La settimana 08-14/12/2013
Codice penale: polemiche su modifiche/Proteste: trasportatori in sciopero/Euro: M. Isarescu, passaggio Romania fra 10 anni/Pallamano: nazionale femminile negli ottavi dei Mondiali/Calcio: campione e vicecampione della Romania falliscono qualificazione
România Internațional, 13.12.2013, 18:09
Le modifiche recate dai parlamentari romeni al Codice Penale hanno destato, questa settimana, forti polemiche e critiche. Una delle novità è che il capo dello stato, i parlamentari e chi ha una professione liberale non rientreranno più nella categoria dei funzionari pubblici, quindi, non potranno più essere indagati e puniti per reati di corruzione — come l’abuso d’ufficio, la tangente o il traffico d’influenza — oppure per conflitti d’interesse. Le modifiche al Codice Penale adottate dalla Camera dei Deputati sono drammatiche e cancellano decine di anni di lavoro delle istituzioni anticorruzione in Romania, tra cui la Direzione Nazionale Anticorruzione o l’Agenzia Nazionale per l’Integrità, ha ammonito il capo dello stato Traian Basescu. Dal canto suo, la Direzione Nazionale Anticorruzione ha mostrato che, in seguito alle modifiche, i parlamentari rinviati a giudizio per corruzione o reati assimilati alla corruzione potrebbero essere assolti, e quelli in carcere con condanna definitiva, potrebbero essere rilasciati. Anche l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha reagito inviando una segnalazione alla Corte Costituzionale. L’argomento – le modifiche al Codice Penale, in seguito alle quali si potrebbe trarre la conclusione che certe persone sono al di sopra della legge, senza che possano essere punite per reati di corruzione — possono essere considerate incompatibili con lo stato di diritto. Dal canto loro, i democratico-liberali, all’opposizione, hanno inoltrato una contestazione all’articolo con cui i parlamentari della maggioranza, affermano loro, si sono sotratti al conflitto d’interessi, e una seconda riguardante le modifiche con cui sempre i parlamentari della maggioranza si sono rimossi dalla categoria dei funzionari pubblici. Non sono tardate neanche le reazioni esterne. Per le recenti modifiche al Codice Penale si sono mostrate preoccupate le ambasciate degli Usa, della Gran Bretagna, Germania e Olanda. La posizione della Commissione Europea sugli emendamenti al Codice Penale sarà presentata nel rapporto che sarà reso pubblico, nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica istituito nei confronti della Romania, a gennaio 2014, ha precisato il portavoce Mark Gray. Il portavoce della Commissione ha pure detto che qualsiasi autorità deve sottoporsi alle regole sulla corruzione e il conflitto d’interessi. D’altra parte, la Corte Costituzionale ha bocciato come infondata l’eccezione di incostituzionalità nel Codice Penale sulla rimozione della prescrizione dell’esecuzione della pena per omicidio. Lo scorso ottobre, l’Istituto per l’Investigazione dei Crimini del Comunismo e la Memoria dell’Esilio romeno ha espresso la preoccupazione sul possibile blocco dei fascicoli sulla Rivoluzione anticomunista romena del 1989 in seguito alla soluzione di un’eccezione di incostituzionalità dalla Corte Costituzionale. Attualmente, due ex boia comunisti sono alla sbarra per crimini.
L’annuncio del Governo sull’aumento dell’accisa sui combustibili di 7 eurocentesimi ha destato il malcontento dei trasportatori romeni di merci che sono scesi in sciopero. Tra le rivendicazioni: la riduzione delle multe ritenute eccessive e l’eliminazione delle tasse d’ingresso nelle città. I trasportatori affermano che l’accisa di 7 eurocentesimi sul gasolio potrebbe svantaggiare gli operatori interni rispetto alle imprese all’estero. Il premier romeno Victor Ponta ha proposto che l’accisa sia appplicata solo sulla benzina, e la tassa supplementare sul gasolio sia rinviata di 3 mesi. D’altra parte, il presidente Traian Basescu afferma che la Finanziaria non deve prevedere tasse supplementari sulla benzina o sul gasolio.
Il presidente della CEC Bank, di proprietà dello stato romeno, Radu Ghetea, e il ministro delle Finanze, Daniel Chitoiu, sono stati ascoltati dalla Commissione Bilancio-Finanze del Senato. La commissione indaga sull’attività manageriale della banca, dopo che una delle figlie del presidente Traian Basescu ha preso un prestito di oltre un milione di euro per il pagamento di un terreno agricolo. I sospetti sul prestito sono apparsi dopo che il ministro delle Finanze ha dichiarato che il capo dello stato avrebbe intervenuto presso di lui affinchè l’attuale presidente della CEC Bank sia mantenuto in carica.
Il Governatore della Banca Centrale romena, Mugur Isarescu, ha affermato, mercoledi’, che la Romania ha bisogno di altri 10 anni per raggiungere il 60% della media Ue del Pil/procapite. Isarescu ha precisato che, verso la fine di questi 10 anni, ci sarà un periodo di calma politica, senza elezioni per tre anni (tra il 2021-2023), raccomandato per il passaggio all’euro. Il calendario stabilito nel momento dell’adesione della Romania all’Ue, nel 2007, mostra che il nostro Paese dovrebbe passare all’euro nel 2015, ma, dopo lo scoppio della crisi finanziaria nel 2008, questo obiettivo è stato abbandonato.
Qualificazione per la nazionale femminile romena di pallamano negli ottavi di finale dei Mondiali in Serbia, dopo la vittoria contro l’Ungheria. La Romania vanta tre medaglie mondiali: oro nel 1962 e argento nel 1973 e nel 2005. Fine percorso, invece, per due squadre di calcio romene in questa stagione. La vicampione della Romania al calcio, Pandurii Târgu Jiu, ha finito in pareggio, per 0-0, giovedì sera, in casa, l’incontro con Ia portoghese Pacos Ferreira. Mentre mercoledì sera, la campione della Romania, Steaua di Bucarest, è stata battuta, per 0-1, a Londra, dal Chelsea, nell’ultima tappa dell’attuale edizione dei gruppi della Champions League.