Pensioni e assistenza sociale all’attenzione del Parlamento
Questa settimana, il Parlamento di Bucarest dibatte e vota la nuova legge sulle pensioni.
Daniela Budu, 13.11.2023, 12:44
La nuova legge sulle pensioni sarà discussa e votata questa settimana dalle due Camere del Parlamento di Bucarest. Il documento è stato recentemente approvato dal Governo, dopo accese discussioni tra i liberali e i socialdemocratici relative all’impatto di bilancio della nuova legge sui prossimi anni. E’ previsto l’incremento delle pensioni a due tappe, una dal 1° gennaio e l’altra dal 1° settembre 2024. È una legge stabile e sostenibile, basata sul rispetto dei contributi e del lavoro, e le nuove regole di calcolo delle pensioni elimineranno le inequità esistenti, spiega la ministra del Lavoro e della Solidarietà sociale, Simona Bucura-Oprescu.
Il ricalcolo delle pensioni porterà elementi importanti. In primo luogo, non ci saranno più inequità tra i romeni che hanno lavorato allo stesso modo, ma sono andati in pensione in periodi diversi. In secondo luogo, riduciamo le disuguaglianze tra donne e uomini. E in terzo luogo, diminuiamo un’inequità importante, ovvero quella riguardante l’assegno sociale minimo, ha spiegato la ministra.
L’Esecutivo di Bucarest vuole una procedura accelerata al Parlamento, affinché la legge sia adottata entro il 20 novembre ed entri in vigore dal 1° gennaio 2024. Vogliamo che sia completata entro il 20 novembre, in modo da rientrare nel termine concordato con la Commissione per la rinegoziazione del PNRR, rinegoziazione che include il parametro di 9,4 di impatto sul PIL, che avrebbe portato al congelamento delle pensioni dei romeni fino al 2070, ha aggiunto la ministra Simona Bucura-Oprescu.
Dall’opposizione, l’Alleanza per l’Unione dei Romeni sostiene che la nuova legge va a vantaggio di chi ha pensioni elevate. La Romania ha bisogno di pensioni giuste, ha bisogno di aumentare i redditi delle categorie svantaggiate, ma la riforma che propongono non è una riforma per correggere le disuguaglianze, ma per rendere i romeni poveri ancor più poveri e quelli ricchi, che hanno privilegi, più ricchi ancora, ha dichiarato il primo vicepresidente AUR, Marius Lulea.
Al Parlamento è arrivato anche il pacchetto legislativo riguardante la riforma del sistema di assistenza sociale in Romania, approvato la settimana scorsa dal Governo. Il nuovo quadro legale non consentirà più il funzionamento di alcun centro di assistenza sociale prima del controllo condotto sul campo dagli ispettori, e la durata della licenza provvisoria sarà ridotta da un anno a tre mesi, mentre per i centri senza alloggio a sei mesi. Vengono introdotti anche controlli senza preavviso e, qualora venisse riscontrata una violazione della legge, la licenza verrà sospesa molto più rapidamente.
Secondo il Ministero del Lavoro, anche le multe saranno quintuplicate, fino a 100.000 lei (20.000 euro) in caso di abusi. Le nuove disposizioni fanno seguito alle gravi irregolarità riscontrate quest’anno durante i controlli effettuati in case di riposo nella provincia di Ilfov, vicino a Bucarest. Successivamente, anche in altre strutture del paese sono stati scoperti case di riposo che funzionavano illegalmente o casi di sfruttamento e maltrattamenti invece di cure specialistiche.