Gli impollinatori – parte integrante degli ecosistemi sani
Parte integrante degli ecosistemi sani, gli impollinatori contribuiscono ad aumentare la quantità e la qualità del cibo, svolgendo un ruolo cruciale nel garantirne la produzione.
Corina Cristea, 07.04.2023, 18:28
Parte integrante degli ecosistemi sani, gli impollinatori contribuiscono ad aumentare la quantità e la qualità del cibo, svolgendo un ruolo cruciale nel garantirne la produzione. Le statistiche degli ultimi anni sono però preoccupanti, mostrando che gli impollinatori selvatici hanno registrato un calo nellUnione Europea in termini di abbondanza e diversità. Ciò è dovuto alla crescente minaccia rappresentata dallattività umana, in particolare la conversione allagricoltura intensiva e luso di pesticidi e fertilizzanti. Il declino degli impollinatori selvatici e le sue conseguenze per la sicurezza alimentare, la salute umana, la qualità della vita e il funzionamento dellecosistema preoccupano la società nel suo complesso. Scienziati e società civile hanno lanciato numerosi appelli a livello europeo, con oltre un milione di cittadini che chiedono ai decisori di Bruxelles di intraprendere azioni decisive contro la perdita di impollinatori, anche attraverso la recente riuscita iniziativa dei cittadini europei intitolata “Salviamo le api e gli agricoltori”.
Presentata alla Commissione Europea nellottobre 2022, essa chiede una transizione verso unagricoltura favorevole alle api. Quattro anni prima, la Commissione Europea aveva adottato, per la prima volta, un quadro dellUnione Europea per combattere il declino degli impollinatori selvatici, con questa iniziativa che fissava obiettivi a lungo termine per il 2030 e una serie completa di azioni da attuare a breve termine e medio. Recentemente è stato compiuto un nuovo passo avanti per la tutela della natura, con ladozione da parte della Commissione Europea di un nuovo accordo per gli impollinatori. Ciò avviene nel contesto in cui, attualmente, una specie su tre di api, farfalle e sirfidi sono sullorlo dellestinzione nellUnione.
Il commissario europeo per lAmbiente, Virginius Sinkevicius ha spiegato: “Gli impollinatori sono essenziali per invertire gli effetti del cambiamento climatico. Senza di loro, la nostra dieta sarebbe più povera, i nostri agricoltori sarebbero più poveri. Tuttavia, gli impollinatori sono in declino e alcune specie sono in grave pericolo. Quattro piante con fiori su cinque hanno bisogno di impollinatori e ora abbiamo molte specie di impollinatori a rischio di estinzione. Gli scienziati affermano che un terzo di tutte le specie di api, farfalle e sirfidi sono ora in forte declino. Questo declino è davvero preoccupante. Gli impollinatori hanno bisogno di una protezione più forte. Lestinzione degli impollinatori porterebbe al collasso degli ecosistemi. Sarebbe letteralmente una situazione da incubo. Dobbiamo evitare questo scenario, e il nuovo patto per gli impollinatori adottato oggi mira a invertire il loro declino entro il 2030”.
Circa l80% delle specie coltivate e delle piante da fiore selvatiche dipende dallimpollinazione da parte di insetti e animali. La perdita di impollinatori è quindi considerata una delle maggiori minacce per la natura, il benessere umano e la sicurezza alimentare, in quanto compromette la sostenibilità a lungo termine della produzione agricola. Senza gli impollinatori, le popolazioni di molte specie vegetali diminuirebbero e alla fine scomparirebbero, insieme agli organismi che da essi dipendono, con gravi implicazioni ecologiche, sociali ed economiche.
Diamo unocchiata più da vicino a questo nuovo accordo per gli impollinatori, afferma il commissario europeo per lAmbiente Virginius Sinkevicius. “In primo luogo, esso fissa lobiettivo principale di invertire il declino entro il 2030 e quindi identifica tre principali aree di azione per raggiungere questo obiettivo. La maggior parte di queste azioni va nella stessa direzione – affrontano le cause profonde del declino degli impollinatori. La prima area di azione è una migliore conservazione delle specie e degli habitat. Lo faremo con piani di conservazione specifici per le specie minacciate. Identifichiamo gli impollinatori tipici degli habitat protetti dalla direttiva Habitat e le azioni volte a rafforzare tale protezione. Ciò includerà anche una nuova iniziativa chiamata buzz lines – un modello per una rete di corridoi ecologici per gli impollinatori. Ci sarà anche una nuova iniziativa per stimolare il miglioramento degli habitat degli impollinatori nelle aree urbane. La seconda area di azione è il ripristino degli habitat nei paesaggi agricoli. È facile dimenticarlo qui a Bruxelles, ma unenorme percentuale della superficie dellUE è terra agricola. Stiamo quindi intensificando il sostegno nella Politica agricola comune per unagricoltura favorevole agli impollinatori. La terza azione riguarda la mitigazione dellimpatto delluso di pesticidi. Sappiamo che luso di pesticidi è un fattore significativo nel declino degli impollinatori, quindi dobbiamo mitigare limpatto delluso di pesticidi”.
Le azioni comprendono la creazione di un sistema di monitoraggio completo, il sostegno alla ricerca e alla valutazione, ad esempio mappando le principali aree di impollinazione entro il 2025, nonché azioni specifiche per promuovere lo sviluppo di capacità e la diffusione delle conoscenze. Unaltra priorità è mobilitare la società e promuovere la pianificazione strategica e la cooperazione. Bruxelles si impegna a sostenere gli Stati membri nello sviluppo di strategie nazionali per gli impollinatori. La Commissione Europea e gli Stati membri aiuteranno anche i cittadini e le imprese ad agire, ad esempio sensibilizzando lopinione pubblica.