24.01.2024 (aggiornamento)
24 gennaio: 165/o anniversario dell'Unione dei Principati Romeni/ Moldova: dimissioni del ministro degli Esteri, Nicu Popescu/ USA: vittoria dell'ex presidente Donald Trump nelle primarie del New Hampshire
România Internațional, 24.01.2024, 18:55
Unione Principati – Il 24 gennaio si celebra l’Unione dei Principati Romeni del 1859. Compiuto sotto la guida del principe Alexandru Ioan Cuza, l’atto di volontà politica dei principati della Moldavia e della Valacchia di unirsi, avvenuto 165 anni addietro, ha rappresentato la prima tappa nella creazione dello stato unitario romeno moderno. Numerose cerimonie militari e religiose, spettacoli e mostre si sono svolte anche quest’anno nelle grandi città del paese. A Iaşi (est), migliaia di persone hanno assistito al Te Deum, alla cerimonia svoltasi alla statua di Alexandru Ioan Cuza, alla parata di oltre 300 militari e ad un concerto di musica folcloristica. In un discorso a Bucarest, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che l’anniversario dell’Unione dei Principati non è solo un momento retrospettivo, ma anche un’opportunità di progettare un futuro migliore per la nazione. Il premier Marcel Ciolacu ha affermato che, a 165 anni da quando i romeni hanno unito i loro sforzi e hanno gettato le basi della Romania come stato nazionale, unitario e democratico, il Paese è entrato in una nuova tappa della sua modernizzazione, che gli consentirà di svilupparsi e crescere al suo vero potenziale. Il vicesegretario generale della NATO, il diplomatico romeno Mircea Geoană, ha rivolto un appello all’unità, sottolineando nel suo messaggio che il progetto chiamato Romania potrà essere portato avanti solo con patriottismo e coraggio.
Mar Nero – La ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, ha presentato alla riunione degli ambasciatori degli USA nella regione del Mar Nero, svoltasi ieri a Bucarest, l’approccio della Romania nei confronti di questa zona, con particolare attenzione alla sua importanza per la sicurezza dello spazio euro-atlantico e per la prosperità dell’Europa. Il capo della diplomazia romena ha parlato del deterioramento della situazione di sicurezza a causa della guerra della Russia contro l’Ucraina e della necessità del potenziamento della presenza alleata sull’intero Fianco Orientale, come precisa il MAE in un comunicato diramato oggi. Inoltre, la Odobescu ha menzionato l’impegno costante della Romania nel sostenere l’Ucraina, compreso il contributo alla facilitazione del transito dei prodotti agricoli ucraini verso terzi mercati. Ospitato dall’Ambasciata degli USA a Bucarest e dal Comando delle Forze USA in Europa (EUCOM), l’evento ha riunito alti responsabili americani accreditati nei paesi della regione.
Dimissioni Moldova – Il ministro degli Esteri della Repubblica di Moldova, Nicu Popescu, ha annunciato oggi le dimissioni dall’incarico, precisando di aver raggiunto l’obiettivo prefisso quando è stato nominato, ma che ha bisogno di una pausa. Tra i maggiori successi nei due anni e mezzo nell’incarico di capo della diplomazia di Chişinău, Nicu Popescu ha evidenziato una certa visibilità internazionale della Repubblica di Moldova e relazioni dinamiche con i partner esterni, lo status di paese candidato all’adesione all’UE, ottenuto a giugno 2022, e l’avvio dei negoziati a dicembre 2023. Tutto ciò, nonostante l’aggressione russa nella confinante Ucraina, aggressione che ha leso la Moldova sotto profilo economico ed energetico, e malgrado i tentativi di destabilizzazione da parte di Mosca. Nicu Popescu ha precisato che resterà al fianco delle attuali autorità pro-europee nelle azioni volte a portare la Repubblica di Moldova nella famiglia europea. A seguito delle dimissioni di Nicu Popescu, l’attuale Ministero degli Esteri e dell’Integrazione Europea sarà diviso in due dicasteri: il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Integrazione Europea.
Elezioni USA – Il favorito della destra americana, l’ex presidente Donald Trump, ha vinto le primarie repubblicane nel New Hampshire, sconfiggendo Nikki Haley e aprendo la strada alla nomination del Partito Repubblicano alle presidenziali di novembre, contro il democratico Joe Biden. Dalla sua sconfitta a novembre 2020, che non ha mai accettato, pur confrontandosi con quattro cause penali, Trump è deciso di prendersi la rivincita. Per sfidare Joe Biden il 5 novembre, Trump deve ricevere la nomination del suo partito, al termine di tutte le primarie negli stati americani. La scorsa settimana, Donald Trump è stato vincitore anche in Iowa.
NATO – Il Parlamento turco ha ratificato ieri sera l’adesione della Svezia alla NATO, segnando la fine di 20 mesi di negoziati che hanno messo a prova la pazienza degli alleati occidentali di Ankara, desiderosi di far fronte unito contro Mosca. Per esaudire le domande della Turchia, la Svezia ha persino riformato la Costituzione e ha adottato una nuova legge antiterrorismo, Ankara accusando il paese scandinavo di clemenza nei confronti dei militanti kurdi rifugiati sul suo territorio. La candidatura svedese ha ora bisogno di luce verde dall’Ungheria. Budapest ha sostenuto, di principio, l’ingresso della Svezia, ma chiede a Stoccolma di cessare la sua politica di denigrazione del governo ungherese, accusato di deriva autoritaria. La Svezia, ora ad un passo da diventare il 32/o paese membro dell’Alleanza Nord-Atlantica, ha annunciato la candidatura a maggio 2022, in contemporanea con la Finlandia, ammessa lo scorso aprile.