Il Museo delle bambole di Târgu Secuiesc
Radio Romania Internazionale vi invita nella Romania centrale, nella città di Târgu Secuiesc, una volta chiamata la città delle corporazioni, il cui nome venne menzionato per la prima volta nel 1407.
Daniel Onea, 02.03.2022, 15:00
Radio Romania Internazionale vi invita nella Romania centrale, nella città di Târgu Secuiesc, una volta chiamata la città delle corporazioni, il cui nome venne menzionato per la prima volta nel 1407. Sin dal Medioevo, vantava un’importante industria corporativa. Una particolarità del luogo sono i cancelli in legno del tutto particolari, con 73 conservati ancora oggi. Ma la storia del posto che andremo a visitare è molto più recente. 12 anni fa, Ilona Nagy fondava a Târgu Secuiesc il Museo delle bambole. Il collezionismo di bambole è una passione unica, divertente, rilassante ed educativa che ci può aiutare a imparare tante cose su popoli, culture o periodi storici diversi. Allo stesso tempo, ci sentiamo più vicini all’infanzia e potremo fare nuove amicizie che condividono lo stesso hobby, ci spiega Ilona Nagy.
Ho iniziato a collezionarle nel 2010, con sei bambole che ho ricevuto in regalo. Poi, mio marito ha ereditato un edificio costruito nel 1875. Abbiamo ristrutturato e ridecorato la casa, dedicando una stanza alle bambole, poi un’altra e così via. Nel 2011, ho organizzato la mia prima mostra, con 175 bambole. Oggi ne ho più di 1.400 in cinque stanze a tema. Inoltre, ho allestito anche una grande sala che custodisce le bambole famose, che provengono da Germania, Francia, Austria. Ad esempio, Shirley Temple, il principe Carlo, la principessa Diana, i personaggi del film Il Signore degli Anelli, Enrico VIII e le sue consorti. Ho molte bambole che sono meglio conosciute fuori dalla Romania. Dalla Romania ho la famosa serie Arădeanca, la cui produzione è iniziata nel 1959 ed è continuata fino ad oggi, spiega la nostra ospite.
Quindi, un hobby interessante con una ricca storia, adatto alle persone di tutte le età. Se le prime bambole che si conoscono erano fatte da materiali semplici, come argilla, tela, legno o cuoio, a partire dal 19° secolo le bambole iniziarono ad essere realizzate anche in porcellana. Poi, nel XX secolo, furono inventate le bambole di carta, molto popolari negli anni ’20. Una breve storia che scoprirete al Museo delle bambole a Târgu Secuiesc. Ma come è iniziata la storia del museo? Ce lo spiega sempre Ilona Nagy. All’inizio, acquistavo le bambole dalle fiere di antiquariato. Poi, in Ungheria, ho trovato una signora che va alle aste in Germania. Lì, a Coburgo, viene organizzato un festival dei burattini. Ho collaborato, quindi, con la signora ungherese, e ora non devo andare alle fiere dell’antiquariato, perché ci sono siti e gestiamo tutto insieme. Con questa pandemia, non abbiamo un orario, basta fare una telefonata in anticipo e noi siamo lì, aspettando i visitatori, aggiunge Ilona Nagy, spiegando che i turisti non arrivano con grandi aspettative, ma escono stupiti.
Quando entrano e vedono che ci sono 1400 bambole e che ogni bambola ha un volto diverso, abiti diversi – eleganti, abiti semplici o da favola, rimangono stupiti da ciò che vedono. All’inizio, ho fatto la collezione per me e per i miei figli, e da cinque anni la promuovo per farla conoscere a grandi e piccini. Poi, una volta arrivati a Târgu Secuiesc, vi consiglio anche una visita alla Bottega di pan di zenzero. C’è anche un signore che colleziona francobolli e cartoline, dal quale i turisti possono imparare tutta la storia della città. E abbiamo anche il Museo della Farmacia, recentemente aperto al pubblico, conclude Ilona Nagy, la fondatrice del Museo delle bambole di Târgu Secuiesc.