La Sinagoga di Deva
Sita allovest della Romania, la città di Deva, che vanta una storia di oltre 750 anni, è una destinazione turistica importante.
Daniel Onea, 02.04.2023, 11:08
Sita all’ovest della Romania, la città di Deva, che vanta una storia di oltre 750 anni, è una destinazione turistica importante. I turisti che arrivano qui sono attratti anche dalla fortezza di Deva, che si trova sulla collina vulcanica e risale al 1269. Ricco di storia, quest’obiettivo turistico offre un panorama speciale sui dintorni. Però ci sono anche altri obiettivi interessanti che vale la pena di visitare. E oggi ci fermiamo alla Sinagoga di Deva. Edificio di preghiera, raduno e insegnamento dei membri della comunità ebraica, la sinagoga è stata eretta intorno all’anno 1897, secondo un’iscrizione su uno dei suoi gradini, mentre all’inizio del 1900 è stata costruita nella sua forma attuale. È dichiarata monumento storico e l’ultimo rabbino che si è occupato della sinagoga è stato Alexandru Max, che si è spento nel 2009, a 80 anni. La sinagoga conserva i manoscritti della Torah, dalla quale il leader della comunità ebraica teneva le prediche.
I primi documenti che attestano l’esistenza degli ebrei a Deva risalgono agli anni 1800. Allora sono arrivati nella zona dei piccoli mercanti, artigiani, formando delle comunità. Spiriti molto imprenditoriali, gli ebrei sono arrivati ad essere i pilastri della società: il fondatore della prima tipografia, l’editore del primo giornale, il fondatore della banca di credito e quello del primo mulino sistematico di Deva erano ebrei. Liviu Lăcătușu, presidente della Comunità Ebraica di Deva, ci presenta brevemente la comunità locale. “La Sinagoga è stata costruita dalla famiglia di Lörincz. Erano degli industriali che hanno donato il terreno e hanno fatto costruire la sinagoga. Dopo il 1800, apparvero le prime attestazioni documentarie della presenza della popolazione ebraica nella regione di Hunedoara. All’inizio, è arrivato qualche centinaio. La massima espansione della popolazione ebraica nella regione di Hunedoara è stata nel periodo interbellico, quando si registravano quasi 5.000 persone. Il numero è gradualmente diminuito quand’è iniziato l’esodo verso la Terra Santa, dopo gli anni 50, fino a dopo la rivoluzione anti-comunista in Romania, negli anni 1990.”
È una sinagoga semplice, afferma Liviu Lăcătușu, però vogliamo mettere in risalto lo spazio tramite eventi culturali: “Non è come le altre sinagoghe della Moldavia. Non ci sono neanche affreschi sulle pareti. È stata, e lo è tuttora, una sinagoga semplice. La popolazione locale non era così ricca da permettersi di far fare degli affreschi o dipinti. Nel momento in cui è stata restaurata, essendo un monumento storico, i lavori hanno rispettato l’aspetto di quell’epoca. Abbiamo due balconi, ma non sono funzionali in questo momento. Non abbiamo l’autorizzazione dell’Ispettorato per le Situazioni di Emergenza e non li possiamo utilizzare. Non si può dire neanche che siano tenute delle messe, perché ciò accade solo in giorni di festa e, ogni tanto vi si tiene un Oneg Shabat (raduno degli ebrei nella sinagoga per esprimere la felicità per la festa del Shabat). Teniamo i contatti con tutte le scuole e i licei di Deva. Abbiamo ospitato alcune mostre di pittura, qualche concerto e, nel prossimo periodo, vogliamo fare un partenariato anche con il Comune e con il Liceo d’Arte per sfruttare al massimo questo posto. Ogni volta quando ci arrivano richieste, secondo le possibilità, visto che siamo nella maggior parte persone anziane, facciamo degli sforzi per riunirci e per tenere le messe per le feste. La sinagoga ha le porte aperte. Chiunque abbia voglia di visitarla è benvenuto.”