Lo stile mediterraneo nell’architettura di Bucarest
Dopo che già alla fine dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento lo stile neo-romeno era diventato predominante, soprattutto a Bucarest, gli anni Trenta iniziarono all'insegna di una grande varietà stilistica.
Christine Leșcu, 30.01.2023, 12:13
Dopo che già alla fine dellOttocento e nei primi decenni del Novecento lo stile neo-romeno era diventato predominante, soprattutto a Bucarest, gli anni Trenta iniziarono allinsegna di una grande varietà stilistica. Le case private cominciarono ad essere costruite con influssi di correnti moderniste, cubiste e Art Déco e gli architetti iniziarono a dimostrare la loro abilità a creare nel maggior numero possibile di stili diversi. Dal 1930 al 1947, nelle grandi città, soprattutto a Bucarest e a Costanza, si sviluppò una corrente che fu inizialmente chiamata “Moresca-Fiorentina-Brâncoveneasca”, perché il suo aspetto richiamava questi stili. Sebbene molte case private siano state costruite nella Capitale recando limpronta di questo stile e molti architetti lo preferissero, fu inizialmente rifiutato e dopo il 1950 fu completamente dimenticato.
Recentemente, gli edifici progettati in questo stile sono stati studiati dallarchitetto Mădălin Ghigeanu nellopera “La corrente mediterranea nellarchitettura interbellica romena”, pubblicata dalla casa editrice Vremea. Lautore ha scoperto che questo stile, chiamato “mediterraneo” con una parola più appropriata, è arrivato in Romania dal Nord America, più precisamente dalla California e dalla Florida, attraverso riviste e film. Negli Stati Uniti, questa moda si è formata tramite linfluenza dellarchitettura coloniale ispanica che, a sua volta, si era ispirata allo stile della penisola iberica intriso di influenze moresche.
Larchitetto Mădălin Ghigeanu ci ha raccontato come è stato presentato questo stile mediterraneo in Romania: La morfologia dello stile è ben nota. Innanzitutto laspetto più importante e noto è lintonaco, lo stucco o il calcio vecchio. Trattare la facciata in questo modo non ha solo una componente estetica, ma anche una funzionale, in quanto resiste agli sbalzi di temperatura. Poi, in una prima fase, fu utilizzato il tetto a falde lisce, e successivamente apparvero anche gli elementi gotici. Sempre in una prima fase furono importati elementi dallarea dellAndalusia. Vennero adottati gli elementi di unarchitettura ispanica di tipo mudéjar, nome dato ai costruttori arabi rimasti in Spagna dopo la Riconquista. Quindi, in una prima fase, apparvero a Bucarest questi elementi ispanici. Successivamente si passò a una forma più raffinata, con elementi provenienti dallarea italiana, dalla Toscana, ed elementi del Rinascimento italiano, in cui il piano terra è più alto e i piani sono trattati in modo più semplice. Nellultima fase, la più elaborata di questo stile mediterraneo, comparvero gli elementi decorativi più interessanti tipici del gotico veneziano. Quindi levoluzione della morfologia stilistica parte dallo stile delle case tradizionali ispaniche che ha come punto di partenza lAmerica e, infine, arriva al gotico veneziano. Da notare che questo stile è arrivato da noi dopo gli anni 30, quando in America era già stato superato.
Durante il regno di Carlo II, i membri della casa reale hanno costruirono diversi palazzi in questo stile. Il principale architetto che promuove lo stile mediterraneo era Alexandra Zaharia, una cara amica del re. Tra questi edifici reali cè il Palazzo Elisabetta, situato a nord della capitale, nelle vicinanze del Parco Herăstrău e del Museo del Villaggio, costruito per la Principessa Elisabetta, lex regina di Grecia, una delle sorelle di Carlo II. Particolari da Mădălin Ghigeanu: Quindi, la prima sorpresa è che questo palazzo è mediterraneo, costruito nello stile conosciuto, ed ha delle somiglianze con le case americane con quella torre circolare allingresso. Era una moda tipica, che anche il critico darte Petru Comarnescu cita nel libro sui suoi viaggi in America, dove nota questa torre circolare, completamente non funzionale, costruita solo per ragioni estetiche. Le altre decorazioni non hanno nulla a che fare con gli stili Brancovenesc o neo-romeno. È uno stile imposto dalla principessa Elisabetta, che non piaceva alla regina Maria. La regina Maria ha fatto una sola volta una visita assieme alla principessa Ileana, ha visto il piano terra, ma non è più salita al piano di sopra. Ha detto che una cosa del genere non era possibile. Da dove viene tutto questo miscuglio di simboli araldici? Perché era una delle caratteristiche dello stile mediterraneo: numerosi simboli araldici, perché le persone della California si arrogavano titoli e simboli araldici di ogni genere. Quindi il palazzo fu costruito secondo le istruzioni della principessa Elisabetta, venne completamente progettato dallarchitetto Constantin Ionescu, fu realizzato con una rapidità straordinaria a partire dallautunno del 1936 e consegnato a dicembre 1937.
Un altro edificio mediterraneo si trova proprio nel centro di Bucarest, purtroppo mascherato da alcuni condomini comunisti eretti dietro lex palazzo reale e chiamato sempre da Mădălin Ghigeanu il blocco fiorentino. La scoperta dei nomi dellarchitetto e dei primi proprietari ha richiesto un notevole lavoro di documentazione. Larchitetto Mădălin Ghigeanu ci ha raccontato cosa ha scoperto: Una sorpresa, un architetto straordinario, con altri progetti mediterranei. Questo edificio è uno shock, è una delle presenze più interessanti a Bucarest. Quello che dà valore all’edificio fiorentino è il modo in cui è stato progettato l’angolo. Quellangolo bello, elaborato, con un balcone a doppia vista, con una colonna e arcate in pieno centro. Questo angolo e quest’architettura, dal punto di vista strutturale, solo nelledificio fiorentino possiamo ancora vedere al giorno d’oggi, perché nei progetti di resistenza tutti gli ingegneri rafforzano molto gli angoli. Una sorpresa è anche il proprietario: il figlio del ministro degli Esteri bulgaro Hagianoff, proprietario della villa Manasia. Oggi, le case costruite secondo la corrente mediterranea testimoniano la diversità stilistica della Bucarest interbellica.