La settimana 23-29/03/2014
Europee: presentate candidature romene/Romania-FMI: via libera a valutazioni accordo preventivo/Pensioni: aumenti entro fine marzo/Costituzione: raccomandazioni da Commissione Venezia per revisione/Energia: misure per contenere i prezzi
România Internațional, 28.03.2014, 17:46
15 partiti politici romeni hanno inoltrato le loro liste di candidati per le europee del 25 maggio. In lizza anche 11 indipendenti. La campagna elettorale partirà il 25 aprile. Nel futuro Legislativo comunitario, alla Romania spetteranno 32 seggi, uno in meno rispetto all’attuale legislatura. L’alleanza Partito Socialdemocratico-Partito Conservatore-Unione Nazionale per il Progresso della Romania, al governo, e il suo partner, l’Unione Democratica Magiari di Romania, l’opposizione liberale e democratico-liberale, hanno mantenuto, in generale, come candidati persone che hanno confermato, durante l’attuale mandato, le aspettative dei leader di partito. Stando ai sondaggi demoscopici, l’alleanza dominata dal Partito Socialdemocratico potrebbe aggiudicarsi la metà dei seggi. Il resto sarebbe diviso tra i liberali, i democratico-liberali, il Movimento Popolare e l’Unione Democratica Magiari di Romania.
Il Consiglio Direttivo del FMI ha approvato la prima e seconda valutazione dell’accordo di tipo preventivo concluso con la Romania lo scorso autunno. Il Fondo ha messo a disposizione di Bucarest unaltra tranche, pari a quasi 440 milioni di euro, la somma totale resa disponibile per la Romania nell’ambito dell’accordo stand-by ammontando a oltre 650 milioni di euro. L’accordo con il FMI e l’Ue è per un valore di 4 miliardi di euro. Le autorità romene affermano che non intendono utilizzare questi soldi, l’accordo preventivo essendo volto a proteggere la Romania da eventuali shock sui mercati finanziari e a ottenere una riduzione dei costi di finanziamento.
Oltre 230 mila romeni andati in pensione dopo il 1 gennaio del 2011 riceveranno pensioni maggiori, in medie di 63 lei (pari a circa 14 euro), entro fine marzo, dopo l’applicazione dell’indice di correzione e l’aumento dei punti pensione. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Rovana Plumb. Il ministro ha precisato che si tratta di una differenza relativa ai mesi di novembre e dicembre 2013. L’oOpposizione di Bucarest afferma che non si tratta di un aumento delle pensioni e che il Governo era obbligato da novembre 2013 dalla Corte Costituzionale a ricalcolare le pensioni in seguito all’applicazione di un indice di correzione sbagliato.
La Commissione di Venezia, organo consultivo del Consiglio d’Europa, ha fatto una valutazione del progetto di revisione della Costituzione romena. In un rapporto, la Commissione ritiene che sia poco chiara la forma di governo che sarà adottata dalla Romania e insiste sulla delimitazione delle competenze tra il presidente e il premier. Altre raccomandazioni riguardano la limitazione del quadro procedurale nel caso delle ordinanze di urgenza e il miglioramento della base legale del Consiglio Superiore della Magistratura, affinchè possa adempiere alla sua missione di garante dell’indipendenza dei magistrati. Il vicepresidente del Senato romeno, il socialdemocratico Ioan Chelaru, ha dichiarato che le discussioni sul progetto di revisione della Costituzione continueranno, inclusivamente con la partecipazione del Consiglio Superiore della Magistratura e della società civile. Chelaru ha precisato che il referendum sulla revisione non si terrà prima del 2015.
L’annessione della Crimea da parte della Russia e le sue implicazioni regionali e globali sono state esaminate dal Consiglio Supremo di Difesa, presieduto dal presidente romeno, Traian Băsescu. Anteriormente, in occasione del bilancio del Ministero della Difesa, il capo dello stato aveva dichiarato che, nel contesto degli avvenimenti nella regione, l’Esercito romeno deve avere un nuovo obiettivo — l’aumento della capacità di reagire.
Non possiamo più considerare gli incidenti del 2008, quando la Federazione Russa ha occupato l’Abkazia e l’Ossezia del Sud, come dei casi isolati. È seguita l’Ucraina e qualsiasi politico o stratega militare deve porsi la domanda che cosa seguirà. Sarà la Transnistria, sarà la Moldova, sono domande che ognuno si potrebbe porre. L’Esercito Romeno deve avere un nuovo obiettivo, quello di aumentare significativamente la sua capacità di reagire”, ha affermato Traian Băsescu.
Il presidente ha parlato, tra l’altro, anche del bisogno di stanziare fondi supplementari alla difesa affinché possa continuare il suo processo di modernizzazione.
Il Governo romeno ha approvato una serie di misure per contenere l’aumento dei prezzi del gas e dell’energia elettrica, volte a stimolare i consumatori industriali, ma anche a proteggere i consumatori casalinghi. Per quelli industriali del mercato libero, il prezzo di riferimento del gas sarà quello del 1 gennaio 2014, cioè di 230 dollari per mille metri cubi. Per i consumatori casalinghi e industriali, le tariffe aumenteranno dal 1 aprile rispettivamente del 2% e del 5%. L’esecutivo ha deciso di mantenere allo stesso livello del 2013, cioè all’11,1%, la quota di mercato per l’energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili. Le misure hanno provocato dispute tra i grandi consumatori industriali e i produttori di energia verde. I primi si dichiarano contenti del mantenimento del prezzo al gas e della quota di mercato per i certificati verdi, mentre i produttori di energia rinnovabile sono scontenti perché lo stato non ha rispettato gli impegni relativi all’aumento della quota dei certificati verdi al 15% nel 2014. Loro si lamentano inoltre che rischiano il fallimento perché hanno puntato su tale quota nei bilanci di previsione dei propri affari.