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La colonna senza fine degli eroi

Lopera più conosciuta del grande scultore romeno Constantin Brâncuși è La colonna senza fine, parte del complesso che si trova nella città di Târgu Jiu.

La colonna senza fine degli eroi
La colonna senza fine degli eroi

, 26.02.2023, 10:56

L’opera più conosciuta del grande scultore Constantin Brâncuși è “La colonna senza fine”, assieme a “La Porta del Bacio”, “Il Sentiero delle sedie” e “Il Tavolo del silenzio” parte del complesso che si trova nella città di Târgu Jiu. L’impressionante monumento alto 30 metri è stato interpretato in diversi modi. Ma il suo significato più forte è che rappresenta un omaggio agli eroi caduti nella prima guerra mondiale, tra il 1916 e il 1919. Il grande Brâncuși ha reso omaggio al sacrificio di quelle persone comuni tramite un’opera unica, universale. Il professor Adrian Tudor dell’Università di Târgu Jiu è stato uno di coloro che si sono impegnati nel restauro e nella protezione della colonna negli anni 2000. E ha voluto notare il legame diretto tra la colonna di Brâncuși e le persone che hanno perso la vita per le idee della prima guerra mondiale.



“Tutti gli specialisti, i critici d’arte, considerano “La Colonna senza fine”, o la “Colonna dell’infinito”, come è conosciuta tra la gente, la sintesi della creazione, il testamento della creazione di Brâncuși. Il critico d’arte Ion Pogorilovschi affermava che, guardata da qualsiasi angolo, la colonna ci rivela un’altra opera di Brâncuși. Se guardiamo la forza di un modulo, di un rombo, notiamo il petto della Maiastra. Se guardiamo da un altro angolo, vediamo parte del Gallo di Brâncuși, un’altra opera che l’artista ha voluto che venisse esposta all’aperto proprio a Parigi, davanti all’attuale sede dell’UNESCO. La Colonna di Târgu Jiu è l’unica che si erge verso il cielo a casa di Brâncuși. Così affermava pure lui: “così ha voluto il buon Dio, che l’unica colonna la alzassi a casa, a Târgu Jiu.” E’ vero che aveva scolpito nel legno prima. A Parigi sono esposte, al Centro Pompidou, nel suo atelier, altri modelli della colonna, ma di legno. Aveva eretto una colonna nei pressi di Parigi nel cortile di uno stretto amico, alta circa 9 metri, che successivamente è stata buttata giù da Brâncuși stesso e riportata nel suo atelier. Oggi è esposta al Centro Pompidou.”



La storia della colonna senza fine iniziava alla fine degli anni 1930. La commemorazione di due decenni dalla fine della Grande Guerra ha fatto sì che la Romania ricevesse quell’opera unica. Adrian Tudor ha ricordato l’episodio eroico il cui protagonista è stata la popolazione del distretto di Gorj, nel 1916, e dal quale era nata l’idea del monumento: “Brâncuși fu invitato a Târgu Jiu a costruire un’opera dedicata agli eroi della Battaglia di Jiu. Il 14 ottobre era stato il giorno in cui si era decisa la sorte della guerra. Ci sono due avvenimenti che segnano la data del 14 e il più importante è la Battaglia di Podu Jiului dove la popolazione civile della città, gli anziani, le donne, i bambini rimasti in città e gli scout, sotto il comando del commissario di polizia Popilian, hanno difeso il ponte. Il lungofiume del Jiu, fino alla montagna, ha rappresentato una linea di difesa. Proprio il quotidiano “Times”, parla successivamente della vittoria dei romeni che, il 14 ottobre, hanno bloccato l’entrata dell’esercito tedesco nel Gorj e a Târgu Jiu. Constantin Brâncuși fu invitato dalla signora Aretia Tătărăscu, moglie del primo ministro Gheorghe Tătărăscu e presidente della Lega delle Donne Romene, che era stata chiamata a Târgu Jiu a far costruire un monumento. Le era stato raccomandato Constantin Brâncuși da un’artista romena famosa, Milița Petrașcu. E’ a lei che dobbiamo il mausoleo di Ecaterina Teodoroiu, a Târgu Jiu, dove è sepolta l’eroina. Brâncuși accettò, a patto che fosse lasciato libero di creare il monumento che voleva lui, in omaggio agli eroi.”



E lo spirito libero di Brâncuși trasformò l’idea in materia. Adrian Tudor:Nella primavera del 1937, venne a Târgu Jiu insieme all’ingegnere di Gorj Ștefan Georgescu. Visitò Târgu Jiu, cercando posti in cui si sarebbe potuta collocare la Colonna. Scelse il luogo dove di erge adesso, allora in periferia della città, ma adesso la città è molto più sviluppata, un luogo che Brâncuși chiamava la Fiera del fieno. E’ vero che nella zona veniva organizzata una fiera degli animali e c’erano diversi pagliai. Fece una foto al luogo e sulla rispettiva foto disegno la colonna con la penna. Ed ecco che abbiamo il certificato di nascita del monumento. Partendo dall’idea della colonna, nel 1937 venne fuso il pilastro interiore a Reșița. I moduli furono fusi nelle fabbriche di Petroșani, il pilastro era d’acciaio e i moduli di ghisa. Furono poi portati a Târgu Jiu e la colonna venne eretta tra ottobre e novembre del 1937.”



Ma nel frattempo Brâncuși aveva già preso la decisione di fare qualcosa di più grandioso, una “Via degli Eroi” che esprimesse un’idea ancora più grandiosa: la creazione della Grande Romania. Sarà un’opera che inizia da Jiu, dal “Tavolo del Silenzio”, “Il Sentiero delle Sedie”, “La Porta del Bacio” con due panchine laterali, la Chiesa dei Santi Apostoli, per il cui altare passa l’asse immaginaria della Via degli Eroi e che finisce con la Colonna. Tutto ciò forma una strada iniziatica lunga 1 chilometro e 300 metri tra due parchi. “La Colonna senza fine”, la cui denominazione iniziale era “La colonna della riconoscenza senza fine,” è l’apogeo di una generazione che stava aggiustando ciò che riteneva sbagliato, offrendolo alla posterità.

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