17.12.2020
Lavoro: Eurostat, elevata crescita costi nel 2020 in Romania/ Turismo: solo 95.000 stranieri in Romania nel terzo trimestre dell'anno/ Economia: Romania, possibile crescita 4,1-4,2% nel 2021
Florin Orban, 17.12.2020, 11:13
La Romania si annovera tra i Paesi europei in cui si osservano le maggiori crescite del costo del lavoro nel 2020. Nel terzo trimestre dell’anno, rispetto al corrispondente periodo del 2019, il costo del lavoro orario è aumentato dell’1,8% nell’UE e del 6% nell’eurozona. I dati pubblicati dall’Eurostat rilevano che gli incrementi più elevati si osservano in Slovacchia (6%), R.Ceca (5,9%), Portogallo (5,8%) e Romania (5,7%). L’avanzo del costo del lavoro in Romania è dovuto all’aumento del 6,8% del costo orario nel campo non-business. Nei settori dell’economia, il costo orario del lavoro è aumentato del 5,3% nell’edilizia, del 2,3% nell’industria e del 5,7% nel terziario.
Solo 95.000 turisti stranieri hanno visitato la Romania nel terzo trimestre del corrente anno. L’Istituto Nazionale di Statistica informa che le loro spese sono ammontate a poco più di 190 milioni di lei, quindi quasi 40 milioni di euro. Gli affari, compresa la partecipazione a convegni, conferenze, fiere ed esposizioni, hanno rappresentato il principale motivo del soggiorno in Romania per circa il 60% dei turisti non residenti. Il resto del 40% sono arrivati in Romania nel rispettivo periodo per passare le vacanze o visitare amici e parenti. Le statistiche rilevano che, del totale delle spese per il business, il maggior peso spetta all’alloggio (54,2%), in cui si osserva la preferenza per i pernottamenti con la colazione inclusa (85,2%). L’Istituto Nazionale di Statistica indica, inoltre, l’aereo come principale mezzo di trasporto per il viaggio in Romania, scelto dal 67,5% dei turisti.
La Romania potrebbe registrare una crescita economica del 4,1 – 4,2% nel 2021, con una possibile ripresa da marzo o dal secondo trimestre. Lo ha dichiarato mercoledì, nel corso di una videoconferenza, Valentin Ionescu, direttore presso la Commissione Nazionale di Strategia e Prognosi, spiegando che l’economia non ripartirà nei primi due mesi in quanto all’estero, dove c’è una domanda che influisce sulla produzione industriale, il riavvio avverrà più tardi, soprattutto in Germania – il motore dell’economia europea in questo momento. Valentin Ionescu afferma che, nel 2021, il contributo dell’industria alla crescita del PIL sarà lievemente inferiore rispetto alle previsioni, visto il declino di certi settori. Mi riferisco all’industria leggera, che include tessile, abbigliamento, pelletteria e industria calzaturiera. L’industria leggera romena è in declino da sei anni, e tale fatto è preccupante, ha aggiunto Valentin Ionescu.