Malcontento sociale in salita
Negli ultimi giorni, le proteste si sono estese tra i pubblici dipendenti in Romania.
Roxana Vasile, 16.11.2023, 12:23
Funzionari delle casse pensioni, delle agenzie per l’occupazione e per pagamenti e ispezione sociale, ma anche delle direzioni provinciali di pubblica sanità, hanno cessato temporaneamente il lavoro, per sollecitare incrementi salariali e l’eliminazione delle inequità. Inoltre, denunciano le condizioni e l’elevato carico di lavoro, ammonendo che potrebbero scendere in sciopero bianco e persino generale se non verranno esaudite le rivendicazioni, presentate dalla leader del sindacato dei dipendenti dell’Agenzia per l’occupazione della provincia di Botoşani (nord-est), Gabriela Drobotă. Le nostre rivendicazioni sono generate dalle inequità nel sistema pubblico. Si tratta di una retribuzione inequa. Altre categorie di funzionari inclusi nella stessa griglia e classe occupazionale hanno stipendi molto più alti rispetto a noi. Poi si tratta anche delle condizioni di lavoro, con equipaggiamenti vecchi e applicazioni a volte inutilizzabili, ha detto Gabriela Drobotă.
A causa delle differenze salariali, decine di dipendenti del Ministero della Salute hanno protestato davanti alla sede dell’istituzione, dopo che, in precedenza, il Parlamento aveva votato una legge volta a risolvere la situazione simile dei dipendenti delle casse sanitarie provinciali, che lamentavano stipendi inferiori rispetto ai colleghi della struttura centrale. I dipendenti del Ministero della Salute protestano per la concessione unitaria del bonus per condizioni nocive all’interno del Ministero della Salute. Per tutti i dipendenti del Ministero della Salute vogliamo che sia calcolato questo bonus. La seconda rivendicazione riguarda l’allineamento dei salari al livello di quelli della Cassa Nazionale, ha spiegato la leader sindacale Simona Miu.
Anche i farmacisti presentano rivendicazioni riguardanti gli stipendi, le quote aggiuntive per i medicinali che non sono state più modificate dal 2009, e i ritardi nel rimborso dei farmaci rilasciati a titolo compensato o gratuito. Vogliamo attirare l’attenzione delle autorità sulla nostra professione, tralasciata dalle autorità da moltissimi anni. Vogliamo far vedere il nostro ruolo nel sistema sanitario e dimostrare che quello che facciamo noi per il paziente non può essere ignorato. Stiamo compiendo degli sforzi straordinari per assicurare i farmaci ai nostri pazienti in questo momento, ha detto una farmacista.
Anche l’Amministrazione degli ospedali e dei servizi sanitari di Bucarest sollecita al Governo di prendere misure poichè, in caso contrario, il sistema rischia il collasso. Il rimborso delle fatture per i citostatici rinviato, il finanziamento incostante del programma nazionale di ortopedia che ostacola la proiezione e la programmazione dell’attività di implantologia o la mancanza dei fondi per le utenze, sono alcune delle situazioni difficili affrontate dagli ospedali. Tutto è accentuato da una recente ordinanza governativa sul taglio della spesa nelle istituzioni pubbliche, che mette in pericolo la salute dei pazienti e il funzionamento degli ospedali per mancanza di risorse finanziarie, afferma l’Amministrazione degli ospedali e dei servizi sanitari di Bucarest.