflazionistico previsto dalla CE per il 2014 è del 2,4%, mentre per il 2015, del 3,3%. La Banca Centrale ha rivisto al ribasso il target inflazionistico per quest’anno dal 3,5% al 3,3%, dato che l’economia romena sta consolidando la sua evoluzione positiva, entrando in un ciclo di sviluppo sostenibile. Il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, è dei parere che i risultati dell’economia romena non giustifichino però l’apprezzamento della moneta nazionale rispetto all’euro e al dollaro americano e che il rafforzamento del leu sia piuttosto una questione congiunturale, dovuta in parte alla situazione regionale. Isarescu ha inoltre reso noto che la Romania ha rimborsato la maggior parte del prestito di 12 miliardi di euro preso nel 2009 dal FMI e che sarà restituito interamente l’anno prossimo. Intanto, il 1 gennaio 2019 è la nuova data auspicata dal Governo di Bucarest per il passaggio della Romania all’euro.
La Corte Costituzionale di Romania ha deciso che i proprietari degli immobili confiscati abusivamente durante il regime comunista, che hanno ricorso alla giustizia per ottenere la restituzione, saranno costretti ad aspettare la decisione definitiva senza poter beneficiare dei provvedimenti della legge adottata nel 2013. I tribunali dovranno risolvere le cause, stabilire il diritto e l’ammontare dei risarcimenti, e solo ulteriormente sarà inviata la causa all’autorità e solo per l’emmissione del titolo. La decisione della Corte Costituzionale della Romania è definitiva ed obbligatoria.
I dipendenti delle Poste Romene hanno protestato mercoledì a Bucarest e in altre città del Paese contro il modo in cui è stata gestita negli ultimi anni la compagnia. I postini chiedono la destituzione della direzione, aumenti salariali pari al tasso inflazionistico, il pagamento degli straordinari e condizioni migliori di lavoro. I leader sindacali hanno annunciato che le proteste continueranno nel prossimo periodo. I debiti delle Poste Romene ammontano attualmente a 200 milioni di lei, pari a circa 45 milioni di euro. Anche i sindacalisti della metropolitana di Bucarest hanno protestato mercoledì per il secondo giorno consecutivo. Loro lamentano, tra l’altro, l’inosservanza dei provvedimenti del contratto collettivo di lavoro vigente e il fatto che, tramite una decisione unilaterale, la direzione della compagnia ha modificato l’organigramma.
Il rappresentante della compagnia petrolifera americana Chevron in Romania, Thomas Holst, ha annunciato a Radio Romania che sono stati avviati i lavori di esplorazione per lo sfruttamento del gas di scisto a Pungesti, in provincia di Vaslui (est). Il rappresentante della Chevron ha promesso che saranno rispettati tutti gli obblighi legali europei e romeni, e che le riserve sotterranee di acqua non saranno danneggiate e verranno monitorate costantemente. Abitanti ed ecologisti hanno protestato ripetutamente contro il progetto della compagnia americana, sostenendo che il metodo della fratturazione idraulica utilizzato per lo sfruttamento dei gas di scisto inquina le acque sotterranee e provoca piccoli terremoti.
La Romania sarà il primo Paese a ratificare l’Accordo di associazione della Moldova all’UE, un segno chiaro e privo di ogni equivoco del sostegno al percorso europeo del Paese confinante. Lo ha dichiarato il presidente del Senato romeno, Calin Popescu Tariceanu, in visita ufficiale a Chisinau. Tariceanu ha discusso con il capo dello stato, Nicolae Timofte, col premier Iurie Leanca e con il presidente del Parlamento, Igor Corman, dell’integrazione europea della Moldova, dei progetti energetici bilaterali e della situazione nella regione.
Il capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlatean, ha ribadito la solidarietà della Romania con la confinante Ucraina, puntando sull’importanza del pieno rispetto dell’integrità territoriale, dell’unità, della sovranità e dell’indipendenza di questo Paese. Presente a Vienna alla riunione ministeriale del Consiglio d’Europa, Corlatean ha sottolineato la preoccupazione di Bucarest per gli effetti della crisi in Ucraina sulla sicurezza in Europa, inclusa la Transnistria, regione separatista russofona nell’est della Moldova. Corlatean ha annunciato che la Romania invierà osservatori nelle missioni di monitoraggio alle presidenziali in Ucraina previste per il 25 maggio. Inoltre, Bucarest darà anche un contributo finanziario alle misure del Consiglio d’Europa a sostegno di Kiev, volte a sostenere la promozione delle riforme costituzionali e legislative e il consolidamento delle istituzioni democratiche in questo Paese.