La prima donna – paracadutista di Romania
In Romania, le donne sono state attirate dal pilotaggio dagli albori dellaviazione. Nel 1920, Smaranda Brăescu diventava la prima donna-paracadutista di Romania e negli anni 30 batteva il record europeo e mondiale.
Christine Leșcu, 08.07.2013, 19:29
In Romania, le donne sono state attirate dal pilotaggio dagli albori dell’aviazione. La prima donna-pilota del Paese ha studiato in patria, ma ha ottenuto il brevetto di pilota in Francia, nel 1914. Si chiamava Elena Caragiani. Nel 1920, Smaranda Brăescu diventava la prima donna-paracadutista di Romania e negli anni ’30 batteva il record europeo e mondiale. Smaranda Brăescu ha cominciato il paracadutismo, per praticare, in realtà, il mestiere che la appassionava: quello di pilotare aerei. Lo storico dell’aeronautica Dan Antoniu ci parla di Smaranda Brăescu.
“Nacque il 21 maggio del 1897, in una famiglia di contadini moldavi, del villaggio Hinţeşti, in provincia di Galaţi. A Bârlad, frequenta per cinque anni i corsi di una scuola professionale. A Bucarest compie gli studi all’Accademia di Bellearti (1924 – 1929). Mentre era a Bârlad, nel 1912, ebbe l’occasione di assistere alle dimostrazioni aviatiche effettuate dal futuro generale di aviazione Gh. Negrescu. Ne fu talmente impressionata che decise di fare questo mestiere. Nel 1926, chiese di fare pilotaggio all’unica scuola specializzata appartenente all’esercito. Ma fu rifiutata, in quanto donna…Voleva comprare un aereo, ma non aveva sufficienti soldi. Pensò di fare la paracadutista, per cominciare a guadagnare e poter raggiungere il suo sogno. Nel 1927, conobbe un fabbricante tedesco di paracaduti. Gli chiese come fare per freuqentare una scuola di paracadutismo e lui la consigliò di comprarsi un paracadute, di recarsi a Berlino e di ottenere così il brevetto. Smaranda prese in prestito 40.000 lei, andò a Berlino, e dopo aver finito il corso, il 5 luglio del 1928, ottenne il brevetto di paracadutista. Questo documento la attesta come il primo paracadutista romeno qualificato e il primo specialista del Paese in questo settore, per un lungo periodo. Grazie a Smaranda Brăescu, la Romania diventa il terzo Paese al mondo che ha una donna paracadutista”, spiega lo storico.
Il 26 ottobre 1928, Smaranda Brăescu fece la prima dimostrazione di paracadutismo della Romania, sull’aeroporto di Baneasa, a Bucarest. Nel 1931, con un paracadute acquistato in Germania, riesce a battere il record europeo e mondiale, alla categoria donne.
Dopo alcuni voli di addestramento, il 2 ottobre del 1931, sale con l’aereo a 6200 metri e si lancia. Fu record mondiale femminile. Nel desiderio di ottenere il record supremo, si rivolse al quotidiano Universul che l’ha sempre sostenuta con l’avvio di una colletta pubblica. Dopo aver raccolto i soldi, il giorno di Natale del 1931, arrivò nella capitale degli Stati Uniti e con l’aiuto dell’Ambasciata di Romania e della comunità romena, ottenne gli avvisi necessari. Il 19 maggio 1932 fece il salto durato 25 minuti, che le portò il record mondiale assoluto”, aggiunge Dan Antoniu.
Durante la seconda Guerra Mondiale Smaranda Brăescu fece parte della Squadriglia Bianca, l’unitè romena di aerei sanitari, pilotati da donne. Nel 1946 protestò contro il broglio elettorale che portò i comunisti al governo e firmò, accanto ad altre 11 personalità del tempo, un memorandum inoltrato alla Commissione Alleata di Controllo. Fu condannata dai comunisti per questo gesto, a due anni di carcere. La pena non fu mai scontata, perchè lei si nascose fino alla sua morte, nel 1948. Gli ultimi giorni di vita li trascorse ad un monastero di Cluj, dove fu sepolta sotto un altro nome. (trad. Carmen Velcu)