Festival cinematografici nel 2021
Se il 2020 è stato uno degli anni più difficili per il cinema mondiale, segnando una pausa anche nella storia del Festival di Cannes, nel 2021 i festival cinematografici sono ripartiti
Corina Sabău, 14.01.2022, 10:23
Se il 2020 è stato uno degli anni più difficili per il cinema mondiale, segnando una pausa anche nella storia del Festival di Cannes, nel 2021 i festival cinematografici sono ripartiti, perlopiù organizzati in formato ibrido e inserendo nel programma anche attesissime prime.
Transylvania International Film Festival TIFF, il più grande festival cinematografico in Romania, ha celebrato il suo 20/o anniversario dal 23 luglio al 1 agosto. Dieci giorni segnati da prime assolute, decine di proiezioni sold out, incontri con oltre 1.000 ospiti e un numero impressionante di spettatori. Più di 100.000 spettatori hanno festeggiato il loro ritorno al cinema nel 20° anniversario del TIFF, trasformando l’edizione 2021 nel più grande evento del nostro Paese dall’inizio della pandemia. Più di 93.000 persone hanno guardato la selezione di 179 film da 47 paesi nelle 17 location all’aperto ma anche in spazi chiusi. A loro si sono uniti gli spettatori di concerti, masterclass e incontri con professionisti del settore, ad ingresso gratuito, per un totale di oltre 100.000 partecipanti. L’incontro con il ballerino di origine ucraina Sergei Polunin, ospite speciale del TIFF 2021, è stato al top degli eventi più attraenti. « Wild Romania », diretto da Dan Dinu e Cosmin Dumitrache, il documentario romeno presentato per la prima volta al TIFF 2021, ha vinto il Premio del Pubblico e ha registrato il maggior numero di spettatori in questa edizione.
E’ seguito Astra Film Festival, svoltosi all’aperto, nei cinema e online, dal 5 al 12 settembre. I temi principali – allerta colasso climatico, coppie in acque torbide, procreazione su nuove coordinate, morte indecente e frontiere, sono stati alcuni dei temi più importanti e approfonditi del momento. L’Astra Film Festival Sibiu, giunto alla sua 28° edizione, ha presentato 200 eventi cinematografici, tra cui il programma speciale per la visione di film dalle barche galleggianti sul lago, « Battelli di soccorso », che ha presentato proiezioni di pellicole realizzate dai giornalisti del Recorder. Gli appassionati di documentari hanno avuto l’opportunità di incontrare un ospite molto speciale, Gary Clarke, uno dei registi più acclamati del Regno Unito, nominato agli Emmy Awards, che ha tenuto il masterclass, Alla ricerca della realtà: l’etica del documentario drammatizzato. Il miglior film della Sezione Romania è stato considerato Noi contro di noi, diretto da Andra Tarara, che ha conseguito un master in Studi visivi e Società presso la Facoltà di Scienze Politiche all’interno della Scuola Nazionale di Studi Politici e Amministrativi. La giuria ha apprezzato la collaborazione tra due registi – Andra Tarara e Ion Tarara – appartenenti a generazioni diverse e il modo in cui i due hanno trovato il comune modo di comunicare attraverso il linguaggio cinematografico. I membri della giuria hanno apprezzato l’analisi emotiva e onesta del rapporto dell’autrice con il padre e l’autenticità del loro dialogo sulla malattia che ha colpito la vita di entrambi.
La 14a edizione del Festival di docu-film One World Romania (11-27 giugno) ha affrontato il posizionamento della donna davanti e dietro il dispositivo che ha plasmato e distorto drammaticamente la sua immagine, ma che ha spesso usato come strumento di liberazione: la videocamera. Le donne sono sempre state molto presenti nelle selezioni degli anni precedenti, ma nel 2021 gli organizzatori di One World Romania hanno evidenziato come hanno superato lo stato schematico in cui vengono spesso chiuse dalle narrazioni tradizionali e sono riuscite a formulare le proprie versioni su questi temi, ispirandosi alla loro esperienza diretta di iniquità, emarginazione e sottorappresentanza. Come ogni anno, One World Romania si è proposto di fare un giro degli sforzi più notevoli nel campo del cinema documentario contemporaneo. Il festival ha compreso anche sezioni classiche dedicate alla giustizia, agli immigrati e ai rifugiati da tutto il mondo.