Arte e pallacanestro
La città di Braşov ha recentemente ospitato la mostra Suporter/Tifoso, volta a mettere in luce, attraverso varie installazioni artistiche, figure di spicco della pallacanestro femminile romena.
Ana-Maria Cononovici, 28.09.2021, 12:24
La città di Braşov ha recentemente ospitato la mostra Suporter/Tifoso, volta a mettere in luce, attraverso varie installazioni artistiche, figure di spicco della pallacanestro femminile romena. Dietro questa iniziativa abbiamo trovato Flavia Dobrescu, specialista di experience design.
Suporter è una mostra interattiva che mette al centro la pallacanestro romena. Abbiamo voluto mostrare al pubblico il ruolo del tifoso e il modo in cui si mette in gioco per sostenere le atlete scese in campo. Questa installazione artistica è il risultato di un lavoro di ricerca. Alle giocatrici di basket è stato chiesto di scegliere un momento in cui si sentivano incoraggiate dal pubblico e di raccontarcelo. Le loro risposte si trovano in questa mostra che ha anche un lato interattivo. Concretamente, abbiamo allestito un canestro intelligente che, ogni volta che la palla entra, reagisce indicando il segno successivo. In questo modo i visitatori possono scoprire le personalità del basket femminile romeno, spiega Flavia Dobrescu, raccontando anche come è nata l’idea di un progetto del genere.
Da un lato, perché io stessa sono una delle donne in Romania che giocano a basket amatoriale. E all’improvviso, ho capito quanto sia difficile questo sport per le donne. È difficile entrare in questo mondo piuttosto maschile e ciò mi ha fatto venire voglia di fare qualcosa. A parte questa prima scintilla, va detto che per realizzare le installazioni abbiamo agito come una sorta di squadra sportiva dove ognuno aveva il suo ruolo: creazione, documentazione, robotica. Vorrei ringraziare i miei colleghi di Creative Motion per il loro supporto e tutte queste donne attive nel campo del basket femminile dalla Romania, che hanno accettato di essere coinvolte. Comunque, si tratta di un progetto che ha favorito la collaborazione tra persone, aggiunge la nostra ospite.
Nell’ultimo fine settimana dell’estate, la mostra Suporter ha fatto lobby per una serie di nomi importanti della pallacanestro femminile, dice ancora Flavia Dobrescu. Abbiamo presentato dieci giocatrici, sia della squadra nazionale od olimpica, sia allenatrici o dirigenti. Abbiamo cercato di sceglierle in modo da coprire più ambiti possibili, proprio per dimostrare che il mondo di questo sport ha tante sfaccettature. Tra tutte le giocatrici, avevamo sia senior che junior, tutt’una rosa di personalità che volevamo presentare, spiega Flavia Dobrescu, che ci racconta anche una delle storie apprese dalle interlocutrici intervistate. Vorrei raccontarvi quello che ci ha detto Alina Podar del Club Olimpia di Braşov. Ha scelto di ricordare un incidente quando la sua squadra aveva subito una perdita e tutte le sportive erano molto giù. Solo che, proprio alla fine della partita, mentre deploravano la sconfitta, un ragazzino è sceso dalla tribuna ed è venuto a vederla in campo, porgendole un paio di scarpe da ginnastica e un pennarello, e chiedendole di firmarle, perché, aveva detto, l’aveva considerata la migliore, dice ancora Flavia.
Organizzata come primo progetto a Braşov, la mostra Suporter è ora alla ricerca di soluzioni per diventare itinerante. Per ora, questa mostra è stata presentata al Festival AMURAL organizzato a fine agosto a Braşov. L’evento ha chiuso i battenti una volta terminato il festival. Ma vorremmo poter presentare queste installazioni anche ad altre persone. Ad esempio, vorremmo uscire un po’ dalla bolla sportiva per raggiungere un pubblico non necessariamente legato al mondo del basket. Siamo quindi in cerca di nuovi spazi espositivi. Questo atteggiamento di scoraggiare le donne dal praticare sport, anche solo a livello amatoriale, l’ho riscontrato spesso. Lo vedo nelle scuole, nei campi sportivi, dove il più delle volte l’insegnante chiede ai ragazzi di giocare a basket o a calcio e alle ragazze di farsi da parte. Per questo mi dico che sarebbe importante che le nostre idee venissero assimilate anche a livello istituzionale, e attuate nelle scuole, conclude la nostra ospite.