Il Galà dei Genitori – Educazione per il Futuro
Le statistiche rilevano che oltre il 50% dei bambini di Romania sono sopraffatti dalla depressione e dallansietà, rimangono per ore davanti a schermi, erodendo la propria empatia e motivazione e diventando prigionieri della propria incertezza.
Ana-Maria Cononovici, 22.01.2024, 18:28
Le statistiche rilevano che oltre il 50% dei bambini di Romania sono sopraffatti dalla depressione e dall’ansietà, rimangono per ore davanti agli schermi, erodendo la propria empatia, motivazione e rendimento accademico e diventando prigionieri della propria incertezza.
Di fronte a questa realtà, “Il Galà dei Genitori — Educazione per il Futuro” è stato non solo un evento di beneficenza, tramite il quale il denaro riscosso in seguito alla vendita dei biglietti è andato a sostegno dei bambini provenienti da ambienti svantaggiati al fine di poter continuare il loro percorso educativo, ma anche un catalizzatore del cambiamento.
Răzvan Vasile, l’organizzatore di quest’evento ci ha raccontato come si è svolto il Galà: Tutto è stato assolutamente fantastico! Sapevo che sarebbe andata così, ma mi sembra che abbia superato le nostre attese. E posso dire anche perché: in primo luogo, i genitori insieme a noi e a tutti i partner abbiamo imparato quel è il maggiore problema di un bambino. Cosa credono i bambini, l’88% di loro: che non sono abbastanza bravi, che non meritano, quindi di conseguenza che non possono, che è difficile e che non è una cosa per loro. E tutto ciò è determinato dal fatto che noi genitori, che non ci siamo occupati della nostra educazione, non ci siamo preparati, non per mancanza di amore, ma per mancanza di risorse e di tempo, abbiamo rubato il loro maggiore potere, che è l’unicità. L’unicità dei bambini è il potere più grande, perché nella vita, se sei il migliore o se tendi a esserlo, ci sarà sempre qualcuno migliore di te. Invece se sei unico, sei rimasto unico sulla tua strada, non hai concorrenza da affrontare!”
Come prepariamo i nostri bambini per un futuro di successo, come li incoraggiamo a scoprire il loro vero potenziale interiore, a guardare con fiducia al futuro? Răzvan Vasile: I genitori si sono rapporti al futuro. Abbiamo detto che l’85% dei lavori del 2030 non esistono oggi, abbiamo detto che rubiamo invano il loro potere di cui parlavamo e li paragoniamo, li critichiamo per i voti che prendono, ma i lavori del futuro saranno completamente diversi. E allora, abbiamo portato sul palco anche un robot, dotato di intelligenza artificiale, che ha stretto le mani a tutti, ha accolto le persone sul palco, le ha accompagnate a scendere dal palco e abbiamo capito che il futuro è qui e che noi dobbiamo allenare i bambini sia per il presente, che per il futuro. E i bambini si sono rapportati ai genitori così come si deve: come se fossero dei professori. I bambini scelgono i genitori come insegnanti. E cosa sono i genitori per i bambini? Gli specchi dei bambini!”
900 genitori, accanto a personalità, esperti e specialisti rinomati hanno partecipato insieme al Galà, per imparare dalle storie piene di consigli sentiti. Un modello fantastico, che si è affiancato al Galà è stato Costel, come ci ha raccontato Răzvan Vasile: “Costel è stato un bambino abbandonato all’orfanotrofio fino all’età di 4 anni, poi è stato preso dalla madre, che ha pensato che forse insieme a lui sarebbe riuscita a prendersi una casa. Nel periplo alla ricerca di quell’appartamento, Costel ha dormito solo in case che stavano per crollare, ha subito incidenti e il problema più grave è che è caduto dal tram ed è rimasto senza entrambe le gambe e senza la mano destra. Gli è successo questo all’età di 12 anni. Chi è adesso Costel, a 38 anni? Un uomo ricco, psicologo, che ha conquistato le cime di Kilimanjaro, Machu-Pichu, Everest, un uomo che suona il flauto di Pan, facendo concorrenza a Damian Drăghici, che speriamo non si offenda, un uomo che ha costruito una casa da solo e ha due figli eccezionali. Se io, ha detto Costel, che sono metà uomo, senza le gambe e senza la mano destra ce l’ho fatta, ho parlato con me stesso, ho parlato con Dio e ce l’ho fatta, voi? Voi che problema avete? Tutta la nostra lotta è solo nella nostra mente! Il nostro cervello è l’unico campo di battaglia. È là che dobbiamo vincere!”
Răzvan Vasile ha trasmesso un messaggio anche ai bambini e ai loro genitori: Voglio trasmettere loro che il futuro, il successo consiste non necessariamente nell’imparare per forza qualcosa di nuovo, ma liberarsi dalle cose che sai e che sono sbagliate. Voglio trasmettere loro che noi, uomini, e tutti i bambini, io sono stato bambino e lo siamo stati tutti, e anche loro, bambini, saranno genitori, noi abbiamo più di 90 mila pensieri al giorno, di cui il 90% sono negativi. Dobbiamo puntare sulle soluzioni, sulle cose positive, anziché sugli ostacoli e sulle cose negative. Dobbiamo capire che se vogliamo cambiare qualcosa, dobbiamo agire! Cosa diceva Einstein? Ci aspettiamo che accadano cose nuove, ma facciamo anche oggi quello che abbiamo fatto ieri e sempre? Voglio dire ai bambini adesso che bisogna avere coraggio! Liberatevi dalla vergogna, dalla colpa, dalla paura e dal dolore! Sono tutte invenzioni della mente. Devono pensare sempre con gratitudine, andare di pari passo con la vita, non opporsi, perché ogni crisi presuppone un salto, sia per un bambino, sia per un genitore, un salto in cui ognuno diventa una persona migliore. E se capisci di essere stato tu il creatore di questa piccola crisi e se questa crisi arriva con un messaggio, che ti solleva, allora sei uscito da quel triangolo illusorio, in cui le persone sono vittime, c’è un abusatore e un salvatore.”
L’organizzatore del “Galà dei Genitori — Educazione per il futuro”, Răzvan Vasile, ha aggiunto: Vorrei aggiungere una cosa molto importante: pensate che tutte le forme di vita lottano per raggiungere il loro massimo potenziale. Un albero, un gatto, un piccolo insetto, un fiore, tranne noi, esseri umani. Un fiore non dice che oggi fa freddo o caldo, che oggi non fa fotosintesi, mentre l’uomo ha il potere di scegliere, è dotato di libero arbitrio. Voglio sottolineare che noi decidiamo se vogliamo avere successo o insuccesso! Chi lo decide? Il nostro libero arbitrio. Dobbiamo essere molto sicuri che il nostro libero arbitrio sia veramente libero! E dobbiamo sapere che niente è gratuito. Se vogliamo avere successo, dobbiamo pagare un prezzo. Niente è facile, dobbiamo pensare in maniera diversa, essere diversi e agire diversamente, essere unici!”
Con un maggior impegno dei genitori nell’educazione dei figli e con una maggiore apertura nel capire cosa vuol dire educazione, dando spazio anche alle emozioni, il futuro sembra più promettente!