Nicolae Titulescu, diplomatico europeo
Nella storia moderna della Romania, Nicolae Titulescu fu il primo diplomatico a vantare una carriera di successo nelle relazioni internazionali.
Steliu Lambru, 15.11.2017, 16:02
Nella storia moderna della Romania, Nicolae Titulescu fu il primo diplomatico a vantare una carriera di successo nelle relazioni internazionali. Nel suo impressionante curriculum, la massima carica fu quella di presidente della Lega delle Nazioni di Ginevra, nel 1930 e 1931. Nato a Craiova nel 1882, Titulescu era giurista di formazione. Fino al 1905 studiò in Francia, addottorandosi in giurisprudenza. Rientrato in Romania, entrò nel Partito conservatore-democratico e fu eletto deputato. Filofrancese convinto, militò per l’entrata della Romania nella prima Guerra mondiale al fianco della Francia e della Gran Bretagna. Dopo la guerra, Nicolae Titulescu partecipò al progetto del consolidamento della Grande Romania come membro della Commissione che attuò l’unificazione e la riforma monetaria nel 1921.
Da ministro degli esteri, Titulescu fu uno dei padri della cooperazione regionale nell’Europa centro-orientale. Firmò da parte della Romania la Piccola Intesa insieme alla Jugoslavia e alla Cecoslovacchia nel 1933, e l’Intesa Balcanica, insieme a Jugoslavia, Grecia e Turchia nel 1934. Dopo l’avvento di Hitler in Germania, Titulescu si impegnò nel rafforzamento della cooperazione e della sicurezza europea contro l’ascesa del fascismo. In riferimento al patto bilaterale franco-americano Briand-Kellogg del 1928, che eliminava la guerra dalla soluzione dei problemi tra i due Paesi, patto esteso e firmato successivamente da 62 Paesi, il diplomatico romeno esortava a sforzi congiunti per mantenere la pace.
In una registrazione conservata dal Centro di Storia Orale di Radio Romania, Nicolae Titulescu si diceva cosapevole delle debolezze che avevano cominciato a dominare la Lega delle Nazioni, che aveva presieduto per due volte. Ciò significa che, per evitare la guerra, dobbiamo raggiungere in tempo utile la somma delle forze con le quali un eventuale aggressore dovrebbe confrontarsi, qualora mettesse in pratica in suoi piani. La Società delle Nazioni aveva come missione l’adempimento di questo compito attraverso l’Organizzazione della Sicurezza Collettiva. Applicazioni intempestive delle disposizioni del patto, in certi casi, la mancanza di coraggio persino per una loro semplice menzione, in altri casi la scomparsa delle squadre che erano riuscite a capire cosa poteva offrire la Società delle Nazioni e quello che era impossibile sollecitare a questa organizzazione fanno sicchè, purtroppo, la Società delle Nazioni non sia più, per un tempo, un’organizzazione in grado di portare a compimento la propria missione.
La destituzione e l’emarginazione di Titulescu dopo il 1936 avvenne nell’ambito del deterioramento crescente della situazione internazionale. Dall’esilio, continuò a difendere il sistema di Versailles. Anche se ha scritto sul come sarebbe un’Europa unita nel volume Discorsi per la pace, Titulescu non fu un innovatore nell’idea di unità europea, bensì un suo costante difensore. Si spense a Cannes nel 1941, quando la seconda Guerra mondiale era ormai cominciata.