Applicazioni delle biotecnologie
Dopo 276 tentativi falliti, nell'estate del 1996, in Scozia veniva creata quella che sarebbe diventata la pecora più celebre nel mondo, Dolly.
Corina Cristea, 15.03.2022, 18:39
Dopo 276 tentativi falliti, nellestate del 1996, in Scozia veniva creata quella che sarebbe diventata la pecora più celebre nel mondo, Dolly, la cui esistenza è stata svelata, però, solo nel febbraio dellanno successivo. Creata tramite un processo al 100% scientifico, Dolly ha diviso il mondo in due schieramenti. Per alcuni, che hanno considerato che i ricercatori dellIstituto Roslin giocassero a fare Dio, lannuncio ha destato paura che potessero seguire i cloni umani. Gli altri lhanno visto come un grande passo per lumanità, grazie al quale specie in via di estinzione potrebbero essere salvate. A prescindere dallo schieramento, il momento resta uno di riferimento. Mircea Iliescu, dottore in genetica umana ed evoluzione presso lIstituto di Educazione Continua dellUniversità Cambridge ha parlato a Radio Romania dellimportanza dellesperimento Dolly. “Lunicità e lidea della prima clonazione sono importanti perchè parliamo della clonazione di una cellula prelevata da un animale adulto. Cerano state clonazioni anche prima, di cellule embrionali di rane, pecore, ossia non ancora differenziate. Ma in questo caso, si è dimostrato che funziona il prelievo di una cellula dalle ghiandole mammarie di una pecora adulta – e tecnicamente non era semplice in quel momento, ma lha reso possibile lequipe diretta da Ian Wilmut – e limpianto nellovulo prelevato da unaltra pecora. Quindi, si è trattato dellidea di riprogrammare una cellula adulta, riprogrammare il materiale genetico – invece di avere uno spermatozoo e un ovulo, abbiamo avuto linformazione presa da una cellula adulta, introdotta in un ovulo, introdotto ulteriormente in una madre-surrogato. È stato per la prima volta che è stato prelevato materiale da una cellula adulta per creare un nuovo organismo, è stata questa, infatti, la grande scoperta.”
La creazione del primo animale clonato nel mondo dalla cellula di un mammifero adulto ha provocato un ampio dibattito, da una parte essendo riconosciuti i vantaggi delle prossibili applicazioni, daltra parte, essendo portati in discussione gli eventuali problemi etici. È partita una discussione molto interessante sulla clonazione, il futuro dellumanità, su cosa possiamo fare con le nuove biotecnologie, col fatto che possiamo manipolare il DNA, gli embrioni. Cè stato un momento importante, spiega Mircea Iliescu, ricordando che, 25 anni più tardi, parliamo di tecniche di editing genetico. “Nel caso della clonazione si tratta semplicemente dellidea che possiamo prendere materiale genetico da qualcuno e riprodurlo, ossia creare un nuovo organismo identico. Lediting genetico vuol dire che possiamo intervenire in quel materiale genetico e modificarlo secondo certi criteri. Attualmente si possono editare in modo specifico in un genoma le zone che ci interessano. Quindi, lediting genetico vuol dire modificare. Ad esempio, prendere un ovulo fecondato e modificare in modo specifico certe unità di DNA che, ad esempio, provocano determinate malattie. Adesso si possono fare queste cose a livello tecnico, questa significa, quindi, editing genetico, modificare il DNA. Dellediting genetico possiamo parlare anche nel caso degli adulti, per tutte le sorti di malattie.”
Lingegneria genetica – la manipolazione diretta del DNA umano – cè sin dagli anni 1970, ma la tecnologia CRISPR, apparsa 10 anni fa e per cui è stato assegnato, nel 2020, il Nobel per la Chimica, ha cambiato fondamentalmente questo settore. CRISPR è la prima tecnologia che consente ai ricercatori di modificare più geni in un unico esperimento e che può editare in una maniera semplice e poco costosa il genoma di tutti gli organismi, dalle piante agli animali e agli essere umani. Il suo impatto in campo sanitario è grandissimo. CRISPR è, ad esempio, uno strumento importante per lindividuazione dei biomarker tramite la valutazione delle modifiche nel tessuto tumorale. Altre applicazioni sono legate allo studio e al trattamento delle malattie genetiche, infettive e autoimmuni. La tecnologia è già stata utilizzata su ampia scala per creare modelli cellulari relativi alla distrofia muscolare, allaterosclerosi, allobesità, al diabete e alla malattia di Alzheimer. Oltre al campo della medicina, il CRISPR ha un grande potenziale anche per la produzione di alimenti, per migliorare la qualità delle colture e ottenere resistenza alle malattie e agli erbicidi. Offre, inoltre, la possibilità di affrontare le allergie alimentari tramite lediting di quelle porzioni del gene che sono riconosciute dal sistema immunitario e che provocano una reazione allergica. Utilizzato nel caso degli animali, CRISPR può portare a una maggiore resistenza alle malattie e a caratteristiche produttive migliorate. Questa tecnologia non è, però, perfetta. Tra le sfide, il rischio di modifiche indesiderate in seguito al “taglio” non intenzionale in certe zone del genoma. Altre sono legate alla reazione dellorganismo, soprattutto del sistema immunitario, ai virus trasportatori. Ci sono anche problemi di natura etica. Esistono, già, esperimenti controversi, come quello tramite cui un biofisico cinese ha tentato senza successo di adoperare la tecnologia per modificare gli embrioni umani e conferire resistenza allHIV. Incontrando una totale disapprovazione nel mondo, lui è stato alla fine condannato in Cina, Paese diventato leader mondiale della ricerca nellambito dellediting genomico.