La settimana 30/03-05/04/2014
Accisa carburanti: aumento dal 1 aprile/Caro prezzi: in salita gas e tabacco/Europee: candidature, ammessi e bocciati/Nato: 10/o anniversario ingresso Romania/Ucraina: NATO sospende cooperazione militare e civile con Russia
Mihai Pelin, 04.04.2014, 13:07
Dal 1 aprile, in Romania è stata introdotta l’accisa supplementare di 7 eurocentesimi sul litro di carburante, che determina la crescita in media di 0,4 lei/litro del prezzo della benzina con e senza piombo, del gasolio e del cherosene. Ai trasportatori stradali saranno però rimborsati 4 dei 7 eurocentesimi. Lo ha precisato il premier Victor Ponta. La misura riguarda i trasportatori di merci e passeggeri, ma anche le Poste Romene, e i soldi saranno rimborsati trimestralmente in base alla fattura per il combustibile. I trasportatori ferroviari contestano l’accisa supplementare sui carburanti, ritenendola discriminatoria. Anche il presidente Traian Basescu la ritiene abusiva e profondamente dannosa per una gran parte del mondo economico e la popolazione. Il capo della missione del Fmi in Romania, Andrea Schaechter, valuta, invece, che il programma economico gradito con le autorità romene è sul giusto binario.
Caro prezzi, dal 1 aprile, anche per gas naturali e tabacco. Stando al calendario di eliminazione dei prezzi regolamentati, le tariffe dei gas naturali sono aumentate del 2% per la popolazione e del 5% per i consumatori non-casalinghi. Dal canto loro, i fumatori pagheranno 0,5 lei in più per un pacchetto di sigarette. Stando agli specialisti, una simile misura ha impatto, prevalentemente, sulle sigarette meno costose e avvicina i loro prezzi a quelli della categoria premium. Cala, invece, il valore della bolletta del telefonino, in quanto ridotte in modo siginficativo le tariffe di interconnessione, il che rende meno costose le chiamate verso utenti di altre reti. Le nuove tariffe diventano obbligatorie per tutti i 46 gestori di reti di telefonia fissa e i 6 di telefonia mobile in Romania. Un’altra buona notizia è che le autorità romene non hanno in vista una crescita del prezzo dell’energia elettrica. Gli analisti valutano che in questo settore i prezzi dovrebbero calare grazie alla concorrenza tra fornitori.
Bocciate dall’Ufficio Elettorale Centrale una serie di candidature alle europee del 25 maggio, inoltrate da diversi partiti e candidati indipendenti romeni. La decisione più drastica riguarda il partito la Grande Romania (nazionalistico-populistico, extraparlamentare) ed è stata quella di bocciare ambo le liste di candidati inoltrate, sotto la stessa sigla, dai fondatori del partito, attualmente nemici, l’eurodeputato Corneliu Vadim Tudor, e la sua ex mano destra, Gheorghe Funar, sindaco della città di Cluj negli anni ’90. Ammesse dall’Ufficio Elettorale Centrale le liste di candidati dei partiti politici parlamentari. Sia di quelli al governo, l’alleanza di sinistra Partito Socialdemocratico-Partito Conservatore-Unione Nazionale per il Progresso della Romania, e dell’Unione Democratica Magiari di Romania, che di quelli all’opposizione, il Partito Nazional-liberale e il Partito Democratico-liberale, ma anche del Partito del Popolo-Dan Diaconescu (populistico, parlamentare). Tra i partiti extraparlamentari le cui liste sono state ammesse dall’Ufficio si annoverano il Movimento Popolare e la Forza Civica (filo-presidenziali), ma anche il Partito Nazionale Contadino Democristiano (il primo partito romeno ad aver aderito al Partito Popolare Europeo). Ammesse anche le candidature di una serie di indipendenti, come l’ex campionessa mondiale di ginnastica Corina Ungureanu.
Il Parlamento di Bucarest si è riunito, martedì, in una seduta solenne per il decimo anniversario dell’ingresso della Romania nella Nato. All’evento sono stati presenti il capo dello stato romeno Traian Basescu e gli ex presidenti romeni Ion Iliescu ed Emil Constantinescu. Nel decennio di membership Nato, sono stati circa 40 mila i militari romeni impegnati in missioni di mantenimento della pace nei Balcani Occidentali, in Afghanistan, Iraq e Nord Africa. 26 sono morti in missione e 140 sono rimasti feriti. Il 29 marzo del 2004, Bucarest ha inoltrato gli strumenti di ratifica dell’adesione presso il Dipartimento di Stato americano, e il 2 aprile del 2004 si è svolta la cerimonia di issamento ufficiale della bandiera della Romania alla sede Nato di Bruxelles.
La NATO ha deciso di sospendere l’intera cooperazione pratica militare e civile con la Russia, in seguito all’intervento militare russo in Ucraina e alla violazione da Mosca della sovranità e integrità territoriale dell’ex repubblica sovietica. La Nato ha annunciato di riesaminare le sue relazioni con Mosca alla prossima riunione a livello di ministri degli Esteri, prevista per giugno. Il segretario generale dell’Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, ha accusato la Russia di aver “violato qualsiasi principio degli impegni internazionali assunti, innanzittutto l’impegno a non invadere altri Paesi”. Per disinnescare la tensione, la Russia ha annunciato di “ritirare progressivamente” le sue truppe dal confine comune con l’Ucraina, ma continua a mantenere la pressione su Kiev. Il colosso energetico russo Gazprom ha aumentato il prezzo delle forniture di gas all’Ucraina, i cui debiti, afferma la Gazprom, superano 2 miliardi di dollari. L’UE e gli USA hanno denunciato l’uso dell’energia come “arma politica oppure strumento di aggressione” e hanno ammonito la Russia sulle conseguenze economiche della sua politica di destabilizzazione dell’Ucraina.