La spada del principe Stefano il Grande
Stefano il Grande vanta il più lungo regno della storia del principato romeno della Moldavia, durato quasi mezzo secolo, dal 1457 al 1504, considerato dagli storici un record per lepoca.
România Internațional, 20.04.2013, 15:44
Stefano il Grande vanta il più lungo regno della storia del principato romeno della Moldavia, durato quasi mezzo secolo, dal 1457 al 1504, considerato dagli storici un record per l’epoca. La posterità romantica lo ha inserito nella galleria dei grandi eroi, la sua figura occupando un posto d’onore nei libri di storia dei romeni e nella mentalità collettiva, come difensore dell’indipendenza della Moldavia.
Il 21 ottobre 2006, la tv pubblica romena annunciava che il nome del vincitore del concorso Grandi romeni”, in seguito al voto della popolazione, era quello del principe Stefano il Grande, la cui popolarità è cresciuta costantemente dal 1992, anno in cui è stato canonizzato dalla Chiesa Ortodossa Romena.
Il più noto oggetto appartenuto al principe Stefano il Grande e che esiste tutt’oggi, è la sua spada. Lo storico Carol König, esperto di armi medievali, crede che la spada di Stefano il Grande, sebbene di moda occidentale, abbia qualcosa di tipicamente moldavo.
Un unico documento attesta le armi romene. Stefano il Grande, in una lettera rivolta agli italiani, più esattamente ai milanesi, chiese agli artigiani di Milano di fargli 10 spade di stampo valacco.” Significava che, probabilmente, si fosse trattato di un certo tipo di spada. Questo tipo non può essere che quello di Istanbul, dove ci sono 3 spade romene che somigliano, di cui una ha nella parte superiore del manico la scritta Io, Stefano Voivoda” e lo stemma della Moldavia. Questa spada è stata portata anche in Romania e io ho avuto la soddisfazione di farne la scheda. Non era in perfetto stato, aveva delle macchie di multiforme corrosione ed era sciupata in varie parti della lama”, spiega lo storico.
La spada di Stefano il Grande è in possesso del palazzo Topkapî di Istanbul. E’ lunga 125 centimetri, di cui 102 la lama e 23 il manico. Pesa circa 2,5 kili ed è ornata dallo stemma moldavo. Finisce con un disco, sulla cui parte superiore sta scritto Io, Stefano Voivoda” e segnata la croce. Il principe moldavo aveva ricevuto la spada in dono da Papa Sisto IV, nel 1475, dopo la battaglia di Podul Înalt (Vaslui), in segno di riconoscimento per il ruolo decisivo della Moldavia nella difesa della cristianità.
In quella battaglia, gli eserciti alleati crociati formate da moldavi, sekleri e polacchi, sotto il comando di Stefano il Grande, vinsero le truppe ottomanie del Pascià Solimano. Nella sua lettera, il Sommo Pontefice apprezzava le gesta di Stefano, compiute con saggezza e bravura, contro i turchi pagani, gesta che lo avevano reso famoso.
Ci sono due varianti che spiegano il modo in cui la spada entrò in possesso dei turchi. O Stefano stesso l’avrebbe data al sultano poco prima di morire, come riconoscimento della superiorità ottomana, gesto con cui cercava di conservare la statalità della Moldavia; oppure, la spada era stata confiscata dai turchi durante il primo regno del figlio di Stefano, Petru Rares, nell’invasione ottomana del 1538 in Moldavia.
Da allora, la spada è rimasta in Turchia. E’ stata esposta l’ultima volta in Romania a luglio 2004, al Museo Nazionale d’Arte della Romania, in occasione dei 500 anni dalla morte del principe Stefano il Grande. Per l’occasione, il governo turco ha donato una copia allo stato romeno, entrata nel patrimonio del monastero di Putna, il più importante edificio di culto fondato da Stefano, e dove si trova anche la sia tomba.