Viscri
Il villaggio romeno è l'ideale per una vacanza in un'atmosfera arcaica: antiche tradizioni, paesaggi sorprendenti, cibi di produzione locale e, soprattutto, un ritmo di vita completamente diverso.
Daniel Onea, 07.09.2021, 12:39
Il villaggio romeno è l’ideale per una vacanza in un’atmosfera arcaica: antiche tradizioni, paesaggi sorprendenti, cibi di produzione locale e, soprattutto, un ritmo di vita completamente diverso. Il turista si stacca da tutta l’agitazione quotidiana, vede artigiani al lavoro, ascolta le leggende locali e si riconnette con la natura. Una tale destinazione è Viscri, diventato famoso nell’intero mondo. Una visita in questo villaggio della provincia di Brasov, nel cuore della Romania, offre a chiunque l’opportunità di tornare indietro nel tempo: case antiche, con persiane alle finestre, e il mezzo di trasporto più comune è il tradizionale carretto.
Mihai Grigore è da parecchi anni proprietario di un agriturismo. Viscri è un tipico villaggio sassone. Ce ne sono molti simili in Transilvania. La differenza è che a Viscri, villaggio UNESCO interamente, tutta la struttura originaria è stata protetta, quindi qui non troverete case con facciate modernizzate. Quando vengono ristrutturate, sono utilizzati solo dei materiali tradizionali. Quindi, Viscri è proprio come appariva 100 anni fa. È un villaggio unitario. È qualcosa di molto interessante per gli ospiti che vengono da noi, soprattutto dall’estero, perché non sono molti i villaggi tenuti così, spiega il nostro ospite.
Il punto centrale di interesse resta la chiesa fortificata, imponente esempio di architettura difensiva. Il turista non troverà da nessuna parte tante chiese fortificate come in Transilvania. Non tutte sono visitabili, ma molte, aperte al pubblico, hanno un carattere unico. Sono state costruite per lo stesso scopo, ma ognuna ha qualcosa di speciale. La chiesa di Viscri è una delle più antiche. All’inizio era stata costruita una piccola chiesa e da allora gli abitanti del posto hanno dovuto pensare a un modo per difendersi dagli invasori.
La chiesa era il punto principale della comunità e si pensava di costruire fortificazioni attorno ad essa per mettersi al sicuro. Fu fortificata intorno al 1500. Il muro di cinta, alto sette metri, fu costruito all’inizio del XVI secolo, per essere dotato di case fortificate e torri difensive che si conservano ancora oggi. L’interno della chiesa conserva ancora il soffitto a cassettoni del 1743 e gli arredi. Particolare è un organo molto piccolo e semplice, costruito nel 1817.
Ma una volta arrivati a Viscri, scoprirete anche l’offerta culinaria altrettanto attraente, come spiega Mihai Grigore. È un miscuglio interessante, perché Viscri è un villaggio sassone, con una tradizione sassone, ma qui hanno vissuto molte comunità, come in tutto il territorio della Transilvania. Abbiamo anche rom, romeni, ungheresi ed è un mix molto interessante. Si mangia molto bene a Viscri, grazie ai prodotti locali. La maggior parte delle pensioni ha il proprio orto con verdure non trattae. E un’ottima palinka, assicura Mihai Grigore, aggiungendo che i turisti tornano sempre.
Ci sono persone che vengono dalla Norvegia, per esempio, ogni anno. Alcuni gruppi tornano a vedere gli uccelli. Molti turisti vengono dal Regno Unito per le piste ciclabili. I nostri ospiti dalla Germania vengono per la cultura e il patrimonio sassone della zona. Un segmento importante è rappresentato dai francesi. Vengono in famiglia, portando anche i bambini, visto che Viscri è un’ottima destinazione anche per loro. Qui hanno una libertà che non trovano altrove, conclude il nostro ospite.