Effetti piscologici della pandemia
Con una tendenza al ribasso ultimamente, la pandemia di COVID-19 ha lasciato la sua impronta sulla vita quotidiana di ciascuno di noi per ben due anni.
Corina Cristea, 21.04.2022, 17:15
Con una tendenza al ribasso ultimamente, la pandemia di COVID-19 ha lasciato la sua impronta sulla vita quotidiana di ciascuno di noi per ben due anni. Tra i suoi effetti anche quegli psicologici, che hanno determinato una forte crescita dellincidenza dellansia e della depressione a livello globale. Si tratta di un aumento del 25% dei casi solo nel primo anno e il più probabilmente ancora maggiore nel secondo. Lo confermano anche unindagine sulle politiche e la cura della depressione in Romania e i dati dellOrganizzazione Mondiale della Salute, la quale stima che oltre 40 milioni di cittadini europei soffrono di depressione, pari al 4,3% della popolazione dellUe. I medici affermano che la pandemia ha peggiorato la condizione di una serie di pazienti in cui la patologia psichiatrica è insorta dopo il contagio da COVID-19, mentre nel caso dei pazienti che già avevano un disturbo psichico oppure hanno avuto episodi di disturbo lungo la vita, questi sono peggiorati. A ciò ha contribuito in gran misura la cattiva informazione, che ha fatto alcuni credere di morire se contagiati con il nuovo coronavirus, soprattutto se finiscono in ospedale. Cè stata anche la pressione delle false notizie che ha creato il fenomeno di ansia e, non in ultimo, in questo contesto del Covid-19, le modifiche comportamentali che rientrano nella sfera della salute mentale sono dovute anche al fatto che non cè una prevedibilità, ha spiegato a Radio Romania lesperta di politiche di salute pubblica, dr. Ioana Stăncel.
Non eravamo abituati a essere isolati, a non avere una comunicazione diretta con il medico, i pazienti non hanno capito per molto tempo cosa succedesse con loro, e tutto ciò ha creato un contesto che non è stato abbastanza analizzato, non gli è stata concessa sufficiente attenzione, perchè nella sfera clinica si è messo accento sulle sindromi che mettevano in pericolo imminente la vita, ha spiegato Ioana Stăncel.”Siccome questi sintomi sono a lungo termine, credo che adesso, nella seconda tappa, del long Covid o sindrome post-infezione, vengono notati e sono diagnosticati correttamente oppure come manifestazioni cliniche associate ad altre diagnosi. Ci sono moltissime persone con questa sindrome da stanchezza cronica, che nessuno identifica come necessariamente appartenente alla sfera delle malattie interne o neuropsichiche, ma tutte queste persone lamentano la stanchezza cronica, che non può essere combattuta con il riposo o un trattamento specifico. Credo che solo dora in poi si noteranno le conseguenze sociali di queste manifestazioni nella capacità lavorativa, di apprendimento, di tornare al comportamento sociale precedente la malattia.”
Dopo due anni estremamente difficili, ci confrontiamo adesso con un nuovo fattore di stress importante – linvasione russa della confinante Ucraina, che aumenta la preoccupazione della popolazione. Ciò potrebbe contribuire inclusivamente allaumento dellaggressività già manifestata da certe persone nel contesto della pandemia, spiega Ioana Stăncel, che ha fatto unanalisi della situazione. “Dalla prospettiva della pandemia credo che questo periodo di isolamento abbia portato a un disturbo di percezione della realtà nella società e che ciascuno abbia creato i propri scenari in cui si è visto come eroe o super-persona. Donde anche questi disturbi per quanto riguarda la tolleranza nei confronti degli altri, del prossimo, dei diritti del prossimo e la percezione che abbiamo diritto a tutto a livello individuale o a livello di piccolo gruppo a scapito dei diritti degli altri. Per quanto riguarda il conflitto in corso in Ucraina, probabilmente anche la pandemia ha portato a unacutizzazione della lotta per le risorse, per laccesso alle risorse, materiali, naturali, come anche il periodo di instabilità politica che le potenze coinvolte non hanno saputo gestirla in tal modo da raggiungere un nuovo equilibrio. E sono apparsi squilibri nellaccesso alle risorse, a una popolazione stabile, e nella gestione della percezione della popolazione sui rischi. Nella regione estesa della Romania, della Repubblica di Moldova e dellUcraina sono stati realizzati molti studi, ad alcuni dei quali ho anche partecipato, sulla sicurezza nella società, nel senso dato dai concetti specifici degli studi sulla sicurezza, ossia di percezione dei rischi per se stessi rappresentati da minacce percepite, ma inesistenti, da parte di altri gruppi. E, probabilmente, questo squilibrio, questo disturbo di sicurezza sociale, di percezione del rischio non necessariamente reale ha fatto ciascuno dei gruppi coinvolti esacerbare le misure di protezione, la manifestazione del potere, tanto che si è giunti a squilibri difficilmente gestibili e in una certa misura irrimediabili. Allo stesso tempo, il fatto che cè stata una pandemia ha portato a limitazioni delle libertà democratiche.”
Il senso dellumorismo è una delle armi con cui possiamo lottare contro la depressione o lansia, affermano gli specialisti. Il loro consiglio per le persone affette da questi disurbi è di farsi piani per il presente, per ogni giorno, affinchè si godano quello che hanno, che si prefiggano obiettivi positivi e realisti, che si concentrino sulle cose belle, che socializzino di più, che si incontrino con gli amici, ascoltino musica, facciano delle passeggiate, adottino un animale di compagnia, stiano lontane dalle fake-news e non pensino troppo al futuro, che è incerto. Allo stesso tempo, considera Ioana Stăncel, il sacerdote – la spiritualità – e lo specialista (psicologo, psichiatra), ossia la salute, compresa quella mentale, – dovrebbero essere complementari e coesistere.