Cane abbandonato, cerca un brav’uomo
Anche se in Romania la sterilizzazione e il microchip sono obbligatori per i cani, la legge non viene rispettata da tutti i proprietari.
Roxana Vasile, 08.02.2024, 18:56
Anche se in Romania la sterilizzazione e il microchip sono obbligatori per i cani, la legge non viene rispettata da tutti i proprietari, e i rifugi per cani – gestiti dai comuni o da privati - si riempiono velocemente di animali abbandonati al loro destino. Negli ultimi tempi sono sempre più numerose le informazioni relative al loro abbandono, sebbene tale atto sia punibile per legge. Molti dei cani abbandonati si riproducono e possono diventare aggressivi.
Nessuno vuole rivivere i momenti dei primi anni 2000, quando la Romania era sulla prima pagina della stampa internazionale a causa delle azioni violente contro i cani randagi! Allora, ad esempio, fu creato il Rifugio Speranza, vicino a Bucarest, proprio per venire in aiuto agli animali non desiderati.
Anca Tomescu, veterinaria, direttrice di comunicazione del rifugio, ricorda:”Ero al canile pubblico Pallady, dove lavoravo come volontaria, insieme a veterinari e altre persone coinvolte nel salvataggio degli animali, quando ci hanno comunicato che si era decisa la loro uccisione. In quel momento nel canile cerano 100-150 cani, che abbiamo deciso di accogliere noi, più precisamente mia madre, Florina Tomescu. Non avevamo un posto dove portare tanti cani, così abbiamo chiamato tutti i nostri amici, ciascuno ne ha tenuto 2-3-5-7-8 in macchina, in casa e via dicendo. Finché non siamo riusciti a improvvisare, diciamo, la prima parte del Rifugio Speranza, nel comune di Berceni, in una fattoria in disuso, una fattoria che abbiamo allestito per tenere i cani randagi. È stato un periodo duro, brutto con molti problemi. Fino a quando ci è stato detto che dovevamo lasciare il posto! Dovevamo semplicemente decidere in una notte dove spostare 500 cani. Perchè a quel punto erano circa 500! Ho ereditato un pezzo di terreno a Popești-Leordeni, su cui non cera nulla, e dallallestimento del terreno fino a quando abbiamo dovuto liberare il terreno a Berceni, siamo rimasti forse anche un anno in un altro posto nel comune di Jilava, dove abbiamo affittato dei capannoni. Un altro brutto, brutto momento! Ci siamo trasferiti a Popești-Leordeni, sul nostro terreno, ci siamo liberati dallaffitto, che era una spesa enorme, e lì il rifugio ha cominciato effettivamente a funzionare. E questanno abbiamo festeggiato i 22 anni del rifugio.”
Dallinizio degli anni 2000 ad oggi, la situazione dei cani randagi e la loro cura sono cambiate molto in meglio in Romania. E il Rifugio Speranza è la prova vivente che le cose stanno così. Anca Tomescu ci invita a fare una visita: “Inizierei col dire che esiste una regola doro al Rifugio Speranza, cioè che i cani sono la priorità. Chi entra può notare, che, dal primo allultimo, tutti i cani ospitati sono socievoli, hanno un bellaspetto, si vede che sono cani ben curati, cani che non stanno solo chiusi, è molto importante che corrano, giochino, sentano il calore umano e sentano una buona parola, ricevano cibo adeguato. Il rifugio ha attualmente 105 appositi spazi, di cui solo sei sono riscaldati durante linverno. Il 7 sarà presto in arrivo grazie alla donazione della mia buona amica, lattrice romena Carmen Tănase. Ha tre cliniche veterinarie, molto ben attrezzate, perché ci siamo resi conto che con tanti cani bisogna costantemente accertarsi della loro salute, fare esami, vaccinarli. Non aveva senso pagare nelle cliniche private. Sempre con lidea di risparmiare sul budget, rendendo le cose più facili per noi e per i cani, abbiamo anche creato una clinica di fisioterapia, dove curavamo e curiamo cani paraplegici. Alcuni di loro hanno ricominciato a camminare da soli, altri no, ma stanno facendo fisioterapia. Abbiamo anche realizzato tre nuovi parchi giochi per loro. Ne avevamo uno grande prima, ora ne abbiamo fatti altri tre. Abbiamo tre piscine costruite per i cani, proprio perché vogliamo che tutti i cani del Rifugio Speranza, indipendentemente dalla durata del loro soggiorno, si sentano bene e lascino il rifugio come cani normali, con un carattere tranquillo e non si spaventino o abbiano nessun problema comportamentale.”
Ma, racconta Anca Tomescu, veterinaria, i cani non hanno nulla a che fare con i rifugi, devono essere adottati. Nel corso del tempo, migliaia e migliaia di cani sono stati adottati dal Rifugio Speranza. Da circa due anni essi seguono addirittura un programma di formazione speciale – “i Messaggeri della Speranza”- per essere consegnati in regola alla famiglia adottiva. In Romania, invece, il tasso di adozione è basso, e al polo opposto il tasso di abbandono è molto alto. Perché?”Abbandono significa mancanza di educazione, ovviamente. La gente deve capire che con il cane vivrà situazioni straordinariamente belle, ma anche situazioni in cui probabilmente si arrabbierà, proprio come quando si ha un figlio. Lunica differenza è che il bambino, ad un certo punto, parla ed eventualmente ti può dire qual è il problema, e il cane rosicchia, e il cane fa pipì in casa, e il cane può rubarti il tuo paio di scarpe preferite, e il cane si ammala e ha bisogno del dottore, anche il cane ha bisogno di essere portato a spasso. Cè ancora una cosa che tengo a sottolineare: un cane non è un regalo di Natale! Non regalate animali vivi, perché non è normale regalare un cane a una famiglia che magari non è pronta, non vuole, è felice solo nel momento in cui lo riceve perché è carino, ma il 5 gennaio inizia a lavorare e non ha nessuno con cui lasciarlo. Un altro aspetto: cè il fenomeno voglio un cane grosso, perchè le persone abbiano paura quando mi passano accanto! Ebbene sì, ma tu hai 50 kg, non puoi avere un cane di grossa taglia, devi adottare un cane in base alle tue esigenze e necessità! Se per esempio vivi in un monolocale non puoi adottare un cane di 60 kg, se lavori 12 ore al giorno, allo stesso modo, se tua moglie, tuo marito, tuo figlio, tua nonna non lo vogliono, non puoi non costringerli a prendere un cane in casa, se non hai i soldi per mantenerlo, lo stesso. Ladozione, sì, è meravigliosa! Consiglio a chiunque di adottare un cane. Ti cambia la vita in meglio, tutta la famiglia diventerà più felice, più responsabile, più amichevole. Ma se non puoi adottare e ami, tuttavia, gli animali e vuoi essere coinvolto, puoi fare volontariato in un rifugio oppure donare o fare molte altre cose per gli animali.”
Per educare lopinione pubblica, cè un Museo dei cani randagi presso il Rifugio Speranza. Gli alunni vengono accolti per visite durante la settimana “A scuola in modo diverso” ed è stata ideata lazione suggestiva “Spezzattino per tutti i cani”, alla quale in ogni edizione è coinvolto un VIP. In costruzione anche un centro destinato a tutti coloro che – dai piccoli ai grandi – sono desiderosi di imparare cosa significa prendersi cura degli animali. “Crediamo davvero che, passando il testimone, si potrà migliorare ancora” – spera Anca Tomescu.