Il Museo della Civiltà Urbana di Brasov
Radio Romania Internazionale vi invita al Museo della Civiltà Urbana di Brasov, gestito dal Consiglio dell'omonima provincia collocata al centro del Paese.
Daniel Onea, 19.04.2021, 16:00
Radio Romania Internazionale vi invita al Museo della Civiltà Urbana di Brasov, gestito dal Consiglio dell’omonima provincia collocata al centro del Paese. Parte del museo etnografico di Brasov, ha due sedi in città e altre due nella stessa provincia: il museo etnografico a Sacele e il museo etnografico Gheorghe Cernea a Rupea. Il Museo della Civiltà Urbana di Brasov è ospitato da un importante monumento di architettura civile, rappresentativo dello stile degli spazi commerciali pubblici e privati nelle città della Transilvania nel periodo compreso tra i secoli XVI e XIX, spiega Bogdana Balmus, responsabile delle pubbliche relazioni dell’istituzione culturale.
Vi invitiamo a scoprire un edificio con finestre e porte incorniciate in pietra e volte tipiche del periodo rinascimentale. Questo edificio è stato completamente ricostruito nel 1566, come indicano i riferimenti rinvenuti su un telaio in pietra durante recenti ricerche e restauri. Si può parlare di un unico piano interrato ben rifinito che presenta un muro originale, in pietra grezza, con volta in mattoni. Questo spazio è stato utilizzato come cantina per conservare le merci in transito nella regione. Inoltre, abbiamo cercato di ricreare quello spazio, per ridare ai visitatori l’atmosfera dell’epoca. La città di Brasov era un importante centro, una vera e propria porta tra Oriente e Occidente, spiega Bogdana Balmus.
Lo studio fotografico che si trova al piano superiore è un vero affresco della società locale di fine Ottocento. I turisti potranno scoprire due eccezionali fotografi della città di Brasov: Leopold Adler e Carl Muschalek. Il fiore all’occhiello in questo atelier è una macchina fotografica del XIX secolo appartenuta a Carl Muschalek. Questa bellissima fotocamera in legno utilizza lastre di vetro e i visitatori che varcano la nostra soglia non perdono mai l’occasione di farsi fotografare. I due grandi fotografi hanno lavorato per decenni nello studio nel centro di Brasov e hanno immortalato tutta la diversità: sassoni, romeni, ungheresi ed ebrei in diversi momenti della loro vita. Un’altra area interessante è quella che comprende la stanza dei bambini, il soggiorno del patrizio, ma anche la ricostruzione dell’attuale Via della Repubblica. Ha un elemento importante del tempo: tessuti e abbigliamenti dell’epoca. Abbiamo ricostituito un negozio e una vecchia sezione di ricamo, illustrando tra l’altro gli strumenti utilizzati per produrre i tessuti, aggiunge la nostra ospite.
Il Museo della Civiltà Urbana di Brasov è uno spazio vibrante, nonostante i tempi difficili che affrontiamo. A causa della pandemia e della situazione sanitaria che stiamo affrontando, prestiamo particolare attenzione alle misure igieniche e di distanziamento fisico. Lo scorso febbraio, in occasione della festa dell’amore romena, il Dragobete, abbiamo organizzato un evento molto importante all’interno dello studio fotografico. La gente è venuta da noi, vestita con abiti tradizionali della regione, per partecipare a una sessione fotografica in questo studio allestito come nel XIX secolo. Ma non è stato l’unico evento organizzato in questo periodo. Abbiamo offerto agli artisti di Brasov un nuovo spazio espositivo non convenzionale, adattato al contesto e alle restrizioni, cercando di offrire un nuovo modo di dialogo tra il mondo dell’arte e il pubblico di Brasov. Inoltre, fino all’inizio di aprile è stata aperta anche la mostra Il lusso necessario: gioielli e accessori da sposa, conclude Bogdana Balmus.