20.11.2023 (aggiornamento)
Pensioni: via libera alla nuova legge/ Finanziaria: Governo, bozza entra in fase finale/ Romania-Italia: la mostra Dacia, l'ultima frontiera della Romanità, inaugurata alle Terme di Diocleziano a Roma
România Internațional, 20.11.2023, 18:42
Pensioni – In Romania, il ddl sul sistema pensionistico pubblico è stato adottato dalla Camera dei Deputati, con ruolo decisionale. La normativa ha seguito una procedura accelerata, con dibattiti in plenaria durati solo per un’ora. La settimana scorsa la bozza aveva ricevuto il via libera anche dal Senato. La ministra del Lavoro, Simona Bucura-Oprescu, ha dichiarato che la nuova legge mira a portare equità ai romeni, sottolineando che poggia su due pilastri: contributi e lavoro. Daltra parte, i rappresentanti dell’opposizione affermano che non esistono le risorse finanziarie necessarie allaumento delle pensioni. Il Governo ha calcolato che, per aumentare i redditi dei pensionati, sono necessari circa 5 miliardi di euro senza essere ancora chiaro quali saranno le fonti di finanziamento. Secondo la bozza, l’anno prossimo saranno operati due incrementi: il 1° gennaio del 13,8% per tutti i circa cinque milioni di pensionati, e a settembre, un aumento basato su una nuova formula di calcolo, che tiene conto dell’anzianità e della contributività, del quale sono interessati circa tre milioni di pensionati.
Diplomazia – La Romania resterà uno dei sostenitori dell’approfondimento delle relazioni tra l’Unione Europea e la Repubblica di Capo Verde. Lo ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, in visita a Praia. In un comunicato stampa congiunto rilasciato assieme al presidente José Maria Neves, Iohannis ha precisato che la cooperazione tra la Romania e questo stato africano sarà intensificata, con la firma di tre documenti settoriali bilaterali nei settori dell’istruzione, della sanità veterinaria e della protezione civile. Il capo dello stato romeno ha iniziato martedì scorso un tour in Africa che ha incluso Kenya, Tanzania, Zanzibar (territorio autonomo appartenente alla Tanzania) e che si conclude con una visita ufficiale nel Senegal.
Finanziaria – Al Governo, l’elaborazione della bozza di bilancio per il 2024 entra nella fase finale. La coalizione PSD-PNL ha già concordato che, oltre al finanziamento degli investimenti, prioritari saranno i settori dell’istruzione e della sanità, ma, a causa del deficit di biancio, anche questi ministeri potrebbero non ricevere tutte le somme richieste. Intanto, sono sempre più numerose le richieste di fondi per la fine dell’anno da parte dei Comuni, ma anche del Ministero dei Trasporti. Secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, la principale risorsa per sostenere il futuro bilancio sarà la lotta all’evasione fiscale. Ciolacu ha sottolineato che, eliminando questo fenomeno, potranno essere ottenuti i fondi necessari non solo per l’aumento delle pensioni, ma anche per l’istruzione o per la sanità.
Diplomazia – In visita a Parigi, la ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, ha avuto colloqui con la collega francese, Catherine Colonna. Sul tavolo, la cooperazione bilaterale nel campo degli affari esteri e della difesa, nonchè la situazione delle crisi internazionali, in particolare in Medio Oriente e Ucraina. Secondo la corrispondente di Radio Romania a Parigi, il capo della diplomazia francese ha ribadito l’impegno a lungo termine della Francia come nazione quadro del Comando multinazionale della NATO in Romania, di rafforzare la difesa sul Fianco Orientale dell’Alleanza. L’incontro offre una nuova occasione per riaffermare la decisione comune di fornire un sostegno duraturo all’Ucraina in tutti i campi, salutando a questo punto le azioni della Romania per il mantenimento dei corridoi di esportazione dei cereali ucraini. Tra i temi esaminati, anche le prospettive di allargamento dell’UE con i paesi dei Balcani occidentali, la Repubblica di Moldova e l’Ucraina.
Romania-Italia – Inaugurata oggi alle Terme di Diocleziano a Roma la mostra Dacia – l’ultima frontiera della Romanità. Il progetto espositivo, aperto al pubblico dal 21 novembre 2023 al 21 aprile 2024, mette insieme centinaia di reperti archeologici provenienti dal territorio della Romania, risalenti a più di mille anni fa. Gli artefatti provengono da 47 musei della Romania, della Repubblica Moldova e dall’Italia, e offrono una forte testimonianza della civiltà romana. Secondo l’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, la mostra unisce l’archeologia alla tecnologia, consentendo l’accesso all’universo in cui si sono evoluti gli antenati dei geto-daci. All’inaugurazione della mostra, allestita al Museo Nazionale Terme di Diocleziano di Roma, hanno partecipato i ministri della Cultura di Romania, Repubblica Moldova e Italia, rispettivamente Raluca Turcan, Sergiu Prodan e Gennaro Sangiuliano.
Tesoro – La Banca Centrale di Romania intende organizzare una serie di eventi per riaffermare, soprattutto a livello internazionale, il fatto che il Paese vanta un credito sul suo deposito d’oro evacuato a Mosca nel 1916-1917 e ulteriormente sequestrato dall’Unione Sovietica. Il governatore Mugur Isărescu afferma che la Banca ha sempre svolto azioni per il recupero del tesoro, ma che, a livello dei decisori europei, il problema è rimasto in gran parte sconosciuto. Nel circuito pubblico estero, sia in quello scientifico che in quello della letteratura divulgativa, non esistono opere nelle lingue internazionali dedicate a questo argomento, gli storici e gli specialisti romeni in scienze giuridiche non affrontando la questione all’esterno, ha precisato Isarescu.
Pirateria – Il 19 novembre, la nave Galaxy Leader, battente bandiera delle Bahamas, che navigava nel Mar Rosso, è stata sequestrata dalle milizie Houthi e portata vicino alle coste dello Yemen. Secondo le prime informazioni, tra i membri dell’equipaggio si annovera anche un cittadino romeno. A Bucarest è stata attivata un’unità di crisi interistituzionale e sono state avviate le procedure standard per casi di questo tipo. Il Ministero degli Affari Esteri, in coordinamento con le altre autorità romene, restano in contatto con gli altri partner internazionali per risolvere la situazione.
Maltempo – L’unità nr. 1 della centrale nucleare di Cernavodă è stata risincronizzata con il sistema energetico nazionale e funzionerà di nuovo alla potenza nominale. Secondo il Ministero dell’Energia, l’unità è stata automaticamente disconnessa nella notte tra sabato e domenica a causa dellle raffiche di vento che hanno superato i 100 chilometri orari. In provincia di Constanţa, nel sud-est della Romania, la tempesta ha abbattuto oltre 240 alberi, strappato 50 tetti e danneggiato 60 auto. Circa 40.000 persone di 80 località della regione di Dobrogea sono rimaste senza elettricità. Il fornitore di energia ha informato che la corrente elettrica è stata ripristinata per quasi il 93% delle persone colpite.