Contanti o carta?
In Romania, la limitazione dei pagamenti effettuati dai privati alle aziende a soli 5.000 lei al giorno ha destato la preoccupazione di molte persone e anche degli esperti.
Mihai Pelin, 07.11.2023, 13:42
Dopo che il Governo ha limitato i pagamenti in contanti, nel tentativo di controllare levasione fiscale, diverse banche romene hanno annunciato nei giorni scorsi aumenti delle commissioni per le operazioni in contanti. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha avuto recentemente un incontro con i membri dellAssociazione romena delle banche, al termine del quale è stato stabilito che queste commissioni bancarie non aumenteranno né per le persone fisiche, né per le persone giuridiche. Inoltre, i rappresentanti dellEsecutivo e quelli dei banchieri hanno istituito un meccanismo di consultazione permanente, al quale parteciperà anche la Banca centrale. La Romania non ha problemi economici e dispone di risorse naturali e di una forza lavoro ben qualificata, con investimenti esteri in aumento e un alto livello di investimenti pubblici. Per garantire la sostenibilità economica, tuttavia, è necessario combattere levasione fiscale, ridurre le spese di bilancio e aumentare le prestazioni della pubblica amministrazione, ha affermato il primo ministro durante lincontro. Il tema importante resta però quello legato al provvedimento riguardante i pagamenti in contanti.
Marcel Ciolacu ha dichiarato che ci sono preoccupazioni legittime apparse nello spazio pubblico e che devono essere analizzate. “È un problema per i piccoli imprenditori, si devono evitare le code interminabili in banca per i pagamenti in contanti. Penso che nessuno lo voglia. Ecco perché voglio parlare con le PMI e penso a gruppi di prodotti”, ha detto Marcel Ciolacu.
Da parte sua, lex primo ministro Nicolae Ciucă, leader del PNL, ha affermato che la questione dei pagamenti in contanti deve essere rivista dopo unanalisi. “O si ritorna a 10.000 lei, il che significa che ci si avvale della disposizione precedente, o si deve fare una proposta dopo questa consultazione con gli specialisti.”
Allo stesso tempo, i gruppi parlamentari del PNL hanno avviato un disegno di legge che ripristina le soglie precedenti per quanto riguarda il limite di contanti che può essere utilizzato per le transazioni delle persone fisiche e giuridiche. Adrian Cozma, deputato del PNL: “Torniamo alla forma originale della Legge 70 del 2015, secondo la quale i massimali rimangono 50.000 lei per le persone fisiche, per le transazioni tra persone fisiche, e 10.000 lei tra le società commerciali, come è normale. La misura di limitare i pagamenti in contanti a 5.000 lei, ordinata dal Governo, è criticata anche dai rappresentanti del Patronato delle Piccole e Medie Imprese, che la ritengono inefficace. Secondo loro, sebbene ciò miri a ridurre levasione fiscale, potrebbe avere leffetto opposto a quello atteso.
Da parte loro, gli esperti affermano che la misura maschera lincapacità dello Stato di riscuotere le tasse e che le banche raccoglieranno più denaro dai pagamenti con carta. Gli analisti ricordano anche la situazione del 2013, a Cipro, quando le prime due grandi banche furono ristrutturate e i cittadini potevano prelevare solo un massimo di 50 euro al giorno. Alcuni credono che la limitazione dei pagamenti in contanti per le persone fisiche significhi un controllo sulla loro ricchezza da parte dello stato e del sistema bancario.