L’arte che protegge
Roxana Ené svolge, sin dal 2010, in Romania e Germania, progetti di arte collaborativa in centri di accoglienza oppure centri per i bambini affetti da vari disturbi.
Ana-Maria Cononovici, 24.03.2020, 08:10
Un modello semplice: i bambini fanno sulla carta macchie di colore e Roxana
Ené e suo figlio, Alexander, gli artisti dell’equipe ROXY&KIDS ART le
vedono e le reinterpretano, dando loro un senso. I bambini giocano in un
paradiso di colori e sostanze, matite, pennarelli, frutta, cioccolato e persino
dentifricio, mentre gli artisti, Roxana e Alexander, continuano il viaggio. Alcune
macchie colorate sulla carta possono essere il pretesto per un dipinto
complesso, con personaggi. Dipinti espressivi… Espressività volontaria oppure
involontaria, non lo possiamo sapere. E ciò perchè parliamo di progetti
artistici fatti con i bambini e per i bambini con autismo, la sindrome di Down
e traumi psichici. Roxana Ené svolge, sin dal 2010, in Romania e Germania,
progetti di arte collaborativa in centri di accoglienza oppure centri per i
bambini affetti da vari disturbi.
Qualche anno fa, con i disegni dei bambini è stato realizzato un libro. Si
chiama Vedi anche tu cosa vedo io?, con il sottotitolo Libro creativo per i
bambini, i genitori e i professori, e il progetto nell’ambito del quale è
stato creato ha evidenziato i bisogni dei bambini con vari disturbi. L’anno
scorso abbiamo incontrato Roxana a un festival urbano, Donne su Mătăsari, dove
presentava le fote, elementi del costume tradizionale tipico della Romania,
incontrati anche in Germania, fote realizzate nei suoi atelier di arte
collaborativa. Le fote con modello hanno avuto grande successo, potendo essere
indossate in vari modi sia dalle donne, che dagli uomini. Molte delle creazioni
vestimentarie realizzate nell’ambito dei progetti di Roxana sono state
indossate a eventi famosi come il Festival Gopo e altri. Ciononostante, il successo
dei suoi progetti non consiste tanto nell’apprezzamento delle sue opere e nel
loro acquisto quanto nella raccolta di fondi a sostegno dei bambini con vari
disturbi.
Lo scorso
novembre veniva lanciata la collezione di vestiti heART COUTURE (gonna di
tulle, fotă, magliette e sciarpe), a una sfilata di moda tenuta da 20 giovani
affetti dalla sindrome di Down e da 20 giovani tipici,
volontari-accompagnatori, la prima dove sia i creatori, che coloro che hanno
sfilato sono state persone affette dalla sindrome di Down. E, siccome
la primavera porta rinascita su tutti i piani, Roxana Ené e l’equipe ROXY&KIDS
ART vengono con un nuovo progetto. L’anno
scorso, in questo periodo, è nata la fota. Un anno dopo, sono arrivate le
bandane. È stato come se le avessi viste per la prima volta in vita mia. Non ho
mai dato importanza a questi oggetti vestimentari, non mi stanno bene, io
indosso di solito la sciarpa, quindi qualcosa intorno al collo. Quando ho visto
i bambini dell’ospedale Marie Curie nel 2017, alcuni indossavano la bandana. E
sono stata molto impressionata da quella immagine. Poi sono passati tre anni. E
mi è rimasta impressa nella memoria. Sentivo il bisogno di fare una sopresa piacevole
ai piccoli. Cosi’ sono diventati i creatori di questa bandana e credo che ciò
dia loro un sentimento di gioia, di vanto, guarda che indosso, guarda che
ho!. Del resto, pensavo che anche i genitori la potessero indossare oppure i
medici, le infermiere, come parte dell’abito da lavoro, in segno di solidarietà.
Sarebbe questa la storia del progetto, ha spiegato Roxana.
Cosi’ come
sono nate le fote e la collezione heArt Couture, anche le bandane sono il
frutto di un progetto di arte collaborativa, come ci ha spiegato Roxana:Sono andata all’ospedale Marie Curie,
e un gruppo di bambini di 7-8 ani hanno fatto dipinti astratti. Io prendo il
lavoro del bambino, faccio una copia colorata e lavoro su questa copia, senza
intervenire sull’originale. Guardo i dipinti cosi’ come uno guarda il cielo e
nota le nuvole, che hanno tante forme. Una nuvola può avere la forma di un
elefante, forse a un bambino sembra un trattore oppure un albero. E di questo
che si tratta, quel fenomeno della metamorfosi nell’arte. Abbastanza semplice.
E interpretando questo lavoro, io non lo rendo migliore, solo lo reinterpreto,
ha detto Roxana.
La tecnica
è stata imparata da Roxana e Alexander per necessità, essi lavorando moltissimo
con i bambini con autismo non verbale, che non possono verbalizzare ciò che
hanno da trasmettere. In questo caso intervengono loro e cercano di diventare
la loro voce. Inoltre,
al di là del desiderio di reinterpretazione di alcune forme d’arte, l’equipe ROXY&KIDS
ART continua ad avere grandi piani. Come nel caso dei precedenti progetti si
auspicano una maggiore coscientizzazione del pubblico largo e la raccolta di
fondi a beneficio dei bambini con vari problemi, come ci ha raccontato Roxana. Ci provo!
Innanzittutto ho pensato a tutti i bambini e ho pensato che anche coloro che
sono maggiori, sono sani, belli e meravigliosi e potrebbero fare un sacco di
cose forse meno interessanti, potrebber venire a darci una mano! E cosi’ ho
immaginato io che questa bandana in qualche modo leghi le persone più
rapidamente di qualsiasi altra forma d’arte che abbiamo mai realizzato. Mostrandola
ai giovani, da qualche settimana da quando mi è venuta l’idea, abbiamo voluto
raccogliere fondi, pregare quelli intorno ad aiutarci, donando una bandana a
questi bambini, ci ha detto Roxana.
Un
progetto in crescita, che già gode di forte sostegno!