34 anni dalla Rivoluzione romena
34 anni addietro, i romeni ebbero il coraggio di scendere in piazza e chiedere la rimozione del regime dittatoriale di Nicolae Ceauşescu.
Daniela Budu, 22.12.2023, 11:38
La fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 furono segnati dal crollo dei regimi comunisti sia nell’Europa centro-orientale che in altre regioni del mondo. In Romania, Dicembre 1989 fu il momento in cui la gente ha combattuto per la libertà che ha anche conquistato. Fu l’unico paese in cui il passaggio dal comunismo alla democrazia avvenne con violenza, proteste e combattimenti di strada, e in cui i dirigenti del vecchio regime furono giustiziati. Sono passati 34 anni. La rivolta, che in pochi giorni ha spazzato via più di quattro decenni di dittatura comunista, è scoppiata a Timișoara il 16 dicembre, quando la gente si è radunata per protestare contro una decisione giudiziaria che prevedeva l’evacuazione e il trasloco del pastore riformato László Tokés in un’altra località.
Alla luce del drammatico declino del tenore di vita della popolazione e dello scioglimento del sistema comunista europeo nei paesi ex socialisti, è scoppiata la rivolta. Il 20 dicembre, Timişoara si proclamava la prima città libera dal comunismo in Romania. La rivolta si è subito estesa in altre città del paese, e il 21 dicembre anche a Bucarest. Nella serata dello stesso giorno, sono morti i primi bucarestini che ebbero il coraggio di chiedere la rimozione del regime dittatoriale, avvenuta il 22 dicembre. Nelle violenze che seguirono, hanno perso la vita oltre mille persone e quasi 3.000 sono rimaste ferite.
Per rendere onore al loro sacrificio, tutto il paese li commemora in questi giorni con cerimonie militari e religiose, riunioni e deposizioni di corone nei luoghi significativi per il momento storico del Dicembre 1989. Testimoni della Rivoluzione e discendenti delle vittime hanno pregato e deposto fiori nelle città in cui si svolsero i più accaniti combattimenti.
In un messaggio in occasione del Giorno della Vittoria della Rivoluzione Romena e della Libertà, il presidente Klaus Iohannis ricorda che la Rivoluzione del Dicembre 1989 rappresenta il momento in cui l’aspirazione pluridecennale dei romeni per la libertà è riuscita ad abbattere il comunismo, svelando la sua barbarie davanti all’intero mondo. Il capo dello stato esorta i romeni a non dimenticare gli eroi che si sono opposti alla dittatura per ridare all’intera nazione romena i diritti e le libertà di cui è rimasta priva per tanti decenni.
I giovani devono sapere che la libertà di cui godono oggi è stata pagata con le vite di migliaia di eroi, e la libera espressione delle opinioni, l’opzione del dialogo, normali e necessarie in una democrazia, non sarebbero state possibili senza la rimozione del regime comunista oppressivo, ha sottolineato, a sua volta, il premier Marcel Ciolacu. Nel suo messaggio, il primo ministro puntualizza che la Rivoluzione Romena del Dicembre 1989 fu il momento in cui l’ideale della libertà ha sconfitto il terrore fortemente insediato tra la popolazione.
Dal canto suo, il ministro dell’Interno, Cătălin Predoiu, ha valutato che a lungo termine, grazie alla Rivoluzione del Dicembre 1989, il paese ha iniziato un percorso storico, che l’ha portato in modo salutare nel mondo dei valori europei ed euroatlantici, nell’Unione Europea e nella NATO, in mezzo ai paesi democratici, al fianco di partner strategici con i quali ci sosteniamo e cooperiamo reciprocamente nei nostri ideali e interessi di sviluppo e sicurezza.