La tradizione dello spumante romeno
Ogni momento importante della nostra vita è celebrato con un bicchiere di spumante. Le famose bollicine sono apparse nella Francia nel 1531.
Ana-Maria Cononovici, 30.01.2024, 16:00
Ogni momento importante della nostra vita è celebrato con un bicchiere di spumante. Le famose bollicine sono apparse nella Francia nel 1531, quando attraverso un metodo “ancestrale” venne ottenuta la Blanquette de Limoux, questo divenendo il più antico metodo documentato al mondo per ottenere vini spumanti. Lo spumante, come hanno sottolineato gli specialisti, è lunico vino che percepiamo con tutti e cinque i sensi fondamentali: tatto, vista, olfatto, gusto e udito. Non sorprende quindi che sia associato ai momenti in cui vogliamo goderci l’allegria nel modo più completo possibile.
Liviu Gheorghe, membro dellAssociazione Wine Lover, ha passato in rassegna la storia di oltre un secolo e mezzo dello spumante romeno: “Il creatore del primo vino spumante in Romania fu il professor Ion Ionescu de la Brad, che dopo un periodo di formazione in Francia, al suo ritorno nel Paese nel 1841 ottenne uno spumante per il principe della Moldavia, Mihail Sturdza, dai suoi vigneti a Socola. In questo modo la Romania è diventata il quarto Paese al mondo, con una produzione interna di vino spumante mediante fermentazione naturale in bottiglia. In Transilvania, allora parte dellImpero austro-ungarico, è documentata la produzione di vino spumante a Satu Mare. Seguono Timişoara, Cluj, Azuga e Brăila. Nel 1892, ad Azuga, su un terreno appartenente alla tenuta di re Carlo, furono inaugurate le Cantine Rhein, un investimento dei fratelli Rhein, la cui famiglia era stabilita a Braşov da centinaia di anni. Le cantine costruite in superficie, con muri spessi 1,2 metri, sono utilizzate ancora oggi.”
Un tedesco, proveniente da una famiglia di produttori di vino, arrivò a lavorare in Romania intorno al 1900 e dodici anni dopo aprì uno stabilimento. Liviu Gheorghe, membro dellAssociazione Wine Lover, continua a raccontarci la storia: “Nel 1912 Wilhelm Mott fondò una piccola fabbrica di spumante a Bucarest. In pochi anni Mott sviluppò la propria capacità produttiva e iniziò ad esportare ingenti quantità di vini spumanti. Nel periodo tra le due guerre la stampa era piena di pubblicità dello champagne Mott, divenuto un marchio europeo, e oggi i collezionisti pagano somme talvolta esorbitanti per oggetti dantiquariato con il logo di questa bevanda. Nel 1934, con labolizione della proibizione negli Stati Uniti dAmerica, Mott aprì una propria filiale a New York. Nello stesso periodo Mott diventò fornitore delle navi passeggeri della compagnia navale romena ed era presente anche nei menù dei transatlantici. Nel 1948, le capacità produttive della Mott furono nazionalizzate insieme a quelle dei produttori di spumanti Doctor Basilescu e Rhein, fabbrica che ricevette la denominazione di Zarea. Nel 1969, il famoso enologo l’ingegnere dottore Ioan Pușcă creò in Vrancea il famoso spumante classico Panciu e nel 1974 fu lanciata la gamma di spumanti Jidvei.
Analizzando i metodi e i tipi di uva utilizzati nella produzione dello spumante romeno, Liviu Gheorghe ha precisato: “Abbiamo regioni vinicole che sono molto simili a quelle francesi o italiane, quindi la nostra offerta di spumanti è molto buona. I vini spumanti vengono prodotti secondo il metodo tradizionale, ma anche secondo il metodo convenzionale, Peter Charmat (n.r. prevede due fermentazioni in autoclave ed è una soluzione più accessibile e veloce per ottenere lo spumante), compreso il metodo Asti (n.r. con ununica fermentazione in autoclave del mosto proveniente da uve aromatiche). Vengono utilizzate sia varietà internazionali, Chardonnay, Pinot Noir o Pinot Meunier, sia varietà nazionali come Crâmpoşie, Frâncuşă Fetească Regală, Fetească Albă, Mustoasa de Măderat, Novac o Fetească Neagră. Importanti investimenti nelle vigne e nella tecnologia ci permettono di produrre spumanti che coprono tutte le categorie di stili, prezzo e qualità. Abbiamo spumanti bianchi e rosati, con residuo zuccherino da brut, naturale a dolce, abbiamo blanc de blanc, abbiamo blanc de noir, abbiamo vini perlati, vini frizzanti (petillant in francese, che sono vini leggermente effervescenti e perlati). Tra i nostri spumanti, che si avvicinano molto alla qualità di quelli della regione Champagne, ci sono quelli ottenuti esattamente secondo le stesse procedure dello champagne originale, utilizzando sia varietà internazionali, apprezzate per gli spumanti, sia varietà locali, che esprimono il terroir dalla zona di provenienza. Questi vini attraversano un periodo di autolisi che arriva fino a 48 mesi, conferendo al vino fini note di pasta, pane fresco o brioche. I vini si distinguono per l’acidità intensa, il perlage fine e persistente, l’equilibrio, la complessità, la struttura e l’eleganza. Molti di essi hanno un notevole potenziale di invecchiamento.”
Liviu Gheorghe ha precisato che gli spumanti romeni sono conosciuti anche a livello internazionale: “Da diversi anni, gli spumanti romeni sono presenti sui podi ai concorsi internazionali, il Campionato Mondiale di Champagne, di vini spumanti, come il Concorso Internazionale del Vino di Bucarest. Gli spumanti sono considerati tra i vini più versatili, dal punto di vista delle associazioni culinarie, potendo essere serviti sia con aperitivi, primi piatti, ma anche con dolci, o semplicemente per socializzare. Uno spumante bianco con residuo zuccherino grezzo si associa idealmente a piatti come: uova di pesce, vongole, frutti di mare, piatti a base di pesce, formaggi cremosi pregiati o piatti a base di pollo. Uno spumante rosato della stessa categoria di residuo zuccherino può essere abbinato a piatti a base di salmone, pesce affumicato, paté di fegato danatra o doca, piatti a base di pollame o vitello e persino alla cucina tailandese. Gli spumanti dolci si accompagnerebbero idealmente a dessert a base di panna, crostate di frutta, torta al cioccolato e perfino al gelato.”
Qui si conclude la nostra storia di oggi. Che lo spumante romeno ci accompagni in tanti momenti felici della nostra vita!