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11.01.2024 (aggiornamento)

Sanità: Governo sblocca oltre 7.600 posti di lavoro/Cereali: CE approva aiuto di 126 milioni di euro per investimenti nei porti romeni attraverso i quali passano le esportazioni ucraine

11.01.2024 (aggiornamento)
11.01.2024 (aggiornamento)

, 11.01.2024, 19:02

Sanità – Più di 7.600 posti di lavoro del sistema sanitario sono stati sbloccati dal Governo di Bucarest e saranno sottoposti ai protocolli per l’organizzazione dei concorsi di assunzione nelle unità mediche che hanno carenza di personale. 2.500 sono destinati ai medici, mentre nei servizi di ambulanza potranno essere assunte altre 365 persone, ha annunciato il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Di conseguenza, tutti i principali ospedali che hanno bisogno di medici o infermieri potranno assumere rapidamente il personale necessario. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato che non ci saranno problemi finanziari, soprattutto perché quest’anno il Ministero della Salute dispone di un budget superiore del 40% rispetto al 2023. Il sistema sanitario romeno si confronta con una grave carenza di personale specializzato.



Cereali Ucraina – La Commissione Europea ha approvato un aiuto di stato di 126 milioni di euro per investimenti nei porti romeni attraverso i quali transitano le esportazioni ucraine. La misura si verifica nel contesto dell’aumento del transito delle merci esportate dall’Ucraina, che impone problemi logistici all’attività nei porti romeni collocati sul Danubio e sul Mar Nero. L’aiuto finanziario per ciascuna azienda che opera in questi porti non può superare i 10 milioni di euro o il 65% dei costi ammissibili dei progetti. La vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Margrethe Vestager, afferma che i 126 milioni di euro aiuteranno la Romania a eliminare i blocchi creati nei suoi porti dal grande volume di merci esportate dall’Ucraina. Dall’anno scorso, la maggior parte delle esportazioni ucraine avviene attraverso la Romania, dopo che la Russia ne ha bloccato il transito attraverso il Mar Nero.


STRIKFORNATO – La Lituania e la Romania si sono unite alla Forza di Supporto e Attacco della NATO – STRIKFORNATO. La Romania diventa in questo modo il quindicesimo membro del più potente gruppo navale dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, ha precisato il Ministero della Difesa di Bucarest. Il momento dell’adesione della Romania è tanto più importante in quanto nel 2024 ricorrono due decenni da quando è entrata a far parte della NATO, ha affermato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr. La collaborazione tra le Forze Navali romene e STRIKFORNATO è iniziata più di un anno fa, anche tramite la partecipazione di ufficiali alle attività e alle missioni dell’Allied Joint Force Command. STRIKFORNATO ha un’elevata capacità di attacco – gruppi da battaglia di portaerei, gruppi di spedizione e gruppi di attacco composti da incrociatori, cacciatorpedinieri e fregate, mentre tra i suoi obiettivi dichiarati si annovera anche la sicurezza sul Mar Nero, di importanza strategica per l’Alleanza.



Difesa – Romania, Turchia e Bulgaria hanno firmato a Istanbul il Memorandum d’Intesa relativo alla creazione della task force per la lotta contro mine marine nel Mar Nero – MCM Black Sea. Per l’occasione, il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, ha sottolineato che l’aggressività e il disprezzo della Federazione Russa nei confronti delle norme del diritto internazionale rendono il Mar Nero non solo un problema regionale, ma uno con implicazioni globali. Tîlvăr ha sottolineato che è responsabilità dei tre paesi, in quanto stati rivieraschi e membri della NATO, di compiere ogni sforzo per la sicurezza di questo mare, con il sostegno e il coinvolgimento degli alleati. La Turchia ha proposto la creazione del gruppo lo scorso agosto. Le attività sono completamente pacifiche e non sono rivolte contro alcun paese.



Diplomazia – I paesi alleati non possono permettersi di essere “deboli e devono continuare a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, in una conferenza stampa congiunta con l’omologo lituano, Gabrielius Landsbergis. Il capo della diplomazia romena ha partecipato, in Lituania, all’incontro informale di sicurezza ‘Snow Meeting’ organizzato a Trakai. La Odobescu ha dichiarato di aver parlato con Landsbergis dell’attuazione dei piani regionali della NATO e di una solida presenza militare sul suo Fianco Orientale, dal Mar Baltico al Mar Nero. Abbiamo auspicato che, all’inizio di febbraio, nel Consiglio Europeo sia trovata una soluzione per l’adozione del meccanismo di sostegno all’Ucraina, ha sottolineato la ministra romena. Precisato nel contempo che la Repubblica di Moldova resta il confinante “più colpito dell’Ucraina.



UE – La Romania ha una seria possibilità di ricoprire una carica importante a livello europeo. Lo ha affermato il primo ministro Marcel Ciolacu, riferendosi alla possibilità che il presidente Klaus Iohannis lasciasse a luglio la carica, prima della scadenza del mandato, per diventare presidente del Consiglio Europeo, dopo le possibili dimissioni dell’attuale presidente Charles Michel. Il primo ministro ha dichiarato che si tratta di un corridoio concreto e di un’opportunità, non solo per Klaus Iohannis, ma anche per la Romania. Secondo uno scenario veicolato nei giorni scorsi, il presidente della Romania avrebbe serie possibilità di occupare l’alta carica europea, i leader dei paesi membri tentando di evitare in questo modo la nomina del premier ungherese, Viktor Orbán, riconosciuto per le sue dichiarazioni contro l’UE. Nel caso in cui non viene trovato un successore, le procedure europee prevedono che, in caso di cessazione del mandato per impedimento, il presidente del Consiglio Europeo sia temporaneamente sostituito dal leader europeo il cui Paese ha la presidenza semestrale del Consiglio UE, in questo caso l’Ungheria. Se Klaus Iohannis dovesse dimettersi prima della scadenza del suo mandato, secondo la Costituzione, in Romania, la carica più alta nello Stato sarebbe temporaneamente assunta dal presidente del Senato, il leader liberale Nicolae Ciucă. Nel 2024, in Romania si svolgeranno elezioni amministrative, politiche, europee e presidenziali.



Scuola – Il numero di scuole e asili nido in Romania in cui gli allievi beneficiano del programma pilota Un piatto sano sostenuto dal Governo aumenta quest’anno da 450 a 1.000. Ai bambini verrà offerto un pasto caldo nei giorni in cui frequentano le lezioni e, qualora non fosse possibile fornirlo, verrà loro consegnato un pacco alimentare. Secondo il Ministero dell’Istruzione, il programma mira a sostenere la partecipazione dei bambini alle lezioni offrendo una dieta sana.




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