Patrimonio, Gusto, Timişoara
LAssociazione CRIES – Centro di Risorse per le Iniziative Etiche e Solidali promuove, a Timişoara, il programma “La pas, slowing down che mira a valorizzare il patrimonio gastronomico.
Ana-Maria Cononovici, 12.09.2023, 08:31
Pochi sanno che esiste una Giornata della Gastronomia Durevole” dichiarata dalle Nazioni Unite e celebrata il 18 giugno. A Timişoara, Capitale Europea della Cultura 2023, si svolge già dal 2018, nel contesto dei preparativi fatti dalla città per l’assegnazione di questo titolo, il programma LA PAS, avviato dall’Associazione CRIES — Centro di Risorse per le Iniziative Etiche e Solidali, che mira a valorizzare il patrimonio gastronomico tramite l’osservazione di alcuni principi specifici del movimento slow-food.
Abbiamo parlato di questo programma con Mihaela Veţan, presidente dell’Associazione CRIES: “Il Gusto come patrimonio” fa parte del progetto “La pas, slowing down”, inserito nel programma Capitale Europea della cultura 2023 ed è l’elemento tramite il quale vogliamo attirare l’attenzione sul fatto che il cibo fa parte del nostro patrimonio culturale immateriale. Abbiamo esplorato il tema nelle precedenti edizioni in vari tipi di attività, nel 2018 abbiamo avuto un concorso di ricette tradizionali, poi abbiamo realizzato alcuni materiali video con vlogger, relativi alle ricette tradizionali del Banato, l’anno scorso abbiamo avuto un’edizione dedicata al contesto speciale che è la guerra in Ucraina: il borş (una specie di zuppa acida) è stato inserito nel Patrimonio dell’UNESCO come parte del patrimonio immateriale, cucinato secondo una ricetta ucraina, e abbiamo avuto a Timişoara una serie di attività dedicate all’argomento. Quest’anno, nell’ambito della componente “Il gusto come patrimonio”, attiriamo l’attenzione su un elemento molto importante che è l’impatto del cibo sull’ambiente.”
Mihaela Veţan, presidente dell’Associazione CRIES, ha dettagliato: “Abbiamo pensato a una serie di 5 workshop gastronomici in cui ci sono stati cuochi, vlogger culinari, ma anche persone appassionate di cucina, soprattutto con ingredienti stagionali e provenienti da fonti locali. Così abbiamo cominciato a febbraio avendo come ingredienti principali gli ortaggi da radice, abbiamo presentato un workshop vegano, le verdure sono state molto ricercate nei vari piatti e abbiamo organizzato questi workshop d’estate e durante l’autunno. Poi, a fine anno, avremo un’immagine su una varietà di ricette, che possiamo realizzare a casa, con ingredienti di stagione.”
Il programma mira a valorizzare il patrimonio gastronomico rispettando alcuni principi specifici del movimento slow-food (buono-pulito-etico), lo sviluppo delle competenze di consumo responsabile tra i giovani, la promozione di pratiche sostenibili per l’organizzazione di eventi culturali, l’incoraggiamento di politiche pubbliche atte a favorire modelli di sviluppo sostenibile e una cultura della sostenibilità tra le persone. Mihaela Veţan ha precisato: “Praticamente sono tre elementi importanti che vogliamo mettere in risalto quest’anno: la stagionalità, l’importanza di essere consapevoli che le verdure sono disponibili in un determinato periodo dell’anno e che dovrebbero essere consumate allora e non necessariamente fuori stagione, la preoccupazione per gli ingredienti e i produttori e il fatto che tramite i nostri workshop ci auguriamo di ispirare e di incoraggiare le persone a cucinare di più a casa, perché sappiamo che è un’abitudine sempre di più in declino. Ultimamente cuciniamo di meno e ci stiamo orientando sempre di più verso prodotti semi-preparati o verso il fast-food.”
Abbiamo chiesto a Mihaela Veţan che gusti si associano a Timişoara: “Parliamo piuttosto del carattere regionale della zona del Banato, che è un’area di confluenza. E quando abbiamo toccato questo elemento del carattere tradizionale o specifico, siamo stati più consapevoli che una specificità della nostra zona è un accostamento inaspettato, tra dolce e salato, tra dolce e acido. Per esempio, nel Banato si mangia, per tradizione, la carne alla griglia assieme alla composta di ciliegie o di prugne. Si tratta di un miscuglio tra la cucina serba, quella tedesca, elementi della cucina ungherese, quindi è molto difficile dire che cosa sia tipico della zona. Ma penso che l’abbinamento di gusti e l’alternanza inattesa siano elementi sorprendenti nel Banato.”
E siccome quest’anno Timişoara ha festeggiato in continuazione, Mihaela Veţan ci ha lanciato un invito: “II progetto “La Pas” include un ampio programma educativo, che contiene moltissime attività nelle scuole. Quest’anno ne saranno coinvolti oltre 650 alunni, insieme alle loro famiglie, e certamente stiamo preparando in ottobre la terza edizione del Festival La Pas, un festival di gastronomia artigianale.”
Tutti gli appassionati di prodotti e arte gastronomica locale sono attesi a partecipare a un programma ricco de eventi che portano in primo piano il significato del patrimonio gastronomico, in rapporto alle comunità locali e allo sviluppo durevole.