La cultura di Cucuteni sul territorio romeno
A Piatra-Neamţ e nei dintorni sono state scoperte importanti vestigia della cultura preistorica Cucuteni. Le più valorose sono esposte al Museo dellArte Eneolitica Cucuteni di Piatra Neamţ.
Christine Leșcu, 04.10.2016, 18:59
La provincia di Neamţ è forse una delle più conosciute zone della Moldavia e della Romania. Le montagne e le colline invitano a fare delle gite e ad ogni passo ci si imbatte in monumenti e monasteri. Nella provincia di Neamţ è nato anche il grande scrittore romeno Ion Creangă, nelle cui opere sono descritti luoghi che si possono facilmente individuare anche oggi. C’è però un’altra attrattiva della zona, forse meno conosciuta al pubblico, ma molto importante dal punto di vista scientifico. A Piatra-Neamţ e nei dintorni sono state scoperte importanti vestigia della civiltà preistorica Cucuteni. Le più valorose sono esposte al Museo dell’Arte Eneolitica Cucuteni di Piatra Neamţ. L’aspetto più conosciuto di questa civiltà è l’arte di realizzazione dei vasi di ceramica, grazie alla quale la civiltà di Cucuteni è stata definita la più importante civiltà preistorica europea.
“E’ l’ultima civiltà neo-eneolitica di questa parte dell’Europa, e l’ultima popolazione pre-indo-europea della zona. Fra gli anni 5000 e 3500 avanti Cristo, quando si verifica lo sviluppo di questa eccezionale manifestazione culturale continentale, le comunità umane sull’attuale territorio della Romania nello spazio compreso tra il settore transilvano del fiume Olt e il Prut erano le prime in Europa dal punto di vista del livello di sviluppo. Certamente, questa civiltà ha occupato una zona molto più ampia che include una parte importante dei territori attuali della Moldova e dell’Ucraina, stendendosi dall’Olt transilvano al Nipro. La principale attrattiva per il pubblico ma anche per gli specialisti, che rende la cultura Cucuteni la più intensamente studiata civiltà che si è sviluppata sull’attuale territorio della Romania, è data dalla qualità e dalla quantità delle sue vestigia”, spiega Constantin Preoteasa, ricercatore scientifico presso il Centro Internazionale di Ricerca della Cultura Cucuteni.
In Moldavia, più esattamente nelle province di Bacău e Neamţ, sono state scoperte le più importanti vestigia di questa cultura, la maggior parte esposte al Museo dell’Arte Eneolitica Cucuteni di Piatra Neamţ, in un edificio di patrimonio.
“A Piatra-Neamţ abbiamo attualmente circa il 70% del patrimonio culturale di Cucuteni rinvenuto sull’attuale territorio della Romania. Il Museo di Arte Eneolitica Cucuteni di Piatra Neamţ è unico nel mondo e custodisce la più importante collezione di arte cucuteniana del mondo e la più importante collezione di arte preistorica dell’Europa Orientale. La maggior parte degli oggetti sono stati rinvenuti nella zona subcarpatica della Moldavia. Si tratta di decine di migliaia di artefatti già restaurati e conservati che possono essere utilizzati nelle mostre e nelle pubblicazioni. Essi richiamano l’attenzione sull’arte decorativa di Cucuteni. Ci sono quattro categorie di vasi tipici per questa civiltà, soprattutto quelli di tipo “horă” cioè “ballo tondo” come la famosa Horă de la Frumuşica”, rinvenuta nei pressi della città di Piatra Neamţ dal fondatore dell’attuale museo di archeologia e storia della città, il prete Constantin Matasă, il quale ha gettato le basi del centro museale mettendo a disposizione la propria collezione di artefatti di Cucuteni 80 anni fa”, racconta sempre Constantin Preoteasa.
Non altrettanto bella e spettacolare è l’arte figurativa della cultura di Cucuteni. Le statuette antropomorfiche, esposte sempre a Piatra Neamţ, hanno avuto soprattutto un ruolo religioso. Le statuette simboleggiano la fertilità femminile e possono essere viste nel museo sito nel centro della città di Piatra-Neamţ, un edificio eretto nel periodo 1928 – 1930 dall’imprenditore Carol Zany, secondo un progetto dell’ex architetto capo della capitale, Roger Bolomey. Nel periodo 1930 – 1948, lo stesso edificio ha ospitato la prima banca privata di Piatra Neamţ. (tr. G.P.)