La settimana 10 – 16/11/2013
Finanziaria: via libera a bozza 2014/Decentramento: ddl approvato dal Governo/Compagnie: Romgaz quotata in borsa/Giacimenti: ddl Rosia Montana bocciato da commissione parlamentare speciale/Proteste: studenti e medici in piazza
Corina Cristea, 18.11.2013, 11:25
Il Governo romeno ha dato il via libera alla bozza della Finanziaria 2014 che andrà ora all’esame del Parlamento in vista dell’adozione. La bozza si basa su una crescita economica del 2,2% e su un’inflazione del 2,4%. Del bilancio totale, stimato a 230 milioni di lei (pari a circa 50 miliardi di euro), più della metà è per i salari, le pensioni e làassistenza sociale. La somma stanziata agli investimenti arriverà al 6% del Pil. Previste nel bilancio anche le spese per l’indicizzazione delle pensioni del 3,76%, la crescita del salario minimo a 900 lei, a due tappe, e una borsa di studio mensile di circa 150 euro ai medici e farmacisti residenti. L’istruzione riceve fondi supplementari — 300 milioni di euro per l’ultimazione dei lavori di infrastruttura scolastica cominciati con fondi europei. Inoltre, cresceranno del 10% i salari degli insegnanti principianti e degli assistenti universitari. Per sostenere queste spese, il Governo punta sul miglioramento della raccolta dei soldi, sulla riduzione dell’evazione fiscale e sull’aumento degli introiti. L’Opposizione critica il bilancio adottato dall’Esecutivo. Il leader del Partito Democratico-liberale, Vasile Blaga, lo ritiene un bilancio dell’involuzione economica, che colpirà l’ambiente d’affari e lascerà le tasche dei romeni più vuote. Il premier Victor Ponta ha chiesto ai partner di governo di essere solidali nelle decisioni per rispettare gli impegni assunti nei confronti dei creditori internazionali.
Il Governo ha approvato, questa settimana, anche il ddl sul decentramento, sul quale porrà la fiducia nel Parlamento la prossima settimana. Il ddl prevede che la salute, l’agricoltura, l’ambiente, la cultura, la gioventù e lo sport sono i settori in cui le attribuzioni e competenze saranno decentrate. Saranno inoltre decentrate l’autorizzazione e la classificazione delle strutture ricettive turistiche, i club e le basi sportive, i campeggi scolastici e le istituzioni con attribuzioni territoriali nel settore della pesca. Il vicepremier Liviu Dragnea afferma che il processo non comporta spese supplementari.
“Con questo processo di decentramento, quasi 14 mila persone lavoreranno nelle istituzioni decentrate, ossia quelli che lavoravano finora in istituzioni deconcentrate, che erano nel subordine dei ministeri, vanno con tutti i diritti che hanno in questo momento nelle istituzioni decentrate, che saranno nel subordine delle autorità locali”, ha spiegato Dragnea.
Liviu Dragnea ha pure precisato che la Polizia e le Agenzie di prestazioni sociali non entreranno nel processo di decentramento, come neanche i porti e gli edifici che ospitano cinema.
Le azioni della compagnia Romgaz — il maggiore produttore e fornitore di gas naturali in Romania — sono state quotate, all’inizio della settimana, per la prima volta, in parallello, alla Borsa Valori di Londra e alla Borsa Valori di Bucarest. All’evento nella capitale della Gran Bretagna ha partecipato anche il premier Victor Ponta che ha espresso la speranza che pure altre compagnie statali romene potranno essere quotate alle borse internazionali.
“Basandoci su questa storia di successo, spero che il prossimo anno torniamo qui anche con Hidroelectrica, Electrica e altre compagnie statali romene e spero che ciò trasmetterà agli investitori stranieri il più importante messaggio, che la Romania è aperta al mondo e che siamo pronti a sfruttare il potenziale che non è stato valorizzato finora”, ha precisato il premier.
Il ddl sullo sfruttamento del giacimento aurifero di Rosia Montana (nel centro della Romania) sarà inviato all’esame del Parlamento dopo essere stato bocciato dalla Commissione parlamentare speciale istituita per analizzarlo. L’avvio del progetto minerario nei Carpazi Occidentali sarà possibile grazie ad una nuova legge, che stabilirà i criteri generali per gli sfruttamento minerari in Romania. Anche se bocciato, il rapporto della commissione è apprezzato dalla compagnia Rosia Montana Gold Corporation, che desidera lo sviluppo del progetto, l’investitore canadese esprimendo, in un comunicato stampa, la speranza che i nuovi provvedimenti siano adottati quanto prima. La Commissione parlamentare speciale è stata creata in seguito alle proteste di piazza organizzate per mesi, ogni domenica, dai militanti ambientalisti, che ammoniscono sugli effetti devastanti sull’ambiente della tecnologia di sfruttamento con cianuri.
In piazza alcune migliaia di studenti, questa settimana, in diversi centri universitari romeni, per chiedere il 6% del Pil all’insegnamento, l’aumento della sovvenzione per le case dello studente e le mense e l’aumento del fondo per le borse di studio. Gli studenti affermano che le università, nel contesto di un sottofinanziamento dell’istruzione in Romania, sono state costrette ad aumentare una serie di tasse e ad accorpare facoltà. Molti dei docenti sostengono le rivendicazioni degli studenti e una parte degli allievi hanno appoggiato le proteste recando fasce al braccio durante le lezioni. Malcontenti anche nel settore sanitario. La Federazione sindacale Sanitas ha annunciato che il 25 novembre ci sarà uno sciopero di avvertimento, e dal 28 sciopero nell’intero settore a tempo indeterminato. I sindacalisti chiedono, tra l’altro, lo stanziamento di almeno il 6% del Pil alla salute, una legge sulla retribuzione specifica, l’assicurazione di servizi immediati e di qualità ai pazienti, ma anche le dimissioni del ministro della Salute, Eugen Nicolaescu. La Cassa Nazionale di Assicurazioni Sanitarie afferma che il budget 2014 consentirà il buon funzionamento del sistema sanitario e il miglioramento della qualità dei servizi ai pazienti.