I regali ricevuti da Ceaușescu
Al Museo Nazionale di Storia della Romania un fondo speciale di oggetti è formato dai regali ricevuti da Nicolae Ceaușescu, ex presidente della Romania comunista tra gli anni 1965-1989, e da sua moglie, Elena Ceaușescu.
Steliu Lambru, 31.07.2020, 14:22
Al Museo Nazionale di Storia della Romania un fondo speciale di oggetti è formato dai regali ricevuti da Nicolae Ceaușescu, ex presidente della Romania comunista tra gli anni 1965-1989, e da sua moglie, Elena Ceaușescu. La coppia Ceaușescu ha beneficiato del più svergognato culto della personalità di tutta la storia della Romania in un periodo in cui il tenore di vita della gente comune è stato il più basso della storia contemporanea. Gli oggetti in sé ricevuti dalla coppia Ceaușescu, brillanti e che rendono omaggio ai due dittatori, sono in flagrante contrasto con l’atmosfera cupa degli anni precedenti il 1989. Numerosi e variegati, gli oggetti custoditi nel fondo speciale dei regali ai Ceaușescu sono stati esposti in una mostra speciale prima del 1989.
Cristina Păiușan-Nuică, ricercatrice presso il Museo Nazionale di Storia della Romania, ha parlato dell’impressionante fondo di oggetti ereditati dalla Romania dopo il crollo del regime Ceaușescu: “Si tratta di oltre 10.000 oggetti, solo i regali, senza la cosiddetta “Omaggiale”, ovvero i ritratti di Ceaușescu. Questi ultimi formano un fondo a parte ed è stato pubblicato persino un catalogo di Cornel Ilie che presenta questo fondo, intitolato “Un quadro per il compagno”. Il “Fondo speciale”, com’è intitolato quello che riunisce gli oltre 10.000 regali ricevuti da Ceaușescu è diviso in due categorie. La prima contiene regali ricevuti all’estero, in tutti i Paesi che ha visitato, oppure dalle delegazioni straniere venute in Romania. La seconda categoria include i regali ricevuti nel Paese in occasione delle visite interne e, soprattutto, agli anniversari dei congressi o per il suo compleanno.”
I regali ricevuti da Ceaușescu sono assai variegati: da modellini di trattori, il primo modellino delle macchine Dacia, Oltcit, il primo modellino di elicottero, treno o locomotiva, fino a vasi, bicchieri, asciugamani popolari, fazzoletti, federe e molti altri oggetti. Prima del 1989, il Museo di Storia aveva assegnato 10 sale museali di qualche migliaio di metri quadri alla grande mostra intitolata “Omaggiale” in cui era esposta la maggior parte di questi oggetti. Erano divisi in regali ricevuti nel Paese e regali ricevuti all’estero così come è diviso il fondo speciale anche oggi. I regali erano suddivisi anche per classi di oggetti, ad esempio, zanne di elefanti, pelli di tigri, sandali, tessuti portati dalla Corea e dalla Cina, borse, cappelli texani ricevuti in occasione della visita negli USA o in Texas. Negli anni ‘80, tra i regali ricevuti da Nicolae Ceaușescu cominciano a ritrovarsi anche regali per Elena Ceaușescu, come le borsette.
Cristina Păiușan-Nuică ha affermato che, nell’ultimo decennio del regime comunista, la personalità di Elena Ceaușescu era diventata più importante, fatto rispecchiato anche nel numero sempre maggiore di regali femminili nel fondo speciale: “In occasione delle visite fatte oppure ricevute, anche Elena Ceaușescu riceveva simili regali perché i sandali femminili e le borsette, i nastri, le sciarpe, gli orecchini, i portafogli e molti altri oggetti del genere erano suoi. Vi si aggiungono altri tipi di oggetti regalati a Elena Ceaușescu per i suoi compleanni e onomastici. Il comunismo e l’epoca di Ceaușescu sono diventati un’epoca del culto della personalità. E nel periodo compreso tra il 1986-1987 e il 1989, il culto della personalità di Elena Ceaușescu è arrivato alla pari con quello di Nicolae Ceaușescu. C’è anche una scorza di albero sulla quale è raffigurata la compagna accademico dottore ingegnere”, ritratti bellissimi, dipinti da pittori più o meno famosi, in cui assomiglia piuttosto a Biancaneve che a sé stessa.”
Una delle caratteristiche dei regali è che sono personalizzati. Cristina Păiușan-Nuică racconta: “Erano personalizzati con dediche cucite a mano su un asciugamano, su una federa, incise o attaccate all’oggetto, come ad esempio un modellino o la base di una scultura, se non facevano parte della rispettiva scultura. Erano dediche in cui si precisava il momento in cui era stato fatto il regalo, la data e chi lo offriva. Purtroppo, non tutti gli oggetti contengono questi elementi che aiutano un ricercatore o un museologo a identificarli facilmente, per alcuni essendo necessario un vero e proprio lavoro di investigatore.”
Un fondo speciale come questo che contiene i regali ricevuti dalla coppia Ceaușescu non può essere valutato perché c’è un valore impossibile da determinare, cioè il valore storico. È anche il parere di Cristina Păiușan-Nuică: “Data la molteplicità e la varietà è impossibile parlare di un loro valore in denaro. Sono parte della storia della Romania e, secondo me, la cifra dovrebbe essere abbastanza alta. Sono oggetti unici, irripetibili. Se uno si distrugge, non può più essere rifatto. Se ne può fare una copia, ma sarebbe del tutto diversa. Oltre al valore dell’oggetto in sé, c’è anche il valore storico, come pure quello del fatto che, probabilmente, è stato almeno visto da coloro che lo hanno ricevuto.”
Il riallestimento dello spazio museale ha fatto scomparire la grande mostra esistente prima del 1989. I regali ricevuti solo nel 1989 sono stati raggruppati dal Museo Nazionale di Storia della Romania nella mostra “1989, 30 anni dopo”. Però il museo dispone anche di una sezione online, “Il comunismo in Romania”, dove si possono vedere alcuni di questi oggetti.