“Piano Marshall” per la ricostruzione dell’Ucraina
La Germania ha ospitato due incontri, a Berlino, nella seconda metà di ottobre, con l'obiettivo di aiutare l'Ucraina a ricostruire rapidamente le sue infrastrutture critiche e garantire la ripresa del Paese dopo la fine della guerra.
Corina Cristea, 18.11.2022, 18:46
La Germania ha ospitato due incontri, a Berlino, nella seconda metà di ottobre, con lobiettivo di aiutare lUcraina a ricostruire rapidamente le sue infrastrutture critiche e garantire la ripresa del Paese dopo la fine della guerra. Si tratta di un forum economico tedesco-ucraino e della “Recovery of Ukraine” (“Ripresa dellUcraina”), conferenza organizzata dal governo tedesco, in quanto attuale detentore della Presidenza di turno del G7, e dalla Commissione Europea. È un vertice degli esperti, non una conferenza dei donatori, ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz prima dellincontro, cui sono stati attesi rappresentanti delle principali potenze economiche del G7 e del G20, insieme a organizzazioni internazionali, società civile e imprese.
Ad agosto, la Banca Mondiale, la Commissione Europea e il Governo ucraino hanno stimato i danni causati dallinvasione russa entro il 1 giugno a oltre 252 miliardi di dollari, con un fabbisogno di ricostruzione e recupero di quasi 350 miliardi di dollari. E questo prima che la Russia intensificasse i suoi attacchi, prendendo di mira le strutture energetiche e le città ucraine. Le finanze dellUcraina stanno diminuendo di giorno in giorno e il conto della guerra sta diventando sempre più grande. Con una contrazione del prodotto interno lordo solo stimato del 30-35% questanno, lUcraina sta già lottando per pagare la guerra oltre a far fronte agli impegni di debito esistenti e alla propria ricostruzione.
In questo contesto, il cancelliere tedesco e il capo della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, propone un Fondo Marshall per lUcraina, intitolato al programma di più miliardi dollari creato da Washington dopo la Seconda Guerra Mondiale per aiutare alla ricostruzione dellEuropa. “Dobbiamo ora iniziare a costruire gli edifici residenziali distrutti, le scuole, le strade, i ponti, le infrastrutture e lapprovvigionamento energetico in modo che lUcraina possa rimettersi rapidamente in piedi”, hanno detto i due leader europei al quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung.
La forma della ricostruzione, dicono loro, determinerà che Paese sarà lUcraina in futuro. “Uno stato costituzionale con istituzioni forti? Uneconomia agile e moderna? Una democrazia viva che appartiene allEuropa?” Lintera comunità internazionale dovrà “impegnarsi fortemente a sostegno della ricostruzione dellUcraina”, sostegno che potrebbe durare “diversi anni, anche decenni”, ha stimato il cancelliere anche alla Conferenza di Berlino. Serve un Piano Marshall per il 21° secolo, questo è un compito generazionale che deve iniziare proprio ora, ha esortato Olaf Scholz. Scholz ha affermato che la ricostruzione offre unopportunità per il futuro. “Pensiamo a come creare unUcraina più sviluppata, più sostenibile e più resiliente. Questo paese potrebbe diventare un importante produttore di energia verde e un esportatore di prodotti industriali e agricoli di alta qualità, nonché una potenza digitale con alcuni dei migliori esperti del mondo”, ha affermato Scholz. E il capo della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto sforzi globali per ricostruire il paese attaccato. Siccome nessun Paese o Unione può affrontare da solo un simile sforzo, il coinvolgimento di potenti partner come USA, Canada, Giappone, Gran Bretagna, Australia e altri paesi, nonché di istituzioni come la Banca Mondiale, è vitale. Ogni euro, ogni dollaro, ogni sterlina, ogni yen rappresenta un investimento in Ucraina, ma anche nei valori democratici in tutto il mondo, ha affermato il capo dellEsecutivo comunitario.
“Migliaia di case distrutte. Diverse centinaia di scuole ridotte in macerie. Innumerevoli ponti, strade, centrali elettriche, infrastrutture ferroviarie e industrie bombardate. Per gli ucraini, queste non sono solo statistiche. Questa è la loro esperienza quotidiana. Si tratta di avere un tetto sopra la testa, un luogo caldo in inverno e aule dove i loro figli siano al sicuro. Si tratta di andare al lavoro, portare cibo a casa e guadagnarsi da vivere. Sono giorni duri, spaventosi e dolorosi per gli ucraini. LEuropa ha sostenuto lUcraina sin dal primo giorno. Non possiamo mai eguagliare i sacrifici che gli ucraini fanno ogni giorno. Ma possiamo stare con loro. Abbiamo introdotto le sanzioni più dure contro la Russia. Nel loro insieme, lUE, gli Stati membri e le istituzioni finanziarie europee hanno fornito allUcraina oltre 19 miliardi di euro di assistenza, esclusa lassistenza militare”, ha detto Ursula von der Leyen.
Inoltre, gli europei hanno aperto i loro cuori e le loro case a oltre otto milioni di ucraini fuggiti dalle bombe di Putin e a quattro milioni di ucraini che hanno cercato protezione temporanea nei nostri Stati membri, ha detto sempre Ursula von der Leyen. “Per me, tre punti sono fondamentali. In primo luogo, dobbiamo garantire che lUcraina riceve il sostegno di cui ha bisogno in ogni momento: dagli aiuti, alla riabilitazione, alla ricostruzione a lungo termine. In secondo luogo, abbiamo bisogno della giusta architettura per rendere il sostegno il più ampio e inclusivo possibile. E in terzo luogo, poiché lUcraina ha ottenuto lo status di candidato alladesione allUE, dobbiamo integrare fermamente gli sforzi di ricostruzione dellUcraina come parte del suo percorso verso lUnione”, ha detto il capo dellEsecutivo comunitario.
In un intervento video trasmesso su Internet, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto appello a rapidi investimenti internazionali nel suo Paese, menzionando un fabbisogno finanziario di 38 miliardi di dollari per riequilibrare il deficit nazionale nel prossimo anno. A Bruxelles, la Commissione sta già conducendo la più grande operazione nellambito del meccanismo di protezione civile dellUE per unampia gamma di misure di sostegno allUcraina, compresi i settori della salute, dellenergia, dellalimentazione e dellagricoltura. Per sostenere Kiev, la Commissione ha anche proposto misure per facilitare gli scambi, in particolare la sospensione dei dazi doganali sulle esportazioni ucraine. Bruxelles ha anche attivato la Direttiva sulla protezione temporanea, che offre ai rifugiati ucraini accesso a lavoro, alloggio, istruzione e assistenza sanitaria in tutta lUE.