Dibattito sugli agricoltori nell’Unione Europea
Il Parlamento Europeo ha preso in dibattito a Strasburgo i problemi affrontati dagli agricoltori.
Ştefan Stoica, 18.01.2024, 10:49
Da più di una settimana i farmers romeni protestano sulle arterie vicine alle grandi città, chiedendo soprattutto il compenso delle perdite causate dalle importazioni di cereali a basso costo dall’Ucraina e la reintroduzione dei dazi doganali sulle merci di origine ucraina, prestiti con interessi agevolati e l’aggiornamento del valore degli aiuti statali per le accise sul gasolio. Anche gli agricoltori tedeschi hanno recentemente protestato nel cuore di Berlino, e i malcontenti della gente che lavora in questo settore si sentono in tutta l’Europa. Gli agricoltori di tutto il continente chiedono ulteriori stanziamenti finanziari dalla Commissione Europea e una nuova politica agricola comune.
Le difficoltà che devono affrontare sono state oggetto di dibattito nella sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Il commissario europeo all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha dichiarato che il problema principale per gli agricoltori è la Russia, la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina e le sue conseguenze. Il commissario europeo ha ricordato che, negli ultimi due anni, gli agricoltori hanno ricevuto aiuti per 9 miliardi di euro, in un contesto in cui nel 2021 solo il 16% delle esportazioni agricole sul mercato europeo proveniva dall’Ucraina, mentre attualmente ammontano al 50%. Il commissario ha affermato che un motivo di insoddisfazione è la transizione ecologica prevista dalla Politica Agricola Comune.
Eurodeputati di tutti i gruppi parlamentari e di tutti gli Stati membri hanno sottolineato che è necessaria una nuova politica agricola, poiché gli agricoltori non sopravvivranno a lungo termine. L’eurodeputato romeno Daniel Buda ha dichiarato che il settore agricolo nell’Unione europea è oggi colpito da inflazione, siccità, inondazioni, mancanza di manodopera e dalla guerra in Ucraina e ha bisogno di nuove risorse finanziarie. Da parte sua, l’eurodeputato Dacian Cioloş del gruppo RENEW, ex commissario europeo all’Agricoltura, ha criticato la Commissione per inazione.
Con la sua inazione, la Commissione rischia di far saltare in aria un iter giustificato legato alle ambizioni climatiche dell’Unione, ma attuato superficialmente e senza visione. Sì, abbiamo bisogno di una migliore gestione delle risorse naturali, della qualità del suolo, dell’acqua, della biodiversità. Sì, dobbiamo aiutare l’Ucraina a esportare cereali nelle zone che ne hanno bisogno, ma ciò deve essere fatto insieme agli agricoltori, ai quali dobbiamo offrire coerenza quando chiediamo loro di investire in modo massiccio e a breve termine in tecnologie di produzione verde, nelle condizioni in cui già hanno costi di produzione elevati per energia, combustibili, fertilizzanti e devono anche fare fronte alle perturbazioni del mercato, ha detto Dacian Cioloş.
L’eurodeputato PNL Siegfried Mureşan, relatore per il bilancio dell’UE per il 2024, ha affermato che nel budget comunitario esiste una riserva di 450 milioni di euro per situazioni impreviste nel settore agricolo e che negli ultimi anni l’Unione ha mobilitato parte di questa riserva proprio per aiutare gli agricoltori.