Riciclo imballaggi – vantaggi e sfide del SGR
La Romania è ancora lontana dagli obiettivi fissati a livello comunitario e dalla media europea in termini di tasso di riciclo: attualmente si tratta di circa il 12% dei rifiuti urbani, rispetto a quasi il 50% che è la media europea.
Corina Cristea, 15.12.2023, 18:19
La Romania è ancora lontana dagli obiettivi fissati a livello comunitario e dalla media europea in termini di tasso di riciclo: attualmente si tratta di circa il 12% dei rifiuti urbani, rispetto a quasi il 50% che è la media europea. È forse il motivo principale per cui la Romania ha deciso di implementare un ambizioso sistema di restituzione di garanzia (SGR) rivolto agli imballaggi primari non riutilizzabili in vetro, plastica o metallo, con volumi compresi tra 0,1 l e 3 l, sistema implementato dal 30 novembre, dopo unaccurata preparazione. “Attraverso il progetto SGR, la Romania ha la capacità di riciclare una quantità molto maggiore di rifiuti nei prossimi anni e di ottenere così un progresso nel riciclo degli imballaggi fino all80%, diventando un punto di riferimento delleconomia circolare e un modello in questo senso nellEuropa centrale ed Orientale”, afferma Green Environment Support – società specializzata in audit ambientali, consulenza specialistica e gestione dei rifiuti. Dopo Norvegia, Danimarca, Germania, Belgio, Islanda, Estonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Lettonia e Lituania, la Romania è lundicesimo Paese in Europa ad attuare un sistema di questo tipo.
Vogliamo tutti che la SGR trasformi la Romania da Paese di stoccaggio a Paese di riciclo, afferma il Ministro dellAmbiente, delle Acque e delle Foreste, Mircea Fechet. “Dallesperienza di altri stati che hanno avviato tali progetti, abbiamo scoperto che il primo anno è più difficile. Nel primo anno ce un adattamento al sistema, a volte un codice a barre non funziona, a volte unapparecchiatura si rompe, si disconnette dalla rete… Ci vuole circa un anno perché il sistema diventi funzionante al 100%, 100% operativo. Si tratta del più grande partenariato pubblico-privato in Romania, è il secondo sistema di restituzione di garanzia più grande in Europa, dopo quello tedesco, motivo per cui mi aspetto non solo una buona cooperazione da tutti gli attori coinvolti in questo processo, ma soprattutto pazienza, perché sono convinto che tra cinque anni, quando ci guarderemo indietro e vedremo che abbiamo un Paese pulito, un Paese senza PET, senza rifiuti, senza rifiuti di imballaggio, potremo dire che è stata unottima idea introdurre questo sistema.”
Ogni anno in Romania, secondo i dati statistici, si producono circa 116 kg di imballaggi, di rifiuti, per abitante. Di questi, meno della metà viene riciclata. Il progetto della SGR si rivolge a 80.000 rivenditori di bevande, che dovranno implementare strutture per ritirare i risultanti 7 miliardi di confezioni entro un anno. Il principio del sistema è semplice: quando si acquista da un commerciante una bevanda (acqua, bibite, birra, sidro, vino, superalcolici) viene versata una garanzia di 50 bani (circa 10 eurocentesimi), il cui valore verrà successivamente recuperato. Più precisamente, dopo aver svuotato la confezione, che il consumatore dovrà portare presso uno dei punti di raccolta organizzati dagli esercenti e riceverà subito la garanzia versata – in contanti, sotto forma di buono valore o tramite bonifico. Ciò senza la necessità di presentare la ricevuta fiscale, anche se il relativo prodotto non è stato acquistato presso quella sede. I prodotti che fanno parte del sistema sono contrassegnati da un logo specifico. Mircea Fechet: “Ogni negozio dovrà prevedere un punto di raccolta. Il ritiro potrà essere effettuato sia in automatico, se il negozio ritiene di avere un flusso di imballaggi sufficientemente elevato da giustificare tale spesa, con un RVM – Reverse Vending Machine -, sia con il ritiro manuale. In altre parole, chi vende, il venditore, avrà a disposizione anche due sacchi, molto probabilmente uno per il vetro e uno per i PET e le lattine di alluminio, e ogni volta che un cittadino verrà a restituire tali imballaggi, gli pagherà 50 bani per ogni imballaggio e raccogliera quei contenitori nei sacchi, aspettando che la società RetuRO venga a ritirarli e a compensare con il valore delle garanzie, da un lato, e con una tariffa di gestione. Cioè ogni piccolo o grande negozio, con ritiro manuale o automatico, sarà ricompensato per questo lavoro che fa, cioè quello di ritirare gli imballaggi dai cittadini.”
In veste di amministratore della SGR, RetuRO ha annunciato che aprirà nel prossimo anno 17 centri specifici, dove trasporterà gli imballaggi di bevande ritirati da decine di migliaia di commercianti. Verranno contati, selezionati e preparati per il trasporto alle aziende di riciclo, al fine di produrre materia prima riciclata, che verrà utilizzata nella produzione di nuovi imballaggi per bevande. Mircea Fechet: “Se guardiamo allandamento dei sistemi di restituzione di garanzia in altri paesi europei, vediamo che in Germania, ad esempio, abbiamo il 95% per il vetro e il 98% per le lattine di alluminio. Ora, forse non potremo avere i dati della Germania fin dal primo momento, ma a partire dal terzo anno di funzionamento il sistema dovrà funzionare a parametri superiori al 90%. Quello che penso sia un progresso straordinario per la Romania.”
Oltre ai vantaggi, lintroduzione del sistema di garanzia di restituzione in Romania comporta anche delle sfide. In generale, produttori, importatori e grande distribuzione hanno adottato in modo proattivo una serie di misure per facilitare questa implementazione, ma se parliamo di piccole imprese la situazione è diversa: devono affrontare la sfida di trovare lo spazio che dovrà essere assegnato per il ritiro degli imballaggi restituiti o degli investimenti necessari per lacquisizione di RVM. Daltro canto, esiste il rischio di frode, poiché alcuni consumatori potrebbero tentare di abusare e restituire imballaggi contraffatti, il che comporta la necessità di adeguate misure di sicurezza.