08.10.2020
Economia: Banca Mondiale anticipa contrazione del 5,7% nel 2020 in Romania/ Agricoltura: ministro Adrian Oros, 1 mln ettari colpiti dalla siccità in primavera/ Cibo: Romania, importazione carne suina in crescita nei primi 6 mesi del 2020
Florin Orban, 08.10.2020, 16:39
Nel 2020, l’economia romena dovrebbe subire una contrazione del 5,7%. Lo rileva il più recente aggiornamento della prognosi economica della Banca Mondiale per l’Europa e l’Asia Centrale, indicando, però, una ripresa del 4,9% nel 2021. Inoltre, in seguito alla pandemia di COVID-19, la Banca Mondiale prevede un deficit fiscale del 9,1% nel 2020 rispetto al 3,6% del PIL pianificato prima della crisi. Per l’anno prossimo, l’istituzione finanziaria indica un deficit del 6,3% del PIL. In riferimento ai rischi e alle sfide che la Romania dovrà affrontare, la Banca Mondiale sostiene che, a breve termine, la principale sfida è quella di tenere sotto controllo la crisi COVID-19 e limitare le sue conseguenze economiche e sanitarie.
In Romania, i raccolti primaverili saranno colpiti dalla siccità su una superificie di circa un milione di ettari, dopo che i campi coltivati in autunno sono stati, a loro volta, intaccati su oltre 1,1 milioni di ettari. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il ministro dell’Agricoltura, Adrian Oros, precisando che altri effetti negativi nell’agricoltura sono apparsi in seguito sia alla chiusura di varie attività connesse a questo settore e all’industria alimentare, che alle profonde modifiche nel comportamento dell’acquirente nel contesto della pandemia.
Nei primi sei mesi del corrente anno, la Romania ha importato carne suina per un valore di 292,2 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto al corrispondente periodo del 2019. I dati presentati dal Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale indicano che la quantità di carne suina arrivata nel Paese nel primo semestre dell’anno – fresca o congelata – è stata di circa il 5% più bassa rispetto a quella importata nei primi sei mesi del 2019. Da oltre 20 anni, la carne suina fresca o congelata si piazza al primo posto nella classifica delle importazioni di generi agroalimentari. Quella suina è la carne più consumata in Romania, più del pollo o del manzo. La produzione interna copre, però, solo il 30% del consumo, il resto provenendo dalle importazioni, soprattutto dall’interscambio intracomunitario, nota l’agenzia Agerpres.
Circa 100.000 dipendenti dell’industria dell’ospitalità saranno licenziati entro fine anno, e il settore subirà perdite di 3 miliardi di euro, in seguito alle restrizioni decise dal Governo nel contesto della pandemia di COVID-19. Lo ha dichiarato ieri il presidente della Federazione dell’Industria Alberghiera di Romania, Călin Ile, sostenendo che la decisione di chiudere di nuovo i ristoranti e le caffetterie a Bucarest, presa martedì dal Comitato per le Situazioni di Emergenza della Capitale, sia stata adottata senza che le autorità presentassero la prova che questo settore abbia contribuito al diffondersi dei contagi. Centinaia di dipendenti dell’industria dell’ospitalità hanno protestato ieri sera davanti alla sede del Governo di Bucarest.