Un nuovo mandato per Macron
Il mondo occidentale ha tirato un sospiro di sollievo dopo lannuncio dei risultati ufficiali delle presidenziali in Francia, che hanno confermato la vittoria di Emmanuel Macron davanti alla sua sfidante di estrema destra.
Corina Cristea, 06.05.2022, 07:16
Il mondo occidentale ha tirato un sospiro di sollievo dopo lannuncio dei risultati ufficiali delle presidenziali in Francia, che hanno confermato la vittoria di Emmanuel Macron davanti alla sua sfidante di estrema destra. Una vittoria di Marine le Pen, percepita come un politico che ha rapporti amichevoli con Vladimir Putin, sarebbe stata accompagnata da trasformazioni importanti nella politica estera del Paese. Il suo programma politico prevedeva, tra laltro, il ritiro della Francia dal Comando Congiunto Nato, la revisione delle relazioni di Parigi con Washington, ma anche la sospensione della cooperazione industriale con la Germania nel settore dellarmamento. E il principale beneficiario di una crisi allinterno dellUnione sarebbe stato il presidente russo, ha scritto la stampa europea. Daltra parte, la rielezione di Macron significa continuità per la Francia nei suoi principali obiettivi economici, europei e internazionali. Dopo un mandato di 5 anni segnato da crisi come le dimostrazioni antisistema dei gilet gialli o la pandemia di COVID-19, Emmanuel Macron ha annunciato obiettivi ambiziosi. “Assicuriamo tramite investimenti e cambiamenti profondi progetti concreti per ciascuno, incentivando la creatività e linnovazione nel nostro Paese, e rendiamo la Francia una grande nazione ecologica. “So che molti nostri connazionali hanno votato oggi per me, non per sostenere le mie idee, ma per fermare quelle dellestrema destra. Voglio ringraziarli. Questo voto mi obbliga per gli anni a venire”, ha affermato Macron. Nel suo discorso post-voto Macron ha promesso un “metodo rifondato” per governare la Francia, dando assicurazioni che “nessuno sarà lasciato da parte”.
Quali, però, le sfide per Emmanuel Macron nei prossimi 5 anni? I francesi aspettano innanzittutto misure per laumento del potere dacquisto, intaccato a tappe successive dalla crisi sanitaria, poi da quella energetica, dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni europee imposte alla Russia, che hanno capovolto lintero mercato europeo e persino mondiale, spiega la corrispondente di Radio Romania a Parigi, Daniela Coman. “Macron ha un programma complesso di misure sociali a sostegno della popolazione povera, delle mamme sole, di altre categorie disagiate, e di ammodernamento delle relazioni di lavoro. Ha promesso che nel suo secondo mandato metterà lecologia e la lotta ai mutamenti climatici al centro delle azioni del governo. LIstruzione e la Salute saranno sottoposte a profonde riforme e beneficeranno di investimenti record cosicchè non ci siano più disparità nellaccesso a simili servizi pubblici. Il presidente desidera, inoltre, che la Francia riacquisisca lindipendenza industriale, energetica e agricola tramite la creazione di filiere di attività al 100% francesi. Ha promesso la costruzione di sei centrali nucleari di nuova generazione e lavvio di una riforma del prezzo dellelettricità nellUe. Poi, il rafforzamento e lammodernamento dellesercito tramite investimenti nella sua dotazione con una nuova alta tecnologia e il raddoppio del numero di riservisti, cosicchè la Francia assicuri la sua indipendenza nella difesa e possa far fronte a una guerra di grande intensità che potrebbe colpire il continente europeo, come anche alle sfide ibride e agli attacchi cibernetici.”
Obiettivi ambiziosi che, per raggiungere, Macron ha bisogno di una nuova maggioranza nel Parlamento, di un governo che non gli sia ostile. La battaglia politica non si è conclusa il 24 aprile. A giugno seguono due turni di elezioni politiche molto importanti. Su piano estero, cercherà la Francia di imporre più fortemente la sua voce in Europa? Ospite a Radio Romania, lanalista di politica estera Ștefan Popescu ha parlato della leadership europea e della politica estera della Francia. Vedremo, ha detto lui, in che misura la Francia potrà imporre in Europa la sua leadership dopo che il Bundestag ha votato quel aumento di credito straordinario per la Difesa, di oltre 100 miliardi. La Francia non può far fronte a simili spese, valuta Ștefan Popescu, il suo debito pubblico superando il PIL e attestandosi al 120%.
“Ciò intaccherà un pò gli equilibri europei a medio termine ed è già in corso un processo di riflessione in Francia, ho letto certe discussioni sulla stampa francese. Perchè lUe è una costruzione basata su un equilibrio di potere in cui la Germania è leconomia trainante, e la Francia compensa con il suo status di membro permanente nel Consiglio di Sicurezza dellOnu e con le sue forze militari, inclusivamente quelle convenzionali. E, se la Germania rompe questo equilibrio, non so in che misura la Francia accetterà il ruolo di partner – junior della Germania. Ci sono moltissime sfide europee sullagenda di Macrone non so in che misura in questo paesaggio europeo la Francia potrà ricostruire una leadership. Perchè lidea di base è lautonomia strategica europea. Cioè, che lEuropa diventi un polo di potere che crei una terza via tra la Cina e gli Usa. Questo ritorno degli Stati Uniti sul continente europeo, certamente, giustificato, vista la minaccia nellest dei confini europei, questi piani della Francia non so in che misura saranno ancora attuali, almeno nella forma in cui li ha immaginati.”
Per ora, in veste di capo dello stato che ricopre la presidenza di turno del Consiglio dellUe, Emmanuel Macron è uno dei più vocali leader del momento, in unequazione geopolitica segnata dalle azioni di una Russia imprevedibile.