10.12.2020
COVID-19: Romania, mercati finanziari non bancari senza grosse convulsioni/ Agricoltura: ministro Adrian Oros, il 40% sono masserie nonni e genitori in campagna/ Energia: Romania, consumo elettricità in crescita
Florin Orban, 10.12.2020, 12:27
I mercati finanziari non-bancari di Romania hanno risposto bene agli shock subiti dalle economie europee quest’anno, in seguito alla pandemia di COVID-19. Lo rileva un rapporto elaborato in tal senso dell’Autorità di Vigilanza Finanziaria sulla situazione relativa al secondo semestre del 2020. Il documento indica che, dallo scoppio della crisi generata dalla pandemia ad oggi, le evoluzioni dei mercati finanziari non bancari non hanno subito grosse convulsioni. Tuttavia, permane l’impatto della crisi sanitaria sull’economia reale, che sta attraversando globalmente una tappa di mutamenti strutturali determinati dalla necessità di ridurre le perdite e adattarsi alle nuove sfide apparse in tutti i settori economici, osserva ancora il rapporto.
Il 40% delle fattorie di Romania è rappresentato, in realtà, dalle masserie dei nostri nonni e genitori che vivono in campagna, che non sono in grado di resistere sul mercato se non si associano in cooperative. Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, Adrian Oros, nel corso di una conferenza online, spiegando di aver riscontrato parecchi riserbi dei farmers più anziani, provenienti da zone del Paese in cui, ai tempi del comunismo, non sono state istituite le cooperative agricole di produzione. Invece, gli agricoltori giovani hanno capito questi aspetti e manifestano una maggiore apertura, ha detto ancora il ministro.
Nei giorni scorsi, il consumo di energia elettrica in Romania ha raggiunto il massimo dell’anno, sfiorando l’8 dicembre quasi 9.400 MW. Lo riferisce l’ente di trasporto Transelectrica, indicano un consumo di 1.400 MW a Bucarest nel rispettivo giorno. Nonostante la diminuzione complessiva del consumo di elettricità a livello nazionale durante la pandemia, a partire da novembre 2020 si registra una crescita del consumo, aggiunge la compagnia. Negli ultimi cinque anni, il picco del consumo istantaneo di energia elettrica è stato raggiunto a gennaio 2017, con un valore di 9.930 MW.
La Romania è uno dei Paesi europei in cui si osserva il più significativo declino del numero di persone occupate. Sotto questo profilo, i dati pubblicati dall’Eurostat indicano un aumento dell’1% nell’eurozona e di 0,9 pp nell’intera Unione Europea nel terzo trimestre del 2020, rispetto ai precedenti tre mesi. Le maggiori crescite si registrano in Irlanda (3,3%), Spagna (3,1%) e Austria (3%). Al contrario, il più significativo declino si registra in Lituania (-1,9%) e Romania (-1%).