19.11.2020
UE: Romania, nessuna ulteriore misura per deficit eccessivo, elevata incertezza dovuta alla pandemia/ Turismo: ministro Virgil Popescu, strutture ricettive aperte in Romania, ma serve cautela/ Ferrovie: due nuove collegamenti Intercity in Romania
Florin Orban, 19.11.2020, 11:38
La Commissione Europea ha presentato ieri il pacchetto d’autunno di politica economica, che comprende anche i pareri sul bilancio della Romania. Tenendo conto dell’attuale crisi sanitaria e dell’elevato livello di incertezza provocata dalla pandemia di COVID-19, la Commissione considera che in questo momento non va presa alcuna decisione riguardante ulteriori misure nella procedura di deficit eccessivo nei confronti della Romania. La Commissione rivedrà la situazione del bilancio romeno nella primavera del 2021, indicando, però, che la Romania non sembra in grado di attuare gli aggiustamenti necessari per garantire una correzione del deficit eccessivo nel prossimo futuro. Inoltre, le previsioni d’autunno della Commissione stimano per la Romania un deficit superiore al 10% del PIL nel 2020, che continuerà ad aumentare nei prossimi anni.
In Romania, gli alberghi e le località turistiche sono aperti a chi vuole viaggiare in questo periodo. Lo ha dichiarato ieri Virgil Popescu, il ministro dell’Economia, dell’Energia e dell’Ambiente d’affari, che gestisce anche il settore turistico. Il ministro ha spiegato in una conferenza stampa che i turisti devono essere particolarmente cauti e capire che, nel 2020, dovremo passare le feste natalizie in un modo diverso rispetto a quello abituale.
Dal mese di dicembre, la compagnia ferroviaria statale romena CFR mette in circolazione due treni Intercity. Il primo collegherà in poco più di 4 ore la città di Brasov, collocata nella Romania centrale, a Costanza, il principale porto romeno sul Mar Nero. Il secondo treno sarà diretto dalla capitale Bucarest a Suceava, nel nord della Moldavia, e i 450 km potranno essere percorsi in 6 ore e 10 minuti.
L’Unione Nazionale dei Trasportatori Stradali di Romania, in partenariato con due aziende tedesche, offrono alle compagnie di trasporto la possibilità di recuperare una parte dei pedaggi percepiti illegalmente in Germania. Di recente, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha deciso che lo Stato tedesco ha incassato in modo supplementare e illegale dai trasportatori stradali aliquote afferenti alla tassazione dell’infrastruttura. La Corte ha deciso che i costi connessi alla polizia stradale non possono, pertanto, essere considerati come costi di esercizio dell’infrastruttura. In Germania, i costi connessi alla polizia stradale sono stimati tra il 3,8% e il 6% dei pedaggi autostradali per i trasportatori, indica l’Unione Nazionale dei Trasportatori Stradali di Romania.