15.12.2023 (aggiornamento)
UE: il presidente romeno Klaus Iohannis si congratula con la Repubblica di Moldova e l'Ucraina per avvio negoziati di adesione / PNRR: Romania ha inviato a Bruxelles terza richiesta di pagamento
România Internațional, 15.12.2023, 19:30
UE-Moldova-Ucraina — Lallargamento dellUnione Europea, la revisione del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027, il sostegno allUcraina, la situazione nel Medio Oriente, la sicurezza e la difesa, limmigrazione, nonché la futura Agenda Strategica dellUE sono stati i temi della riunione del Consiglio Europeo cui ha partecipato il presidente romeno Klaus Iohannis ieri e oggi. Egli si è congratulato con la Repubblica di Moldova e lUcraina per lavvio dei negoziati di adesione allUnione Europea e ha affermato che la decisione del Consiglio europeo è “storica”. Il capo dello Stato romeno ha assicurato che Bucarest continuerà a sostenere i due stati confinanti. Il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione allUE con lUcraina e la Repubblica di Moldova, secondo la proposta della Commissione Europea. Si è deciso inoltre di concedere lo status di Paese candidato alla Georgia, e la Bosnia-Erzegovina ha ricevuto una valutazione positiva del suo percorso europeo.
Schengen – Sempre al Consiglio Europeo, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato, oggi, che vorrebbe vedere la Romania e la Bulgaria nellarea Schengen entro la fine del 2023. Il presidente romeno Klaus Iohannis ha precisato, sempre a Bruxelles, che il tema resta “complicato” e che in questo dossier “cè ancora tanto da negoziare”. Egli ha avuto un incontro informale, su invito della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al quale hanno partecipato il cancelliere austriaco Karl Nehammer e il primo ministro bulgaro Nikolai Denkov. D’altra parte, oggi, i Paesi Bassi hanno annunciato ufficialmente di essere daccordo con lingresso della Bulgaria nellarea europea di libera circolazione. In questo contesto, lunico Paese che dovrebbe ancora cambiare posizione e accettare ladesione nellarea Schengen di Romania e Bulgaria — stati che soddisfano tecnicamente i criteri necessari – è lAustria. Vienna si è espressa lanno scorso contro lampliamento dellarea di libera circolazione, invocando il fatto che non è funzionale, poiché nellEuropa Centrale e Occidentale arrivano molti migranti non registrati. Alla fine dello scorso anno, lAustria ha votato, in ambito GAI, contro lammissione di entrambi i Paesi nellarea Schengen, mentre i Paesi Bassi si sono opposti solo alla Bulgaria, i due Paesi essendo esaminati in un dossier comune.
PNRR – La Romania ha inviato, oggi, a Bruxelles la terza richiesta di pagamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo ha dichiarato il primo ministro Marcel Ciolacu durante la riunione del comitato interministeriale di coordinamento del PNRR. Il suo valore complessivo ammonta a 2,7 miliardi di euro, da cui è stato detratto il prefinanziamento già ricevuto, e copre 74 obiettivi e tappe fondamentali relativi al 3° e 4° trimestre del 2022.
Israele – La Romania si unisce alla comunità internazionale per sostenere gli sforzi di Israele di liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas, ha detto il primo ministro Marcel Ciolacu. Ciolacu ha incontrato a Bucarest il ministro degli Interni israeliano, Moshe Arbel, e i familiari dei cittadini israeliani di origine romena tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza. Nello stesso contesto, il capo dellEsecutivo ha ribadito che “la riduzione dellescalation è una soluzione per ripristinare la sicurezza nella regione”.
Gaza – Israele ha proseguito oggi le sue operazioni militari nella Striscia di Gaza contro il movimento islamico palestinese Hamas e ha ammonito che questa guerra potrebbe durare “più di qualche mese”. Nella notte, lesercito israeliano ha riferito su “combattimenti” nel nord della Striscia di Gaza, in un settore che allinizio di questa settimana aveva subito le perdite più pesanti: 10 militari uccisi in un solo giorno. “Ci saranno battaglie più difficili nei prossimi giorni” – ha detto il portavoce dellesercito, Daniel Hagari. Dal canto suo, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che “Hamas ha creato uninfrastruttura sotterranea e aerea che non può essere distrutta facilmente. Ci vorrà tempo – più di qualche mese – ma vinceremo e li distruggeremo”. Daltro canto, il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in esilio in Qatar, ha descritto come una “illusione” qualsiasi piano del dopoguerra che preveda la Striscia di Gaza senza la sua organizzazione e altri “movimenti di resistenza”. Secondo un sondaggio condotto da un istituto indipendente di Ramallah, il 64% dei palestinesi intervistati ritiene che dopo la guerra Hamas manterrà il controllo di Gaza. Nelle ultime settimane, Israele ha suggerito che il suo obiettivo non è amministrare Gaza, mentre gli analisti hanno messo in dubbio la capacità dell’Autorità Palestinese, con sede in Cisgiordania, di gestire il territorio da cui è stata cacciata dagli islamisti nel 2007.
Corruzione – Lex direttore dellOspedale Provinciale di Emergenza “Mavromati” di Botoşani (nord-est della Romania) e direttore delle cure dello stesso ospedale sono stati messi in custodia cautelare nel caso di corruzione riguardante la frode agli esami per loccupazione di alcuni incarichi presso questa unità sanitaria. Scattata la custodia cautelare anche per due medici e sei dipendenti dellOspedale Provinciale Botoşani, nonché per lamministratore di una società commerciale. Sono tutti accusati di corruzione, traffico di influenza e utilizzo di informazioni non pubbliche. Allo stesso tempo, altre quattro persone sono state poste sotto controllo giudiziario. I fatti sarebbero avvenuti nel periodo 2018-2023 e le somme prese come tangenti sarebbero comprese tra 2.000 e 15.000 euro. Inoltre, venivano offerti gioielli doro e orologi di lusso per le promozioni. Giovedì sono state effettuate diverse perquisizioni, sia nellospedale, che nella sede del Consiglio Provinciale o presso la sede dellorganizzazione provinciale del Partito Socialdemocratico (numero uno nella coalizione di governo di Bucarest).
Competenze digitali — Metà della popolazione dell’Unione Europea con età comprese tra i 16 e i 74 anni ha almeno competenze digitali di base. Lo rilevano i dati resi pubblici oggi dall’Ufficio Europeo di Statistica. Secondo l’Eurostat, il tasso più basso è registrato in Romania, di quasi un terzo. Percentuali un po’ migliori hanno la Bulgaria e la Polonia, però sempre al di sotto della media europeana. Le posizioni migliori sono occupate da Olanda e Finlanda con oltre l’80% e da Danimarca con il 70% della popolazione. L’indice relativo alle competenze digitali è uno dei fattori-chiave della performance che stabilisce la visione dell’UE per la trasformazione elettronica. L’obiettivo per il 2030 è che almeno l’80% dei cittadini europei con età comprese tra i 16 e i 74 abbi abbiano almeno competenze digitali di base.