Teach for Romania
Il 1° novembre, in occasione del 95° anniversario della Radio Pubblica, al Galà di Premiazione dell'Eccellenza, l'organizzazione Teach for Romania è stata premiata, nella categoria Educazione, per la rivoluzione nella formazione degli insegnanti.
Roxana Vasile, 15.12.2023, 18:15
Il 1° novembre, in occasione del 95° anniversario della Radio Pubblica, al Galà di Premiazione dellEccellenza, lorganizzazione “Teach for Romania” è stata premiata, nella categoria Educazione, per la rivoluzione nella formazione degli insegnanti. Da un decennio, lorganizzazione forma insegnanti affinche vadano ogni giorno a scuola e diano a ciascuno dei loro studenti, dal primo allultimo, le stesse possibilità e la stessa fiducia che possono farcela. Gli sforzi e i risultati di questi insegnanti sono tanto più importanti in quanto gli studenti a cui si rivolgono provengono da contesti svantaggiati.
Mara Niculescu, direttrice della comunicazione di Teach for Romania, spiega: “Teach for Romania è unorganizzazione non governativa romena, ispirata a un modello sviluppato per la prima volta circa 30 anni fa negli Stati Uniti dai nostri colleghi di Teach for America. Facciamo parte di un gruppo di persone provenienti da 63 paesi. Esistono organizzazioni equivalenti a Teach for Romania in 63 paesi di tutti i continenti, ciascuna, ovviamente, adattata alla realtà del sistema educativo che serve. Nel nostro caso, Teach for Romania, lavoriamo con listruzione pubblica, per listruzione pubblica, in collaborazione con le istituzioni pubbliche, perché oltre il 95% dei bambini in Romania frequentano le scuole pubbliche. La sfida a cui volevamo trovare una risposta era quali soluzioni esistessero per aumentare la qualità dellistruzione che i bambini ricevono nel sistema educativo pubblico, a partire da dove è più difficile, dalle scuole vulnerabili, che si trovano soprattutto nelle aree rurali o periurbane.”
Allora cosa fa Teach for Romania? Recluta persone di valore, con o senza esperienza nellinsegnamento, che prepara, nel corso di due anni, a diventare educatori, insegnanti o insegnanti modello, partendo dal presupposto che, indipendentemente dallo status socioeconomico, la regione di provenienza o il tipo di scuola a cui hanno accesso, tutti i bambini possono e devono avere unistruzione di qualità. Nel 2014, Teach for Romania ha iniziato con 18 insegnanti di questo tipo. Attualmente ce ne sono centinaia nel programma, che aiutano oltre 20.000 bambini in un solo anno scolastico. È molto, è poco?
Mara Niculescu:”Ci costa circa 13.000 euro allanno sostenere un insegnante. Quindi, il costo per sostenere un insegnante per i 2 anni del programma Teach è di 26.000 euro. Cosa cè dietro questi costi così grandi? Ebbene, dal reclutamento degli insegnanti – perché, ad esempio, questanno abbiamo deciso di esaminare oltre 2.000 candidati per selezionare una nuova generazione di 120 insegnanti che lavoreranno con Teach for Romania – fino alle numerose ore di formazione, compresa lAccademia di formazione iniziale, che prepara gli insegnanti, esperti o meno nel sistema, al contatto con una scuola vulnerabile e allinsegnamento in un contesto scolastico vulnerabile.”
1 bambino romeno su 5 è spesso assente o non va affatto a scuola; 4 su 10 studiano in una scuola senza biblioteca, e il tasso di abbandono scolastico in Romania è intorno al 15%, ben al di sopra della media del 10% nellUnione Europea – ricorda Teach for Romania. Nelle zone svantaggiate, in particolare rurali, 6 bambini su 10 hanno difficoltà di lettura e scrittura al termine della scuola primaria, un quarto non ha nessuno che li aiuti a casa quando non sanno fare i compiti e un quinto cammina per più di 8 chilometri per arrivare a scuola. I test PISA mostrano che, negli ultimi dieci anni, il tasso di analfabetismo funzionale in Romania era del 40-45%. E questo nel caso dei ragazzi in età scolare fino a 15 anni. Tuttavia, tenendo conto dellabbandono scolastico, lanalfabetismo funzionale sembra superare il 50%. Ora, aiutati da un forte team di 12 mentori, gli insegnanti formati da Teach for Romania lavorano con bambini che sono in ritardo nellapprendimento, che incontrano problemi nella lettura, scrittura e nellaritmetica o che non riescono a gestire le proprie emozioni. Gli insegnanti di Teach for Romania contribuiscono a ridurre lassenteismo e labbandono scolastico, sostengono la diversità e combattono la segregazione.
E qualcosa in piu! – come completato da Mara Niculescu, direttrice della comunicazione di Teach for Romania. “Cè un altro passaggio intermedio: non solo tecniche per insegnare individualmente, ma anche tecniche per gestire la classe, in modo che la classe costruisca una cultura, i bambini lavorino tra loro e si sostengano a vicenda e lavorino con linsegnante, non contro linsegnante o in modo completamente dissociato da ciò che fa linsegnante. E, poi, per coltivare alleati a scuola. Perché sappiamo dagli studi internazionali, non solo dalla pratica in Romania, che uno dei cambiamenti positivi più efficaci nel sistema educativo pubblico è lallineamento delle pratiche didattiche. È più efficace del numero di studenti che si devono gestire in una classe. In altre parole, puoi avere una classe più piccola, ma se gli insegnanti insegnano in modi molto diversi e con obiettivi per lo più completamente diversi, la classe avrà un rendimento inferiore rispetto a una con un numero maggiore di bambini che si dice sia più difficile da gestire, ma dove gli insegnanti hanno lo stesso obiettivo, mirano allo sviluppo del bambino allo stesso modo, guardano allo sviluppo del bambino allo stesso modo.”
Poiché la missione è molto difficile, alla pari dei problemi riscontrati, alcuni estremamente complicati, la Romania ha bisogno di molti insegnanti come quelli formati da Teach for Romania. Tramite la premiazione dei migliori docenti delle zone rurali, attraverso un Gala annuale, lorganizzazione vuole dimostrare che non importa quanto siano grandi le difficoltà che si devono affrontare, perchè ci sono persone motivate che le superano brillantemente. Coloro che fanno del mestiere di insegnante nelle zone rurali una missione, una vocazione, meritano di uscire dallanonimato, perché, nel lungo termine, sono fattori di trasformazione in meglio a livello dellintero Paese.