I romeni e il desiderio di “crescita personale”
Hyper coaching per hyper living di Bruno Medicina, un libro presentato di recente in Romania
Ana-Maria Cononovici, 10.11.2022, 14:02
Internet ci mette davanti una gamma sempre più variata di offerte di sviluppo personale tramite diverse tecniche. E l’abbondanza delle possibilità di approccio a questo tema rende difficile la scelta di una via, perciò la pubblicazione di un altro libro del genere non potrebbe per niente impressionare. Però, quando l’autore è un italiano che parla molto bene il romeno e che, come ci ha confessato lui stesso, parla la lingua del Paese in cui arriva a vivere in qualche settimana e che scrive non per avere successo, ma perché ha qualcosa da dire, la storia cambia.
Bruno Medicina ha presentato di recente in Romania un libro e ha insegnato ai presenti anche come utilizzarlo. Clementina Anghelache, editor delle Riviste Learning Network e Psychologies Romania ci ha parlato dell’evento: “Esploreremo il metodo proposto da Bruno Medicina “Hyper coaching per hyper living”, in un mondo in cui vogliamo di più, sempre di più. E questo di più sembra non finire più, sia a livello di avere, che a livello di essere, di vivere, di sperimentare. È bene cercare gli strumenti necessari, perché alcune cose le possiamo fare, mentre per altre dobbiamo capire quando possiamo farle. Non esiste non possiamo farle. E sono molto contenta che Bruno Medicina abbia accettato linvito a fare, con la presentazione di questo libro, anche una dimostrazione di come il libro può essere utilizzato. Il coaching è necessario sempre e ovunque. Non è una cosa che necessariamente personalizza noi come Paese. Viviamo già a un livello globalizzato in cui le cose che accadono qui possono accadere ovunque”.
Bruno Medicina ci ha raccontato come è nato questo libro: “Il mio obiettivo era capire luniverso, capire qualcosa completamente o arrivare a una teoria del tutto, come si dice in fisica. Voglio dire, anche gli scienziati stanno ancora cercando di conciliare la fisica quantistica con la teoria della relatività, cosa affatto facile. Io mi sono detto che è impossibile che non ci sia una teoria che spieghi tutto. Penso di averla trovata, ovviamente. È quello che cerco di spiegare stasera. Il punto è: sono sempre stato ossessionato dal cosiddetto fattore critico del successo. Cioè al di là di un milione di teorie, di un milione di spiegazioni, di un milione di scuole che esistono, qual è la chiave? Voglio dire, è come dicono i cinesi: quando lo studioso indica la luna, lo sciocco guarda le proprie dita. Mi sono convinto che tutte queste teorie non sono che dita che puntano verso la luna. Io ho provato a cercare la luna. In parte penso di aver trovato qualcosa, che può essere stimolante per il pensiero. Con ciò che propongo io si possono risolvere un milione di altre cose. Vuoi applicare la mia soluzione alle relazioni interpersonali? È possibile! Vuoi applicarla per ottenere denaro e in attività aziendali? È possibile! Vuoi partecipare a una gara e vincere il campionato? È possibile! Infine, alcune idee sono ovvie, sono solo principi. Proprio perché non mi piace che tutti ti dicano cosa fare: come diventare un miliardario dalloggi al domani in 3 semplici passi. Io propongo alcuni principi da cui poi traggo certe conclusioni”.
I partecipanti all’evento erano tutte persone pronte a conoscere meglio se stesse, in primo luogo. Alexandru, ad esempio, è venuto a conoscenza dellevento su Facebook e ci ha detto: “Innanzitutto sono molto interessato a questo argomento, sono appassionato della psicologia delle relazioni e della psicologia interpersonale, in generale, e vorrei imparare di più. Il coaching e il mentoring sono argomenti che mi appassionano e sono molto curioso di vedere cosa ci porterà questa esperienza. Sono sicuro che ci offrirà molte cose nuove”.
Daciana, unaltra partecipante allevento di presentazione del libro, ci ha raccontato perché è venuta: “Per curiosità. Sono interessata a questa parte del coaching e voglio imparare il più possibile. Ricevo la newsletter di Psychologies e ho anche partecipato ai loro eventi, mi sembrano interessanti. Sto imparando il più possibile per ora e forse prenderò unaltra direzione”.
Anche Liana sembrava esserci arrivata per caso, ma piena di speranza: “Semplicemente ho saputo per caso di questo evento e sono venuta. Ho capito che si trattava della presentazione di un libro di Bruno Medicina. Sono venuta per saperne di più sulla conoscenza, sulla conoscenza di sé stessi e sono convinta che questo incontro sia utile!”
Bruno Medicina ci ha spiegato perché il suo libro potrebbe non avere successo, per tutto quello che non è: “Non risponde al metodo americano, cioè non propone una lista con “le cose da fare”. Non dico come chi affermava che se fai pensare alle persone che stanno pensando, avrai un successo fantastico. Se veramente farai pensare alla gente, ti ucciderà. Io credo che un libro abbia proprio questo ruolo, di farti pensare. Voglio dire che un libro ti costringe a pensare e a raggiungere tu stesso certe conclusioni, e ciò non vi piacerà per niente, ovviamente. Comprate comunque il libro e, prima che decidiate che non vi piace, leggetelo!” In ogni caso, i presenti si sono divertiti alla presentazione fatta dallautore e sicuramente ognuno ha ricevuto unidea che potrebbe, forse, avvicinarlo alla luna!