Promuovere il litorale romeno del Mar Nero
Ultimamente, la Romania si sta collocando sempre meglio sulla mappa delle destinazioni turistiche europee. La capitale Bucarest è molto ricercata da chi ama divertirsi, ma anche visitare monumenti culturali e storici.
Florin Orban, 31.07.2018, 13:44
Ultimamente, la Romania si sta collocando sempre meglio sulla mappa delle destinazioni turistiche europee. La capitale Bucarest è molto ricercata da chi ama divertirsi, ma anche visitare monumenti culturali e storici. La regione della Transilvania e le sue cittadelle medioevali, accanto alle chiese fortificate degli antichi stabilimenti sassoni sono altrettante mete che stanno diventando sempre più apprezzate. Da aggiungere il Delta del Danubio, con la sua spettacolare biodiversità, o il nord della Moldavia, con i monasteri di rara bellezza. Anche il litorale del Mar Nero riconferma l’interesse dei turisti. D’estate, gli spazi di alloggio sono spesso insufficienti, e le spiagge e i night club strapieni.
Però, la stragrande maggioranza dei turisti viene dal Paese, mentre la percentuale degli stranieri non sfiora le aspettative. Una delle cause potrebbe essere la scarsa promozione del litorale romeno all’estero. Per rispondere alle nuove sfide, il Comune di Costanza, la maggiore città romena sul Mar Nero, ha lanciato una strategia di sviluppo e promozione che interessa anche la località balneare di Mamaia, parte dell’area metropolitana di Costanza. La strategia riguarda vari tipi di turismo, da quello estivo a quello di svago, affari o culturale e religioso.
Radio Romania Internazionale ha chiesto a Mircea Titus Dobre, deputato della circoscrizione Costanza ed ex ministro del Turismo, quali sono le migliori vie da scegliere. Secondo me, non va scelta una certa direzione, bensì va messa in atto una promozione generale. In riferimento al litorale, si deve partire dal basso verso l’alto. Perciò, credo che la Strategia di promozione – sviluppo della città di Costanza e della località Mamaia deve essere un esempio anche per le altre del litorale romeno, come Mangalia, Costinesti, Eforie e, generalmente, per gli altri comuni che gestiscono località balneari di interesse nazionale o locale, spiega l’on. Mircea Titus Dobre.
Quali azioni all’estero per promuovere il Paese? Tra i membri affiliati all’Organizzazione Mondiale del Turismo, non si ritrovano anche organizzazioni di Romania. Era uno dei progetti che avevo avviato mentre ero alla guida del Ministero del Turismo, affinchè la Romania non fosse solamente membro del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, il che è avvenuto nel 2017. Come passo successivo, il Ministero del Turismo di Bucarest si doveva rivolgere alle organizzazioni padronali e alle autorità locali che gestiscono almeno località balneari di interesse nazionale, e farle diventare membri affiliati. Se le imprese private di Romania non stanno allo stesso tavolo con quelle dell’intero mondo, allora non credo di essere in grado di parlare di una promozione coerente ed efficace. Ed è questo il primo passo importante, ha aggiunto l’on. Mircea Titus Dobre.
Fino ad un certo punto, in parecchie grandi capitali del mondo funzionavano gli uffici romeni di promozione e informazione turistica. Abbiamo chiesto all’on. Dobre chi ha assunto le loro attribuzioni e come viene promossa la Romania all’estero in questo momento. Le attribuzioni sono state assunte dagli addetti economici dello stato romeno, con i quali ho svolto un’ottima collaborazione durante il mio mandato di ministro. Siccome il turismo rientra nell’area economica, gli addetti hanno rappresentato ottimamente lo stato romeno. Gli ex uffici di promozione, chiusi a causa di carenze nel funzionamento, saranno riorganizzati e riaperti, a partire da quest’estate, come strutture di promozione all’estero, coordinate da un addetto al turismo a statuto diplomatico, spiega ancora l’onorevole Mircea Titus Dobre, precisando anche in che cosa consisterà la missione di un addetto al turismo.
In primo luogo, avrà il compito di occuparsi del pubblico, ma anche dei rapporti tra le imprese, tra i tour operator romeni e stranieri. Si sono verificate delle situazioni in cui, a causa dei momenti tesi nell’attività di certe agenzie di viaggio, i turisti romeni venivano assistiti dai nostri consolati o ambasciate nei Paesi in cui si sono confrontati con difficoltà nel godersi le vacanze fino all’ultimo giorno. Ebbene, uno dei compiti dell’addetto al turismo sarà anche quello di occuparsi dei turisti romeni che verranno a passare le vacanze nel rispettivo Paese, oltre alle attribuzioni connesse alla relazione con i cittadini del rispettivo stato e ai contatti business to business, ha concluso il deputato Mircea Titus Dobre.