Vantaggi e sfide nell’era digitale
L'avvento di Internet ha portato l'umanità nell'era digitale, con un rapido accesso alle informazioni che influenza fortemente il modo in cui apprendiamo e ci sviluppiamo e che rende possibile l'emergere di nuovi modelli di business.
Corina Cristea, 14.09.2023, 18:48
Lavvento di Internet ha portato lumanità nellera digitale, con un rapido accesso alle informazioni che influenza fortemente il modo in cui apprendiamo e ci sviluppiamo e che rende possibile lemergere di nuovi modelli di business. Attraverso i motori di ricerca o i siti web specializzati, le informazioni sono molto più accessibili a tutte le persone. È diventato un luogo comune accedere a pagine virtuali e possiamo comunicare quasi istantaneamente con persone a migliaia di chilometri di distanza. Grazie allaccesso rapido alle informazioni possiamo beneficiare di conoscenze e competenze senza i limiti imposti dal tempo o dallo spazio. E Internet, spinto dalla crescente quantità di informazioni online, commercio, intrattenimento e servizi di social networking, continua a crescere. Ma cè anche il rovescio della medaglia: oltre ai vantaggi di Internet, dobbiamo affrontare anche sfide legate alla sicurezza dei dati e alla privacy.
Unanalisi della storia di Internet ci mostra che essa affonda le sue origini negli sforzi per costruire e interconnettere reti di computer nate dalla ricerca e dallo sviluppo negli Stati Uniti e che hanno comportato collaborazioni internazionali, in particolare con ricercatori del Regno Unito e della Francia. Ciò avvenne allincirca allinizio degli anni 60, tanto che 10 anni dopo furono messi a punto i protocolli per il funzionamento di Internet, in cui più reti separate potevano essere unite in una “rete di reti”. La storia ricorda anche che i fornitori commerciali di servizi Internet iniziarono ad apparire alla fine degli anni 80. Ma anche che la ricerca condotta al CERN in Svizzera dallinformatico britannico Tim Berners-Lee nel 1989-90 portò alla nascita del World Wide Web, che collegava documenti ipertestuali in un sistema informativo, accessibile da qualsiasi nodo della rete. Dalla metà degli anni 90, Internet ha avuto un impatto rivoluzionario sulla cultura, il commercio e la tecnologia, compreso laumento della comunicazione quasi istantanea tramite posta elettronica, messaggistica istantanea, telefonate VoIP (Voice over Internet Protocol), chat video e il World Wide Web con i suoi forum di discussione, i blog, i servizi di social networking e i siti di shopping online. In tutto questo, quantità sempre maggiori di dati vengono trasmesse a velocità sempre maggiori su reti in fibra ottica. Il giornalista Ion Vaciu, presidente del Consiglio per la trasformazione digitale, ha parlato a Radio Romania dellimpatto dellavvento di Internet sulla vita quotidiana. “Fondamentalmente ha virtualizzato tutto. In campo bancario ha introdotto la moneta virtuale, ovviamente attraverso la carta e laccesso al bonifico, tanto che oggi possiamo arrivare alla moneta virtuale. In ambito industriale infatti sono stati introdotti questi collegamenti con la successiva robotica ed è possibile lavorare da remoto. In agricoltura ci sono moltissime applicazioni, non cè area di mercato nel settore che non sia influenzata, cambiata positivamente, dico, da Internet, perché cosè infatti Internet? Una rete di reti, la rete più grande del pianeta e che ha varcato i confini del pianeta. Perché abbiamo Internet anche nelle comunicazioni via satellite, e abbiamo Internet proprio ai margini della Via Lattea”.
Nellaprile-settembre 1993 fu lanciato Internet in Romania, ricorda Ion Vaciu, e la maggior parte degli utenti in Romania erano soddisfatti della posta elettronica, i settori più attivi erano luniversità e la ricerca. La prima rete Internet nelle scuole e nelle università è apparsa quindi nel 1993, mentre dal 2000 è disponibile Internet a banda larga tramite cavo coassiale, ha precisato Ion Vaciu. I dati mostrano che 30 anni dopo larrivo di Internet in Romania, il paese è tra i primi 10 al mondo in termini di velocità di navigazione. Dietro la posizione di leader cè il lavoro di decenni di specialisti romeni, che si impegnano nello sviluppo delle reti di comunicazione. Qual è il futuro di Internet in Romania, quali sono le principali sfide e opportunità davanti a noi, cosa accadrà nei prossimi anni? Ion Vaciu: “Abbiamo 10 tendenze rilevanti nello sviluppo di Internet e sarebbero: lInternet delle cose, che tutti conoscono, che significherebbe aumentare la connessione e linterconnettività di oggetti e dispositivi intelligenti in diversi settori come la sanità, i trasporti, lindustria. Proprio oggi ho letto la notizia che il 6G è già riuscito a interconnettere oggetti non connessi, via satellite, con una funzione simile a un radar. Quindi sostanzialmente avremo anche gli oggetti non connessi, quindi non è necessario essere su Internet per connettersi, ci si potrà connettere in futuro, anche tramite il 6G. In secondo luogo: il 5G e le reti ad alta velocità, che in Romania, secondo tutti gli ultimi dati ANCOM, hanno raggiunto il livello del 3%, quindi abbiamo solo il 5G al 3%, per cui abbiamo molto ancora da fare. In terzo luogo – Edge computing, un argomento poco affrontato in Romania, che significa lo sviluppo dellinfrastruttura informatica distribuita, che consente lanalisi dei dati e un processo decisionale più vicino agli utenti, cioè è molto più semplice ed economico avere i dati e tutto ciò a cui accedi qui vicino a te. La quarta tendenza – lintelligenza artificiale e il machine learning, ne parlano tutti, ma è un fenomeno molto più antico di quanto immaginiamo ed è esploso solo adesso. La quinta: realtà la realtà virtuale e aumentata, nota come VR, AR. La sesta tendenza: utilizzare le tecnologie per fornire esperienze interattive e immersive in ambienti diversi come il gaming, il turismo e listruzione.”
Poi ci sarebbero, precisa Ion Vaciu, la blockchain e le criptovalute, il cloud computing e i servizi cloud – che costituirebbero la base, linfrastruttura dei nuovi servizi, la sicurezza informatica e la protezione dei dati, il calcolo quantistico, su cui sono stati fatti i primi passi anche in Romania, vale a dire la regolamentazione e la politica digitale, di cui pochi parlano, ma è necessario farle e farle bene.