Cambiare lavoro a fine pandemia, studio
I romeni intendono cambiare lavoro a fine pandemia, più precisamente il settore di attività. Questa la conclusione del più recente studio realizzato dal sito e-jobs.
Luiza Moldovan, 08.06.2021, 21:11
Com’è, a più di un anno di pandemia, il mercato del lavoro in Romania? Quanto è forte la motivazione dei romeni quando si tratta dell’attività professionale? Sembra che ci stiamo riprendendo, almeno dal punto di vista della dinamica sul mercato del lavoro. Queste le conclusioni del più recente studio realizzato dal sito e-jobs. I romeni intendono cambiare lavoro a fine pandemia, più precisamente il settore di attività. Vorrebbero persino cercare di metter su un affare. Raluca Dumitra, Head of Marketing del sito e-jobs e una delle più autorevoli specialiste nel mercato del lavoro, racconta quali sono le intenzioni dei romeni una volta superata la pandemia.
Certamente, i romeni aspettano la fine della pandemia per fare cambiamenti professionali che, a causa dell’incertezza dell’anno scorso, hanno rinviato ripetutamente. Secondo il nostro più recente sondaggio, il 45% degli interpellati affermano che la prima cosa che intendono fare dopo la pandemia è trovare un nuovo lavoro. L’11% afferma di voler cambiare settore di attività, mentre il 9% intende lasciare il Paese. Inoltre, la pandemia sembra aver dato coraggio ai romeni affinchè tentassero di mettersi in proprio, perchè il 6,5% afferma di voler metter su un affare appena l’economia si riprenderà. Solo il 5% vuole chiedere un aumento salariale all’attuale datore di lavoro, mentre il 14,5% non intende fare alcun cambiamento professionale, ha spiegato Raluca Dumitra.
Il passaggio molte volte esclusivamente al lavoro da remoto ha creato oppure confermato categorie professionali chiamiamole …. viziate della crisi sanitaria. Gli specialisti IT non solo non sono stati colpiti dalla pandemia, ma hanno persino conosciuto una crescita professionale favolosa.: Attualmente, gli specialisti IT trovano lavoro quasi altrettanto facilmente come prima della pandemia, se non ancora più facilmente. Il bisogno di simili specialisti sul mercato resta altissimo. L’IT resta il serttore che non solo non è stato colpito dalla pandemia, ma ha anche registrato una crescita in questo periodo. Le cose non sono rosee per i freelancer e per i candidati over 45, queste due categorie sono state e restano le più colpite categorie professionali nel contesto della pandemia. E, in qualche misura, per questa ragione, anche la competizione per trovare un lavoro resta forte, ha precisato Raluca Dumitra.
La rimozione delle restrizioni ha rimesso le industrie più colpite sui binari. Di che industrie si tratta ci racconta sempre Raluca Dumitra. Il mercato del lavoro dà sempre più segni di stabilizzazione e ripresa. E lo dico perchè il livello dell’offerta di lavoro attuale è simile a quello dello stesso periodo del 2019. Con le misure di allentamento, anche le industrie fortemente colpite dalla pandemia preannunciano la loro ripresa, quindi si assiste a una ripresa impressionante dei posti di lavoro anche in settori come l’HORECA, gli eventi o i trasporti. E, con la stabilizzazione del mercato, sarà sempre più facile anche per i candidati trovare un lavoro.
Perchè lascerebbero i romeni l’attuale posto di lavoro? Qual è la motivazione di una persona allorquando decide di attraversare lo stress inerente al cambiamento del lavoro? Il salario resta un fattore decisionale importante quando si tratta di cambiare lavoro nel caso dei romeni e lo dico perchè il principale motivo per cui la maggior parte dei candidati vorrebbero cambiare lavoro è proprio il desiderio di un salario maggiore, motivo menzionato dal 31% degli interpellati nel più recente studio realizzato da noi. Al secondo e terzo posto tra le motivazioni dei romeni che vorrebbero cambiare lavoro, con rispettivamente il 17 e il 12%, sono le opportunità di crescita e una compagnia più stabile. Anche in questo caso viene menzionata la riconversione professionale, perchè l’11% dei romeni lascerebbe l’attuale posto di lavoro se trovasse un lavoro in un altro settore. La possibilità di lasciare il Paese per lavorare all’estero (il 6%) e un migliore pacchetto di benefici extrasalariali (sempre il 6%) sono altri motivi per cui i romeni cambierebbeo lavoro, ha spiegato sempre Raluca Dumitra.
La conclusione: se abbiamo imparato qualcosa da questa crisi sanitaria è che, per quanto fossero duri i colpi della vita, non posiamo fare altro che rialzarci e guardare avanti.