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11.12.2023 (aggiornamento)

Finanziaria: premier Ciolacu presenta primi dati relativi al bilancio 2024/ UE: la ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles

11.12.2023 (aggiornamento)
11.12.2023 (aggiornamento)

, 11.12.2023, 19:08

Bilancio – Il primo ministro romeno, Marcel
Ciolacu, ha presentato oggi i primi dati relativi al bilancio di stato per
l’anno prossimo. Ciolacu ha annunciato che la bozza sarà approvata dal Governo
questa settimana e votata dal Parlamento entro Natale. Il primo ministro ha
precisato che l’attenzione sarà concentrata sugli investimenti, che riceveranno
il 7,3% del PIL, la somma più alta stanziata finora in questo settore, ma anche
sull’istruzione, che riceverà una percentuale storica del 4,1% del PIL e
stanziamenti superiori del 60%. Altri aumenti riguardano il Ministero della
Salute, di quasi il 26%, e il Ministero dei Trasporti, del 30%. Nel contempo,
il primo ministro ha precisato che l’anno prossimo gli stipendi dei dipendenti
pubblici aumenteranno del 5%, ad eccezione dei dignitari, e che le discussioni
con gli insegnanti sugli incrementi salariali continueranno. Inoltre, Ciolacu
ha assicurato che nel bilancio saranno previste le somme destinate all’aumento
delle pensioni. Dal canto suo, l’ex primo ministro Nicolae Ciucă, leader dei
liberali, che fanno parte della coalizione governativa assieme ai
socialdemocratici di Marcel Ciolacu, ha affermato di aver sollecitato al
ministro delle Finanze di garantire il finanziamento dei progetti realizzati
attraverso il programma Anghel Saligny. Ciucă ha precisato che si
tratta di lavori che sono iniziati o per i quali sono già stati firmati i
contratti di esecuzione e che, in assenza dei stanziamenti dal bilancio,
rischiano di essere bloccati. La bozza di bilancio per il 2024 è sottoposta
alla trasparenza pubblica e giovedì potrà essere approvata nell’ambito di una
riunione di governo.




CAE – La
ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, partecipa all’incontro dei
suoi omologhi degli stati membri dell’UE al Consiglio degli Affari Esteri
(CAE), in corso a Bruxelles. Gli esponenti europei discutono dell’aiuto fornito
all’Ucraina nonchè della strategia di sostegno a lungo termine, nel contesto in
cui l’Ungheria blocca l’intera linea di azione ogni volta che è necessario il
suo voto per una decisione in questo senso. L’amministrazione di Budapest si
comporta in questo modo dopo che l’Esecutivo di Bruxelles ha bloccato i suoi
fondi europei perché non ha attuato le riforme promesse e non ha ridotto i problemi
legati allo Stato di diritto. Luminiţa Odobescu ha affermato che l’Unione non
può mostrare segni di stanchezza, soprattutto quando si tratta della sicurezza
europea. È estremamente importante che l’Unione Europea continui il suo sostegno politico e pratico
all’Ucraina, ha dichiarato la ministra, sottolineando che la Romania sostiene gli stati
membri affinché adottino un nuovo pacchetto di sostegno pluriennale per
l’Ucraina e aumentino la pressione sulla Russia, approvando il 12°
pacchetto di sanzioni. Un altro obiettivo dell’incontro di Bruxelles è la modifica
del bilancio pluriennale dell’Unione Europea per includere un aiuto finanziario
di circa 50 miliardi di euro all’Ucraina nei prossimi quattro anni.






Deficit – Secondo i dati presentati
dall’Istituto Nazionale di Statistica, nei primi 10 mesi dell’anno, il deficit
commerciale della Romania è diminuito di quasi il 19%, raggiungendo circa 23
miliardi di euro. Le esportazioni hanno sommato quasi 79 miliardi di euro, in
crescita del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre le
importazioni hanno superato i 100 miliardi di euro, anch’esse in aumento del
3,2%. Nei primi 10 mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno
scorso, gli investimenti netti nell’economia nazionale sono aumentati di oltre
il 14% ed hanno superato i 118 miliardi di lei (circa 24 miliardi di euro).
Secondo l’INS, la maggior parte degli investimenti interessa nuove opere di
costruzione, per un totale di oltre 74 miliardi di lei (quasi 15 miliardi di
euro). Quasi 35 miliardi di lei (circa 7 miliardi di euro) sono stati pagati
per l’acquisto di equipaggiamenti e mezzi di trasporto.




Schengen – Il ministro dell’Interno romeno,
Cătălin Predoiu, partecipa al Forum Salisburgo, organizzato oggi e domani in
Slovenia. Si tratta della prima occasione di incontro diretto tra la parte
romena e quella austriaca, dopo i segnali di flessibilità lanciati di Vienna
sull’allargamento dell’Area Schengen. Il ministro dell’Interno austriaco,
Gerhard Karner, ha dichiarato di aver presentato alla Commissione Europea le
condizioni chiare da applicare prima di un’eventuale via libera del governo di
Vienna all’ingresso della Romania e della Bulgaria in Schengen, eliminando le
frontiere aeree. Karner ha precisato che sono necessari progressi nel campo
della protezione delle frontiere esterne dell’Unione Europea, nel senso della
triplicazione del numero degli agenti di polizia. Inoltre, la Commissione deve
stanziare fondi per le infrastrutture di protezione dei confini bulgaro-turco e
romeno-serbo. Infine, l’Austria sollecita il rafforzamento dei controlli
alle frontiere terrestri e il fatto che la Romania e la Bulgaria si facciano
carico dei richiedenti asilo, soprattutto afgani e siriani. Alcune delle
richieste sollecitate dall’Austria per accogliere la Romania nell’Area Schengen
non sono esagerate, ha affermato il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu,
spiegando che l’attenzione deve puntare sul rafforzamento dei confini
attraverso un sistema integrato, basato sulla digitalizzazione e rilevando
che in questo momento, ai valichi di frontiera, sono già operativi
quattro sistemi di digitalizzazione. Il premier romeno ha aggiunto che esiste
un programma di 1,2 miliardi di euro stanziati dalla Commissione Europea per la
frontiera con l’Ucraina, nonchè per un valico di confine pilota con la Serbia.






Proteste – In Romania, il personale
specializzato e ausiliario dei tribunali inizia da oggi, per un periodo
indeterminato, diverse forme di protesta. In questo senso, nel giorno del voto
sul bilancio 2024, l’attività nei tribunali e nelle procure sarà sospesa per 4
ore. I sindacalisti chiedono alla coalizione di governo di fornire, in via
d’urgenza, i fondi per il pagamento integrale delle retribuzioni relative al
mese di novembre 2023 e delle tranche sui salari dovuti nel 2023. Allo stesso
tempo, viene sollecitato che nel bilancio per il 2024 siano previsti i fondi
necessari per il pagamento completo degli stipendi e di altri diritti
salariali.




Ferrovie – Secondo i dati presentati
dall’Agenzia Ferroviaria Europea, il sistema ferroviario della Romania è uno
dei più inefficienti dell’Unione Europea. In Romania esistono 10.600 chilometri
di ferrovie, pochi rispetto a paesi di dimensioni simili, come la Polonia o
l’Italia, che ne hanno il doppio. Nel contempo, solo il 38% delle ferrovie
romene è elettrificato, rispetto alla media europea del 50%. La Romania non ha
un solo chilometro di linea ad alta velocità, situazione nella quale si trovano
altri 11 stati membri. Per quanto riguarda la puntualità dei treni passeggeri
locali e regionali, la Romania occupa l’ultimo posto, con quasi il 30% di
ritardo, mentre per quanto riguarda i treni merci nazionali detiene un altro
record negativo: la velocità media più bassa dell’Unione Europea, inferiore ai
20 chilometri orari. Tuttavia, per quanto riguarda il personale impiegato nel
settore ferroviario, la Romania si colloca al quinto posto, con oltre 23.000
persone, valore superiore alla media europea. Nella categoria degli incidenti
significativi, la Romania occupa il quarto posto, con 115 casi negli ultimi 12
anni. Per quanto riguarda le locomotive, la Romania utilizza il numero più alti
di unità inquinanti dell’UE, 1.263, mentre il numero di locomotive elettriche è
di solo 904.




Capitale Culturale Europea – Il progetto
Timişoara – Capitale europea della cultura si è concluso
ufficialmente con oltre 100 eventi svoltisi nel fine settimana. Il sindaco
Dominic Fritz considera che il 2023 abbia attirato una maggiore attenzione
sulla città, quindi il programma proseguirà simbolicamente sotto lo slogan
Timişoara forever.





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