23.07.2020
Investimenti: 73 miliardi di euro sono necessari in Romania per l'infrastruttura di trasporto nel periodo 2020-2030/ Manodopera: i posti di lavoro in Romania sono concentrati in due zone/ Turismo: solo il 54% dei romeni si permette una vacanza all'anno
Florin Orban, 23.07.2020, 11:09
Il fabbisogno di investimenti nell’infrastruttura di trasporto della Romania, per il periodo 2020-2030, ammonta a 73 miliardi di euro. Lo ha affermato, mercoledì, il ministro dei Trasporti, Infrastruttura e Comunicazioni, Lucian Bode, che ha presentato, in una conferenza stampa, il piano di investimenti per lo sviluppo dell’infrastruttura di trasporto per il periodo 2020-2030, nell’ambito del Piano di rilancio economico del Governo. Secondo il Ministero dei Trasporti, sul totale degli investimenti necessari, la maggior parte riguarda il settore stradale e ammonta a 37 miliardi di euro. Segue il settore ferroviario, in cui sono necessari 19 miliardi di euro.
I posti di lavoro disponibili in Romania sono molto concentrati dal punto di vista geografico. Lo rileva uno studio della fondazione Friedrich Ebert, mostrando che in solo due regioni del Paese è concentrata quasi la metà dei posti vacanti esistenti a livello nazionale. Secondo l’Eurostat, si tratta della zona Bucarest / Ilfov e del nord-ovest del Paese, dove si trova il 46% dei posti di lavoro ancora non occupati a livello nazionale, cioè 21.000. Nel resto del Paese ci sono 25.000 posti di lavoro disponibili.
Oltre la metà dei romeni, più esattamente, il 54%, non si permette una vacanza all’anno. Secondo l’Eurostat, in questa classifica negativa, la Romania è seguita dalla Grecia, dove il 49% dei residenti che hanno superato i 16 anni non potevano pagare nemmeno 7 giorni di vacanza lontano da casa. Seguono la Croazia, con il 48%, e il Cipro, con il 45%. Al polo opposto, solo il 10% degli svedesi non si potevano permettere una vacanza l’anno scorso, seguiti dai danesi e dai lussemburghesi, con l’11%.
La Germania sta per adottare una nuova legge, secondo cui le compagnie operanti nel settore dell’imballaggio della carne saranno costrette ad assumere direttamente il personale dei mattatoi, senza ricorrere a subcontratti, informa l’agenzia Reuters. La legge intaccherà su migliaia di lavoratori romeni in questo settore. Il disegno di legge pubblicato mercoledì mira a evitare la comparsa di nuovi focolai di coronavirus determinata da condizioni di lavoro improprie. I mattatoi tedeschi sono stati criticati per l’uso a larga scala dei dipendenti stranieri, soprattutto est-europei, che hanno contratti con società di intermediazione. Questi lavorano e vivono spesso in condizioni improprie, in spazi affollati, fatto che contribuisce al rapido diffondersi del coronavirus. Il mattatoio Toennis della località di Rheda-Wiedenbrück, sita nel lander Renania Settentrionale — Westfalia, dove è iniziato lo scandalo dei contagi, è stato riaperto la settimana scorsa, dopo la chiusura a metà giugno. Allora, circa 1500 lavoratori, di cui quasi 1000 romeni, sono stati rilevati positivi al coronavirus.