Cancro coreografato
Lo spettacolo di danza contemporanea Cancro, Coreografato nasce dall'incontro tra Cătălina Florescu, drammaturga e docente presso la Pace University di New York, e il coreografo Cosmin Manolescu.
Ana-Maria Cononovici, 26.04.2023, 18:11
Oggi parliamo di un argomento delicato, il cancro, in particolare del cancro al seno e di un approccio atipico a questa malattia, lo spettacolo di danza contemporanea “Cancro, Coreografato”. Lo spettacolo nasce dallincontro tra Cătălina Florescu, drammaturga e docente presso la Pace University di New York, e il coreografo Cosmin Manolescu. Mettendo in primo piano un personaggio maschile affetto da cancro al seno, lo spettacolo vuole attirare lattenzione sulle persone che, indipendentemente dal sesso, soffrono di questa malattia, ma anche sul modo in cui la società risponde o meno ai loro bisogni medici, sociali e affettivi. Concepito nellambito di una residenza coreografica tenutasi nel 2022 presso la sede AREAL di Bucarest, lo spettacolo è pensato come un “viaggio emozionale catartico e partecipativo”. La coreografia e linterpretazione appartengono a Cristina Lilienfeld e Cosmin Manolescu, membri fondatori di AREAL | spazio per lo sviluppo coreografico (arealcolectiv.ro). Ma il team di progetto è molto più grande.
Cosmin Manolescu ha detto che per lui lidea stessa di ballare è una celebrazione della vita e della morte: “Cancro, Coreografato“ parla di un argomento piuttosto difficile, molto emozionante per chi ha avuto il cancro o per chi lavora con il cancro e, da questo punto di vista, sono felice di avere accanto a me queste belle persone, che hanno detto di “sì” quando ho proposto loro di aderire al progetto. Il cancro non è una malattia che colpisce solo le donne, ma anche gli uomini, e per questo, alla prima dello spettacolo a New York, avremo con noi sul palco un sopravvissuto al cancro al seno, Michael Singer, che è una persona molto speciale e che salirà sul palco per parlare con noi, in America. Indirettamente ho vissuto una forte esperienza con il cancro, e in qualche modo penso che questa esperienza abbia aiutato la forma in cui lo spettacolo arriva agli spettatori”.
“Cosa ti resta di questa vita?” è la domanda che si pongono a turno i protagonisti, e che fa riflettere noi spettatori. Cristina Lillienfeld ha parlato dellallontanamento dal testo originale, senza abbandonare lorizzonte da esso aperto: “Fin dallinizio cera questa idea di accettare la morte, la sofferenza e di celebrarla. E quello che abbiamo fatto noi è stato di rendere queste cose molto più esplicite, attraverso gesti performativi. Perché è importante che le persone se ne vadano con speranza e con quest’idea che ogni momento deve essere vissuto il più intensamente possibile, ma ho sentito che il seme è sempre stato lì e penso che sia per questo che Cătălina era così flessibile, perché a volte i drammaturghi sono molto attaccati al formato che propongono, ma lei è stata davvero estremamente aperta a qualsiasi modifica che ho proposto. Perché, infatti, eravamo sulla stessa lunghezza donda.”
Alla fine del settembre 2022, la compositrice Sabina Ulubeanu è stata cooptata nel team, come ci ha raccontato lei stessa: “Sono subito entrata in risonanza con lintera idea del testo e con tutto ciò che stavano facendo. Ho partecipato alle prove, ai loro workshop. Mi sono avvicinata, in qualche modo, a questo loro mondo, partendo dalla lettura del testo di Catalina ed è stato molto interessante per me, perché nel momento in cui scrivevo queste opere, pur avendo molto materiale, video, avevo le discussioni, avevo il testo, avevo assolutamente tutto, ho fatto finta di dimenticarli e mi sono lasciata guidare dal mio intuito e, in pratica, ho avuto accesso a quello strato che risuonava in me durante le prove e durante le discussioni.”
Cinty Ionescu è la responsabile del video design dello spettacolo: “Penso che neanche in questo caso ho cercato di seguire un filo epico nel film che ho realizzato per lo spettacolo. A causa dellargomento, che è abbastanza difficile per tutti e personale per molti di noi, è stato molto difficile per me mettermi al lavoro. E tutti questi incontri, discussioni, momenti di movimento che ho avuto con Cristina e Cosmin sono stati molto utili e siamo arrivati a questo punto”.
La cornice creata ti fa trattenere il respiro, ma è contrappuntata da elementi che simboleggiano la vita, quella che vince sempre. Questa è lopinione unanime del team dello spettacolo di danza contemporanea, “Cancro, Coreografato”, un team di cui fa parte anche Alina Comănescu, che propone un messaggio chiaro anche nello spettacolo: la prevenzione può aiutare a uscire delle statistiche. Alina Comanescu: “Quello che si vede sul palco è un appello alla prevenzione. Sfortunatamente, dal punto di vista statistico, una su tre persone può ammalarsi di cancro. Questa statistica è un po dura. Tuttavia, il 40% di questi casi è prevenibile, se abbiamo uno stile di vita sano ed equilibrato. E penso che questa sia la cosa più importante: cerchiamo di non stigmatizzare, ma di inviare il messaggio che se stai bene con te stesso, impari a stare bene con te stesso, penso che sia molto importante affinché non sii tu quelluno su tre.”
Alexandros Raptis, luci e live DJ, ha aggiunto: “È un tema molto difficile e molto più comune o conosciuto a tantissime persone, purtroppo. È molto difficile quando lavori non cadere in una forma di teatralità super opprimente, perché vieni a uno spettacolo intitolato “Cancro, Coreografato” e ti aspetti che succeda qualcosa. La cosa che mi è piaciuta di più, se posso dire così, è lalternanza degli stati d’animo. Quanto allo spettacolo, a volte sembra uno spettacolo teatrale, a volte sembra una performance e altre volte sembra che stiamo facendo una festa”.
La prima nazionale dello spettacolo ha avuto luogo il 6 e 7 aprile 2023 allARCUB, mentre la prima internazionale è prevista per il 26 aprile 2023 al Jersey Theatre City Center e il 28 aprile 2023 allICR di New York, mentre in Romania tornerà a giugno.